Liga: Barcellona-Real Madrid (domenica)

Barcellona-Real Madrid, il cosiddetto Clásico del campionato spagnolo, si gioca domenica sera al Camp Nou alle 20:45. Sia il Barcellona che il Real Madrid hanno qualcosa di cui essere felici: il Barcellona ha da poco vinto la Liga spagnola, il Real ha da poco raggiunto la terza finale consecutiva di Champions League.

BARCELLONA – REAL MADRID

| domenica ore 20:45

La più attesa partita della trentaseiesima giornata, Barcellona-Real Madrid, arriva in un momento della stagione in cui le due squadre più note e più forti del campionato spagnolo non hanno ormai granché da giocarsi. Il Barcellona ha matematicamente vinto la Liga nel turno precedente, battendo per 4-2 il Deportivo a La Coruna. Il Real Madrid è ormai certo di concludere la stagione come minimo al quarto posto, e sicuro di poter disputare la terza finale di Champions League, dopo aver eliminato il Bayern Monaco in semifinale.

Cosa aspettarsi da Barcellona-Real Madrid

Le dichiarazioni di Zinedine Zidane in conferenza stampa hanno chiarito, qualora ce ne fosse stato bisogno, che Barcellona-Real Madrid sarà una partita vera, e non un’occasione per gli avversari di festeggiare trionfalmente il titolo appena vinto. Si parlava della possibilità di concedere al Barcellona un ingresso in campo tra gli applausi degli avversari, disposti in fila a formare un “corridoio” (il cosiddetto “pasillo”). Zidane ha citato un precedente recente che non ha mancato di generare qualche polemica, a dicembre scorso, dopo la vittoria del Mondiale per club da parte del Real Madrid pochi giorni prima di Real Madrid-Barcellona in campionato.

Visto come è andata con il Mondiale per club capisco che per loro non è importante il ‘pasillo’. Alcuni obiettano che loro non stavano in quella competizione ma è falso, perché bisogna giocare la Champions per giocare il Mondiale, e in Champions ci giochiamo tutti. La tradizione del ‘pasillo’ è stata interrotta ma non si può dire che sia stato il Real a farlo, perché non è vero”.

Bastano queste parole a rendere l’idea di quanto una partita tra il Barcellona e il Real Madrid non possa mai essere considerata una formalità, neppure in occasioni come questa. Altre rilevanti motivazioni, al di là di quelle abituali e scontate in questo genere di partite, fanno riferimento ad alcune circostanze particolari in cui si trova il Barcellona.

Le motivazioni del Barcellona

A quattro partite dalla fine, la squadra allenata da Ernesto Valverde ha la concreta possibilità di concludere il campionato senza sconfitte. Contando anche le ultime sette giornate del campionato precedente, il Barcellona non perde una partita da quarantuno turni, che è già un record. Dovesse riuscire a non perdere neppure le prossime quattro arriverebbe a quarantacinque partite consecutive di campionato senza sconfitte.

Leo Messi si sta inoltre giocando un riconoscimento secondario ma pur sempre prestigioso, la Scarpa d’oro, il trofeo assegnato al miglior marcatore europeo in base al numero di gol segnati (moltiplicato per un coefficiente di difficoltà del campionato a cui partecipa la sua squadra). Dopo i tre gol segnati al Riazor la settimana scorsa Messi è salito a 32 gol segnati in 34 partite, superando Mohamed Salah (31), Ciro Immobile (29), Robert Lewandowski (28), Edinson Cavani (27), Mauro Icardi (27) e Harry Kane (27). Sarà anche l’ultimo Clásico per il capitano del Barcellona, Andrés Iniesta, che a fine stagione lascerà il Barcellona.

Infine, vincendo questa partita, il Barcellona si porterebbe a 18 punti di vantaggio sul Real Madrid. Riuscisse a mantenere inalterata questa eventuale distanza fino alla fine del campionato, si tratterebbe del più ampio margine di vantaggio mai ottenuto dal Barcellona sul Real Madrid nella storia della Liga spagnola.

