Juventus-Milan di Coppa Italia si gioca a porte semichiuse, forse

Il rinvio di cinque partite di Serie A su dieci nella ventiseiesima giornata di campionato non ha per il momento avuto particolari effetti a cascata sulle altre competizioni di calcio nazionali. Una delle due semifinali di ritorno di Coppa Italia, in programma mercoledì prossimo allo Juventus Stadium, potrebbe essere aperta al pubblico ma con alcune restrizioni.

A poter accedere allo stadio, scrive La Stampa, saranno soltanto i residenti in Piemonte, in base a una decisione presa al termine di un incontro con il presidente della Regione Alberto Cirio ma non ancora resa ufficiale.

La scelta risulterebbe coerente almeno in parte con l’attesa decisione del governo italiano, in accordo con le Regioni, riguardo alla riapertura delle scuole e delle università dappertutto eccetto che nelle tre regioni (Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna) più interessate dalla recente diffusione del nuovo coronavirus. In questo caso potrebbero invece regolarsi diversamente le regioni prive di focolai, incluso il Piemonte, che possono riaprire le scuole poiché interessati da casi di infezione da nuovo coronavirus più limitati e isolati.

Riguardo alla decisione di rinviare le cinque partite di campionato inizialmente previste a porte chiuse, inclusa Juventus-Inter, alcuni dirigenti e allenatori di squadre di calcio di Serie A hanno espresso qualche perplessità. “Certamente la cosa poteva essere affrontata magari prima e non all’ultimo momento”, ha detto a Sky Sport l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta.

L’allenatore della Roma Paulo Fonseca, premettendo di avere piena fiducia nel lavoro delle autorità, ha parlato anche del rischio di problemi di “regolarità sportiva”. “Per non avere questi dubbi bisognava o giocarle tutte – a porte aperte o a porte chiuse – o rinviarle tutte”, ha detto Fonseca.

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