Ancelotti: “Il calcio subirà un ridimensionamento generale”

L’allenatore dell’Everton Carlo Ancelotti nei giorni scorsi è stato particolarmente apprezzato sui social per la telefonata fatta a un tifoso della sua squadra positivo al coronavirus. L’Everton ha infatti organizzato una serie di telefonate da parte dei tesserati ai suoi tifosi che stanno vivendo un periodo difficile a causa della pandemia. Anche l’allenatore si è mostrato disponibile e la sua chiacchierata con Mark, storico fan dei “Toffees”, ha fatto il giro del web.

Sull’edizione odierna del “Corriere dello Sport” c’è una lunga intervista all’ex allenatore del Napoli. Ancelotti non è mai banale nelle risposte, e in questo periodo di grande incertezza del mondo del calcio il parere di un esperto del suo calibro è d’aiuto per cercare di capire come potrebbero andare le cose in futuro.

carlo ancelotti

Ancelotti, la previsione sul futuro del calcio

Carlo Ancelotti pensa che un ridimensionamento del calcio, almeno inizialmente una volta che sarà finita questa pandemia, sarà inevitabile: «Oggi la priorità è la salute, limitare il contagio. Tutto il resto è secondario. Quando si ricomincia, quando si finisce, le date, le promesse, le speranze… credimi, non m’importa, in questo momento è l’ultimo dei miei pensieri. La Premier ha imposto ai club di dare tre settimane di vacanza a tutti, giocatori, tecnici, staff. L’idea iniziale era quella di ripartire a maggio, ma è fuori discussione che ci si riesca. Sento parlare di taglio degli stipendi, di sospensione dei pagamenti. Mi sembrano soluzioni inattuali, intempestive. Presto cambierà l’economia, e a tutti i livelli, i diritti televisivi varranno di meno, i calciatori e gli allenatori guadagneranno di meno, i biglietti costeranno di meno perché la gente avrà meno soldi. Prepariamoci a una contrazione generale».

Leggi anche —> I migliori film gratis da vedere in streaming su Rai Play

Impostazioni privacy