Coppa del Re: Barcellona-Siviglia (domenica)

Barcellona e Siviglia, domenica alle 21:30 allo stadio “Vicente Calderón” a Madrid, si contenderanno la vittoria della Coppa del Re, la coppa nazionale spagnola: è da vedere perché giocano le due squadre spagnole che in Europa ultimamente stanno vincendo di più.

BARCELLONA – SIVIGLIA | domenica ore 21:30

Per la terza volta consecutiva il Barcellona disputerà una finale di Coppa del Re. Dopo aver perso contro il Real Madrid nella stagione 2013-2014 e aver vinto nella stagione scorsa contro l’Athletic Bilbao, stavolta affronterà il Siviglia, che mercoledì scorso ha battuto il Liverpool e vinto l’Europa League per la terza volta di fila (non c’era mai riuscita nessuna squadra prima). Queste circostanze eccezionali rendono di fatto la finale di Coppa del Re di quest’anno una partita tra le due squadre spagnole più vincenti in ambito internazionale negli ultimi tempi (il Barcellona ha vinto la scorsa edizione della Champions League, dopo le tre vinte negli ultimi dieci anni).

Come ci sono arrivate

Nessuna delle due squadre ha avuto un percorso particolarmente complicato, soprattutto se si considera che il Real Madrid si è fatto fuori da sé (è stato eliminato dalla competizione a dicembre per aver schierato un giocatore squalificato) e che l’Atletico Madrid è stato eliminato dal Celta Vigo a gennaio, nel momento della stagione in cui il Celta stava andando molto forte (poi è molto calato).

Il Siviglia ha eliminato il Betis agli ottavi (4-0 e 2-0), il Mirandés – squadra di seconda divisione – ai quarti (2-0 e 3-0) e il Celta Vigo in semifinale (4-0 e 2-2). Il Barcellona ha eliminato l’Espanyol agli ottavi (in due partite molto combattute e fallose, vinte 4-1 e 2-0), l’Athletic Bilbao ai quarti (2-1 e 3-1) e il Valencia in semifinale (7-0 e 1-1). Il Barcellona è anche la squadra che in questa competizione ha segnato più gol, 25, e cinque ciascuno li hanno segnati Messi, Suárez e Munir, attuali capocannonieri del torneo. Quelli che ne hanno segnati di più nel Siviglia, tre a testa, sono Gameiro e Krohn-Dehli.

Nella sua storia il Siviglia ha vinto la Coppa del Re cinque volte su sette finali disputate complessivamente: l’ultima vittoria risale alla stagione 2009-2010, quando batté in finale 2-0 l’Atletico Madrid. Il Barcellona, campione in carica, è la squadra ad aver vinto più volte questa coppa: ventisette volte su trentasette finali disputate, tra cui quella della stagione scorsa, quando il Barcellona batté in finale 3-1 l’Athletic Bilbao, la seconda squadra più vincente nella storia di questa competizione.

Quanto ci tiene il Barcellona

Forse più di quanto ci terrebbe se tra sei giorni dovesse giocare la finale di Champions League. E invece l’imprevista eliminazione del Barcellona contro l’Atletico Madrid ai quarti di finale ha reso la vittoria del campionato e della coppa nazionale un obiettivo da raggiungere a tutti i costi per evitare che questa stagione possa essere archiviata come una stagione deludente (è un discorso che in Europa, ora come ora, può essere fatto soltanto per Barcellona e Bayern Monaco, peraltro entrambe eliminate in Champions dall’Atletico). La differenza sta tutta lì: rispetto alla stagione scorsa, Suarez, Messi e Neymar hanno segnato complessivamente 130 gol (otto in più rispetto alla passata stagione) di cui 112 soltanto in campionato (90 nella stagione passata), ma è opinione diffusa che almeno due di loro – Messi e Neymar – siano stavolta arrivati alla fase decisiva della stagione in non perfette condizioni atletiche.

E il Siviglia?

In nessuna delle ultime tre stagioni tanto quanto in questa il Siviglia ha trasmesso l’impressione di essere una squadra perfetta per le finali più che per i campionati: il settimo posto nella Liga, per molti versi deludente, è stato controbilanciato dalla vittoria dell’Europa League per la terza volta consecutiva. Inoltre, nell’agosto scorso, il Siviglia perse ma giocò una gran partita proprio contro il Barcellona nella Supercoppa UEFA a Tbilisi. C’era ancora Immobile in rosa, e Reyes e Iborra titolari, e ancora non si intuiva affatto che razza di Siviglia sarebbe stato in questa stagione: finì 5-4 ai tempi supplementari, dopo essere terminata 4-4 nei regolamentari (e al 52° il Barcellona era in vantaggio 4-1).

