Europa League: Basilea-Siviglia (ore 19:00), Bilbao-Valencia e Villarreal-Leverkusen (ore 21:05)

Due delle quattro squadre spagnole qualificate agli ottavi di Europa League, Valencia e Athletic Bilbao, giocano contro (come una settimana e mezzo fa, in campionato); le altre due, Siviglia e Villarreal, affrontano due avversari abbordabili.

BASILEA – SIVIGLIA | ore 19:00

Il Siviglia, vincitore delle due più recenti edizioni della Europa League, si è qualificato agli ottavi di finale eliminando agevolmente i novegesi del Molde nei sedicesimi: alla vittoria per 3-0 nello stadio “Ramón Sánchez-Pizjuán” è seguita la sconfitta in trasferta per 1-0. Per quanto sorprendente possa sembrare, il Siviglia in questa stagione non ha ancora vinto una sola partita in trasferta (escluse le tre vittorie in Coppa del Re contro avversari deboli: Logrones, Betis e Mirandes). Ci proverà nel tardo pomeriggio di giovedì contro il Basilea al “St. Jakob-Park”, ossia lo stadio da 38 mila posti in cui si disputerà – comunque vada – la finale di questa edizione del torneo, il 18 maggio.

Il Basilea – che in campionato ha mezzo titolo in tasca, grazie a un ampio vantaggio di 14 punti sulla seconda (e una partita in meno) – è riuscito a eliminare ai sedicesimi di finale il St. Etienne dopo aver perso 3-2 in Francia e vinto 2-1 in Svizzera. Rispetto al Siviglia ha il vantaggio teorico di non aver giocato nello scorso fine settimana: domenica una notevole nevicata ha impedito lo svolgimento della partita di campionato che il Basilea avrebbe dovuto giocare a Lugano. E – a proposito di freddo – la temperatura prevista per la partita di stasera è intorno ai tre gradi (il tempo è buono, comunque).

Il Siviglia invece ha sprecato una buona occasione sabato scorso in trasferta a Getafe, pareggiando 1-1 una partita che stava vincendo grazie a una punizione (non irresistibile) di Banega, prima che il Getafe pareggiasse con un’azione su calcio piazzato a cinque minuti dalla fine. Nel Siviglia non hanno giocato – o meglio: sono entrati come riserve solo nel secondo tempo – sia Konoplyanka che Krohn-Dehli, due centrocampisti che ultimamente, soprattutto in seguito all’infortunio di Krychowiak, Emery sta spesso schierando nelle partite più importanti (dopo un inizio di stagione così così, Krohn-Dehli si è finalmente integrato nel gioco della squadra).

Benché si tratti di valutazioni spesso sovrastimate dagli osservatori di calcio, le condizioni fisiche potrebbero effettivamente incidere molto sulla partita Basilea-Siviglia: sostanzialmente il Basilea ha giocato la sua partita più recente una settimana e mezzo fa, il giorno in cui il Siviglia ha perso al “Camp Nou” contro il Barcellona; dopodiché il Basilea ha “riposato” mentre il Siviglia ha avuto non soltanto la partita a Getafe sabato scorso ma anche il precedente turno infrasettimanale (1-0 contro l’Eibar). Non solo: domenica prossima, al “Sánchez-Pizjuán”, il Siviglia affronterà in campionato il Villarreal per tre punti che valgono tantissimo nella corsa al quarto posto (se il Siviglia perde, il Villarreal va a +11, e ciao).

D’altra parte, il Siviglia ha il vantaggio di non dover affrontare il più pericoloso attaccante del Basilea, Embolo, squalificato per essere stato espulso nella partita di ritorno contro il St. Etienne.

Le formazioni ufficiali (aggiornato il 10 marzo, ore 18:30) :
BASILEA: Vaclik; Safari, Samuel, Suchy, Lang; Xhaka, Zuffi; Bjarnason, Delgado, Steffen; Janko.
SIVIGLIA: Soria; Coke, Rami, Kolo, Trémoulinas; Cristóforo, N’Zonzi; Vitolo, Banega, Krohn-Dehli; Gameiro.

PROBABILE RISULTATO: 1-1
1X + UNDER 4,5 (1.80, Eurobet)
X (3.60, Bwin)




 

ATHLETIC BILBAO – VALENCIA | ore 21:05

Dopo 28 giornate ci sono dieci punti di differenza in favore dell’Atlhetic Bilbao rispetto al Valencia, nella classifica del campionato spagnolo: si tratta di due squadre partite con ambizioni inverse rispetto alle attuali, all’inizio della stagione, e che ora occupano invece l’una la posizione che in parte ci si aspettava potesse occupare l’altra. L’Athletic Bilbao veniva da una stagione conclusa al settimo posto, con una meritata qualificazione all’Europa League per merito dell'”abbondanza” di squadre spagnole in Champions League (circostanza che di fatto ha liberato il posto in EL). Tra queste squadre di Champions c’era proprio il Valencia, che però nel corso di una sessione di calciomercato estivo e di una fase a gironi di Champions ha completamente contraddetto quanto di buono aveva costruito nella seconda parte della stagione passata, in cui era riuscito a ottenere il quarto posto in classifica a un solo punto di distanza dall’Atletico, terzo.