Come stanno messe fisicamente

Il Real Madrid ha giocato martedì scorso al Bernabeu contro il Bayern Monaco la partita di ritorno della semifinale di Champions League. È finita 2-2 dopo la vittoria del Real per 2-1 all’andata. Zidane ha elogiato in particolare due dei giocatori ultimamente più criticati: il portiere Keylor Navas e l’attaccante Karim Benzema, autore dei due gol.

Zidane ha inoltre fatto capire quanto improbabile sia l’ipotesi di un turnover e di un eventuale periodo di riposo dei titolari in attesa della finale di Champions League, il prossimo 26 maggio. “Non bisogna preoccuparsi della possibilità di infortuni”, ha detto, sostenendo che giocare “con intensità” le quattro partite che restano da giocare sia “il miglior modo di preparare la finale”. Potrebbero non giocare contro il Barcellona Carvajal, Varane e Isco, a causa di alcuni recenti affaticamenti muscolari.

Per quanto riguarda il Barcellona, Andrés Iniesta ha rischiato di non poter giocare quello che sarà il suo ultimo Clásico. Un lieve infortunio al muscolo soleo gli ha impedito di allenarsi giovedì. Venerdì ha comunque partecipato all’allenamento di gruppo e la sua partecipazione dovrebbe essere confermata.

L’arbitro

L’arbitro della partita sarà il trentaduenne Alejandro Hernández, già considerato tra i più abili professionisti spagnoli. È uno che tende ad ammonire con frequenza e severità, ed è incline a prendere decisioni anche difficili senza tante esitazioni. Nel turno di campionato scorso ha arbitrato Getafe-Girona, una partita in cui è successo di tutto, finita con un pareggio per 1-1. Sono due squadre che si stanno clamorosamente giocando una difficile ma ancora possibile qualificazione alla prossima edizione dell’Europa League. È finita con dieci ammonizioni, un’espulsione e due rigori assegnati, uno per parte.

Per Alejandro Hernández sarà il secondo Clásico in poco più di un anno, dopo quello arbitrato ad aprile scorso e finito 3-2 per il Barcellona, con il gran gol di Messi al 91° minuto, e con Sergio Ramos espulso. In quella partita Hernández annullò peraltro un gol apparentemente regolare segnato da Bale, per un presunto fallo in attacco su Jordi Alba. È sempre Alejandro Hernández, tra le altre cose, l’arbitro che espulse Cristiano Ronaldo nella stagione 2014-2015 per un calcio tirato a un centrocampista avversario durante una partita contro il Cordoba.

Due delle quattro partite di campionato del Real Madrid più recenti arbitrate da Hernández si sono concluse con una sconfitta del Real: 3-2 contro il Barcellona, nel campionato scorso, e 2-1 contro il Girona in questo.

I pronostici

In base alle considerazioni precedenti, nonostante l’assenza di evidenti poste in palio, la partita tra il Barcellona e il Real Madrid potrebbe essere ugualmente carica di nervosismo e tensioni tra i giocatori. La possibilità di poter giocare la partita apertamente, senza temere troppo l’eventualità di una sconfitta, dovrebbe inoltre incrementare le consuete probabilità di vedere più di un gol.

La media dei gol segnati nella storia delle partite ufficiali tra il Barcellona e il Real Madrid nel campionato spagnolo è di 3,3 gol a partita. Contando tutte le partite ufficiali giocate tra queste due squadre dal 2000 a oggi (52 partite) soltanto una volta, a novembre del 2002, è finita in parità senza gol.

Le probabili formazioni

BARCELLONA (4-4-2): Ter Stegen; Sergi Roberto, Piqué, Umtiti, Jordi Alba; Busquets, Rakitic, Iniesta (o Dembele), Coutinho; Messi, Luis Suarez.
REAL MADRID (4-3-1-2): Navas; Lucas Vazquez, Ramos, Nacho Fernandez, Marcelo; Casemiro, Modric, Kroos; Asensio; Ronaldo, Benzema.

PROBABILE RISULTATO: 2-2
GOL + OVER (1.56, planetwin365)
ESPULSIONE SÌ (2.75, Goldbet e SNAI)
RIGORE SÌ (2.93, planetwin365)

 

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