Rispetto a quelle due formazioni, nel Barcellona non è cambiato niente (solo giocava Mathieu e mancava Jordi Alba), mentre nel Siviglia è cambiato praticamente tutto fuorché Gameiro punta centrale. La possibilità di rifarsi ora di quella sconfitta estiva, nonché la possibilità di vincere un secondo trofeo nel giro di pochi giorni dopo una stagione cominciata malissimo, sono da considerare le principali motivazioni della squadra allenata da Unai Emery.

Le formazioni

Nel Siviglia ci saranno alcune sostituzioni necessarie rispetto alla squadra che ha battuto il Liverpool mercoledì scorso. In porta dovrebbe esserci Sergio Rico al posto di Soria, intanto. In difesa mancherà Kolodziejczak, espulso nell’ultima partita di campionato contro l’Athletic Bilbao – ha chiamato un assistente “figlio di p” – e squalificato per quattro partite, finale di Coppa del Re inclusa (il ricorso presentato dal Siviglia per evitare l’applicazione della squalifica in Coppa del Re è stato respinto). A centrocampo mancherà N’Zonzi, squalificato anche lui a causa dell’espulsione ricevuta in semifinale contro il Celta Vigo. Fortunatamente per Emery dovrebbero però essere nuovamente disponibili Reyes, Iborra e Rami, utili per i ruoli lasciati scoperti da N’Zonzi e Kolo.

Quella con i due centrocampisti di copertura è la formazione che in questa ultima parte della stagione ha garantito maggiore solidità: la presenza dei due mediani, Krychowiak e probabilmente Iborra (al posto di N’Zonzi), espone la fragile difesa del Siviglia a meno rischi, e potrebbe inoltre tornare molto utile per cercare di contrastare gli inserimenti di Messi, che in posizione centrale in questa stagione non sempre è stato incontenibile come in quella passata. Certo, sarebbe stato meglio averli, Kolo e N’Zonzi, ma il Siviglia ha altri giocatori buoni – e piuttosto versatili – in quella zona del campo.

La formazione del Barcellona invece è quella ideale, e non ci sono assenze rilevanti: è da oltre un mese ormai che gioca più o meno così, e per giunta una sola partita a settimana.

Che partita potrebbe uscirne

Si tratta di due squadre parzialmente appagate – l’una per aver vinto il campionato, l’altra per aver vinto l’Europa League – ma che, per ragioni diverse, ci tengono a vincere anche questo trofeo. Perderlo non sarebbe la fine del mondo, e proprio questa constatazione potrebbe favorire lo spettacolo. Tanto più ora c’è quindi da ritenere plausibile una partita da almeno tre gol, se si considera che nessuna delle tre partite giocate contro da queste due squadre nel corso di questa stagione è finita con un segno “under” (dopo il 5-4 in Supercoppa europea, in campionato hanno vinto in casa 2-1 una volta a testa, all’andata il Siviglia e al ritorno il Barcellona).

Benché le quote diano ampiamente favorito il Barcellona, il Siviglia ha forse nelle capacità del suo allenatore la sua “arma” migliore e le maggiori possibilità di combinare qualcosa. Nonostante i pochi giorni avuti a disposizione, anche stavolta Emery avrà preparato meticolosamente questa partita, magari cercando anche di approfittare della sua approfondita conoscenza del gioco di Rakitić, da lui allenato al Siviglia nella stagione 2013-2014, e ormai da due anni uno dei giocatori più importanti del Barcellona sia in fase di impostazione che di interdizione.

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Le probabili formazioni:
BARCELLONA: Ter Stegen; Dani Alves, Piqué, Jordi Alba, Mascherano; Busquets, Iniesta, Rakitić; Messi, Neymar, Suárez.
SIVIGLIA: Rico; Mariano, Rami, Carriço, Escudero; Krychowiak, Iborra; Coke, Banega, Vitolo (o Konoplyanka); Gameiro.

PROBABILE RISULTATO: 2-2
OVER 1,5 SECONDO TEMPO (1.53, Bet365)
SEGNA GOL OSPITE SÌ (1.57, Bet365)
GOL + OVER (1.85, Intralot)




 

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