Ajax-Juventus: la volta che la Juve vinse in finale

La Juventus e l’Ajax si affronteranno stasera, alla Amsterdam Arena, nella partita di andata dei quarti di finale di Champions League. Si tratta di una delle sfide di calcio più classiche degli anni Novanta tra squadre di club nelle competizioni europee. A questo avversario è legato in particolare un ricordo molto piacevole per la Juventus: fu l’Ajax la squadra affrontata e battuta nella finale di questo torneo giocata allo stadio Olimpico a Roma, il 22 maggio 1996. E a oggi è quella la più recente edizione della Champions League vinta dalla Juventus.

L’Ajax e la Juventus nel 1996

A quell’edizione del torneo l’Ajax partecipò da campione in carica e con pronostici molto favorevoli. Nella finale della stagione precedente aveva battuto il Milan di Fabio Capello, e aveva mantenuto diversi giocatori di quella squadra formidabile. Ci giocavano tra gli altri Nwankwo Kanu, Edgar Davids, Jari Litmanen, il portiere Edwin van der Sar, un giovanissimo Patrick Kluivert e i fratelli Frank e Ronald de Boer. E l’allenatore era ancora Louis van Gaal, in carica dal 1991 e già da tempo considerato uno dei più abili e rigorosi in circolazione.

La Juventus era allenata da Marcello Lippi, considerato uno dei principali responsabili della vittoria dello Scudetto nell’anno precedente. Era una squadra in larghissima parte formata da calciatori italiani, tra i quali Alessandro Del Piero, ancora ventunenne, Fabrizio Ravanelli e il capitano Gianluca Vialli. Tra i pochi giocatori stranieri c’erano il portoghese Paulo Sousa e il francese Didier Deschamps, oggi entrambi apprezzati allenatori.

Quella del 1995-1996 fu una delle ultime edizioni della Champions League che prevedeva la partecipazione di una sola squadra per paese. Il percorso era un po’ meno lungo e generalmente meno faticoso, ma il livello delle squadre tendeva a uniformarsi da subito nelle fasi a eliminazione diretta. Nei quarti di quella edizione, per esempio, la Juventus aveva battuto il Real Madrid mentre l’Ajax aveva eliminato il Borussia Dortmund, un’altra delle squadre di calcio europee più forti degli anni Novanta.

La finale

Tra l’Ajax e la Juventus esisteva in Champions League un lontano conto aperto, risalente ai tempi in cui la competizione si chiamava Coppa dei Campioni. Il 30 maggio 1973 l’Ajax di Johan Cruijff, una delle squadre più forti di tutti i tempi, batté in finale la Juventus di Dino Zoff e Roberto Bettega. Un gol di Johnny Rep dopo cinque minuti fu sufficiente alla squadra olandese per vincere la Coppa per la terza volta consecutiva.

La Juventus non vinceva la Coppa dei Campioni dal 1985: era stato quello il suo unico successo in questa competizione. Pur avendo il vantaggio di giocare in Italia, allo stadio Olimpico a Roma, affrontava una squadra con maggiore esperienza e maggiore qualità e omogeneità tra i vari reparti. Nei primi minuti della partita fu però la squadra allenata da Lippi ad avere il controllo del gioco. Dopo alcuni tentativi di attacco l’occasione da gol capitò al tredicesimo minuto da un’azione apparentemente innocua.

Il difensore olandese Frank de Boer respinse male di testa un pallone diretto in area. In vantaggio sull’attaccante avversario Ravanelli, de Boer attese l’uscita del portiere Van der Sar. Ravanelli mandò fuori tempo entrambi, controllando un rimbalzo del pallone con la suola di sinistro. E da posizione molto defilata riuscì a calciare il pallone di destro verso la porta. Il centrale Sonny Silooy, in scivolata, ci arrivò quando era ormai troppo tardi. La Juventus era in vantaggio meritatamente dopo nemmeno un quarto d’ora.

 

Dopo il gol di Ravanelli cominciò la partita dell’Ajax. Angelo Peruzzi, portiere della Juventus, compì alcune parate non facili in situazioni di area di rigore molto affollata, su tiri dalle traiettorie “sporche” o deviate. A pochi minuti dalla fine del primo tempo non riuscì però a bloccare il pallone su un calcio di punizione battuto basso da Frank de Boer dal lato destro dell’area. Quel pallone respinto da Peruzzi finì sui piedi del finlandese Jari Litmanen, che difese la sua posizione vincendo un contrasto e segnò il gol del pareggio dell’Ajax.

 

Nel secondo tempo nessuna delle due squadre riuscì a produrre azioni particolarmente pericolose. La Juventus fu la squadra che ci provò più spesso e con maggiore convinzione, ma Del Piero e Vialli non riuscirono a concretizzare le due più chiare occasioni da gol. Nei tempi supplementari emerse una certa stanchezza oltre che il timore reciproco di subire gol. La finale si protrasse ai calci di rigore per la quarta volta nella storia della Champions League/Coppa dei campioni. Quelli dell’Ajax cominciarono con un tiro di Davids, abbastanza centrale, parato da Peruzzi, capace poi di pararne anche un altro (il quarto, calciato da Silooy). I rigoristi della Juventus segnarono tutti e quattro.

 

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