F1, GP Germania 2019: storia della gara

Il pilota olandese della Red Bull Max Verstappen ha vinto il Gran Premio della Germania di Formula 1, a Hockenheim. Dietro di lui si sono piazzate la Ferrari di Sebastian Vettel e la Toro Rosso di Daniil Kvyat. La gara, avvincente e spettacolare, è stata fortemente condizionata dalla pioggia che ha bagnato la pista nella mattinata e nel corso dei 64 giri della corsa. In sostanza: ha vinto il pilota che ha commesso meno errori degli altri.

Lewis Hamilton, pilota della Mercedes e campione in carica di Formula 1, partiva dalla pole position. Ha mantenuto la prima posizione in partenza e per tutta la prima parte del Gran Premio della Germania, senza commettere errori. Dietro di lui Verstappen ha perso molte posizioni a causa di una partenza lenta, peraltro simile a quella del suo compagno di squadra Pierre Gasly, partito quarto.

Charles Leclerc, partito decimo con la sua Ferrari, ha recuperato diverse posizioni nel corso della gara. Al sesto giro era già quarto. La squadra ha mostrato ottimo tempismo e buone capacità di strategia. Di fronte alle repentine e frequenti variazioni delle condizioni meteorologiche la Ferrari ha quasi sempre preso la scelta giusta. Ma al ventisettesimo giro, dopo aver già effettuato tre pit stop, Leclerc ha commesso un errore di guida nell’ultimo tratto del circuito ed è finito fuori pista, senza poter ripartire.

Al ventinovesimo giro Hamilton, fino a quel momento leader della corsa, è finito fuori pista nello stesso punto in cui era uscito poco prima Leclerc. Con l’alettone anteriore è riuscito a ripartire ed è rientrato ai box ma in modo irregolare, cioè dopo aver già superato il punto limite per l’ingresso. Per questo motivo ha poi dovuto scontare una penalità di cinque secondi. Il pit stop era stato comunque piuttosto lento e Hamilton ha poi commesso un altro errore di guida, nei giri successivi. Nel frattempo, approfittando dei necessari e frequenti ingressi della safety car in pista, le squadre ai box hanno continuato a cambiare di continuo strategia di gara, passando da gomme da pista asciutta a gomme da bagnato, e viceversa.

Al cinquantaseiesimo giro, mentre la pista si stava via via asciugando, l’altro pilota della Mercedes, Valtteri Bottas, è finito in testacoda per un errore di guida e poi con la macchina contro le barriere. In quel momento si trovava in quarta posizione dopo aver occupato per lungo tempo la seconda. Ha quindi dovuto ritirarsi anche lui. I piloti che non hanno concluso la corsa sono stati complessivamente sette. Oltre a Leclerc e Bottas si sono ritirati Sergio Perez (Racing Point), Daniel Ricciardo (Renault), Lando Norris (McLaren), Nico Hulkenberg (Renault) e Pierre Gasly (Red Bull).

Vettel, partito ventesimo, non è sembrato particolarmente veloce per oltre metà gara. Nell’ultimo quarto è riuscito ad approfittare dell’ennesimo ingresso della safety car per portarsi a ridosso dei primi e ha compiuto due ultimi sorpassi negli ultimi giri. Verstappen ha vinto la corsa nonostante una brutta partenza e un testacoda a metà gara, senza conseguenze.

L’ordine di classifica del Gran Premio di Germania

1 Verstappen (Red Bull); 2 Vettel (Ferrari); 3 Kvyat (Toro Rosso); 4 Stroll (Racing Point); 5 Sainz (McLaren); 6 Albon (Toro Rosso); 7 Raikkonen (Alfa Romeo); 8 Giovinazzi (Alfa Romeo); 9 Grosjean (Haas); 10 Magnussen (Haas); 11 Hamilton (Mercedes); 12 Kubica (Williams), 13 Russell (Williams).
Ritirati: Perez (Racing Point), Ricciardo (Renault), Norris (McLaren), Leclerc (Ferrari), Hulkenberg (Renault), Bottas (Mercedes), Gasly (Red Bull).

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