Due opposte percezioni del rischio, nel calcio, sul coronavirus

Mercoledì 11 marzo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato lo stato di pandemia per la diffusione globale del coronavirus (SARS-CoV-2). Nella stessa giornata, nonostante l’emergenza sanitaria mondiale, erano in programma in Europa due importanti partite di calcio di Champions League, di ritorno degli ottavi di finale. Allo stadio Anfield, in Inghilterra, il Liverpool ha perso contro l’Atletico Madrid mentre in Francia, al Parco dei Principi a Parigi, il Paris Saint-Germain ha battuto per 2-0 il Borussia Dortmund.

Nel mondo i contagi accertati da Covid-19 sono attualmente poco più di 129 mila, 4 mila e settecento i morti, 68 mila le guarigioni. Anche nel calcio e nello sport in generale, più o meno come nell’opinione pubblica, si registrano in questi giorni riflessioni e soprattutto comportamenti ben differenti. Tutti quanti, in una certa misura, sono rivelatori di una percezione molto variabile dei rischi legati alla diffusione del virus. Coesistono ancora percezioni parecchio diverse di persona in persona, di paese in paese.

Chi l’ha presa seriamente

Percorrendo il tunnel per entrare in campo, prima della partita contro l’Atletico Madrid, l’allenatore del Liverpool Jürgen Klopp ha rimproverato i tifosi che chiedevano il cinque. “Allontanate le mani, idioti del c***!”, sembra dire, a giudicare dal labiale.

Nei giorni scorsi, in conferenza stampa, lo stesso Klopp ha più volte dato l’impressione di considerare molto seriamente l’argomento del coronavirus. Ieri, approfittando di una domanda sul coronavirus rivoltagli da un giornalista spagnolo in sala stampa, ha inserito l’emergenza in un quadro più ampio, con tono serio e preoccupato. Ha quindi apertamente dichiarato di ritenere che ci siano al momento cose più importanti del calcio.

“La cosa che mi fa più arrabbiare è quando mi fai domande che trasmettono la sensazione che io abbia un problema che non è anche tuo”, ha risposto al giornalista, arrivato in aereo da Madrid.

Chi l’ha presa molto poco seriamente

Sempre ad Anfield il centravanti dell’Atletico Madrid Diego Costa ha dato prova di considerare molto diversamente la situazione, e ricevuto critiche per questo. A fine partita, passando dalla zona mista, ha tossito verso i giornalisti mentre tirava diritto.

A Parigi la partita tra il Psg e il Borussia Dortmund si è giocata a porte chiuse, in osservanza alle disposizioni del governo francese per il contenimento dei contagi. Come peraltro temuto e previsto dalle autorità di altri paesi, questa restrizione non ha impedito l’assembramento di centinaia di tifosi all’esterno dello stadio.

Al termine della partita, vinta dal Psg per 2-0, è circolato molto il video del difensore Layvin Kurzawa mentre festeggia la qualificazione del Psg ai quarti di finale in mezzo a un gruppo di tifosi.

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