L’esemplificazione di questo immaginario “passaggio di consegne” si è verificata una settimana e mezzo fa, nella partita di campionato che Atletico e Valencia hanno giocato contro al “Mestalla”: il Valencia ha retto bene per 73 minuti, prima di farsi “investire” da tre gol in sette minuti segnati da Sabin Merino (l'”eroe” della partita di ritorno contro il Marsiglia, finita 1-1 dopo l’1-0 dell’andata), Muniain e Aduriz. È finita 0-3: il Valencia ha mostrato, in quei dieci minuti, tutto il male che si era visto sia nella gestione Nuno che in quella altrettanto problematica (e forse più) di Neville. L’Athletic, dopo questa partita, ha invece ottenuto altre due vittorie, contro Deportivo e Sporting Gijon, e fanno tre vittorie consecutive in campionato.

Ora come ora, il Valencia può soltanto: A) allontanarsi un po’ di più dalla zona retrocessione (distante otto punti); B) sperare di ridurre questi dieci punti dall’Athletic, nel tentativo molto improbabile di ottenere una qualificazione all’Europa League della prossima stagione. L’Athletic, al contrario, ha il sesto posto come obiettivo minimo e il quarto come massima ambizione. Dall’inizio della stagione è riuscito a sfangarla alla grande – mostrando grande solidità e, a tratti, bel gioco – nonostante due infortuni che comprometterebbero le ambizioni di qualsiasi squadra: quello di Raul Garcia, da poco tornato a giocare, e quelli di Inaki Williams, ancora assente. Ha purtroppo nella difesa, l’Athletic, il suo maggiore punto debole: non che abbia subìto molti gol (36: c’è di peggio), ma molti dei gol presi dall’Athletic sono gol “scemi”, frutto di distrazioni ed errori di posizionamento dei due pur validissimi centrali, Etxeita e Laporte.

Uno dei punti di forza del loro gioco Athletic e Valencia lo condividono: si tratta della percentuale di contrasti aerei vinti, determinato dalla statura e dalla robustezza di alcuni dei giocatori delle due squadre. Considerando tuttavia il valore di due giocatori come Aduriz e Raul Garcia, non sorprende che in cima alla classifica di questa particolare statistica ci sia comunque l’Athletic, e non il Valencia.

Il Valencia ha riacciuffato una brutta stagione – che stava per trasformarsi in una stagione tremenda – proprio in concomitanza dei sedicesimi di finale di Europa League, in cui ha segnato complessivamente dieci gol a una delle peggiori versioni mai viste del Rapid Vienna. Insieme a quella doppia vittoria ne ha ottenute altre tre, decisamente meno agevoli, contro Espanyol, Granada e Malaga, tutte e tre battute con il risultato di 2-1. Domenica scorsa un’altra dose di realtà il Valencia l’ha presa in pieno volto perdendo 3-1 in casa contro l’Atletico Madrid, peraltro dopo l’illusione determinata dal temporaneo pareggio di Cheryshev, senza dubbio il migliore giocatore del Valencia da un mese a questa parte. Purtroppo per lui e per la squadra si è fatto male al quadricipite proprio contro l’Atletico, e starà fuori almeno tre settimane. Gran bel guaio.

L’Athletic – sconfitto dall’Atletico Madrid in finale di Europa League nella stagione 2011-2012 – ripone in questa competizione moltissime aspettative: in questo momento non ci sono sufficienti elementi per credere che il Valencia possa uscire dal “San Mamés” con un risultato positivo. L’assenza di Cheryshev riduce ulteriormente questi elementi, trattandosi del giocatore che ultimamente aveva dato più chiari segni di intendere le direttive di gioco indicate da Neville.

Le probabili formazioni:
ATHLETIC BILBAO: Iraizoz; Balenziaga, Laporte, Etxeita, De Marcos; José, Benat; Susaeta, Muniain, Raul Garcia; Aduriz.
VALENCIA: Alves; Cancelo, Mustafi, Santos, Gayá; Parejo, Danilo, Gomes; Santi Mina, Piatti, Alcacer.

PROBABILE RISULTATO: 2-0
1 (1.78, Bwin)

 

VILLARREAL – BAYER LEVERKUSEN | ore 21:05

Il Villarreal viene da uno dei risultati più sorprendenti dello scorso fine settimana tra quelli di tutti i principali campionati d’Europa: ha perso in casa 1-0 contro il Las Palmas. Sorprende, senza dubbio, che il Villarreal – seconda migliore difesa del campionato – abbia preso gol di testa su calcio piazzato dal Las Palmas, che però, va detto, ultimamente sta giocando molto bene in attacco (anche contro il Barcellona, nella partita persa 2-1). Ma sorprende ancora di più che non sia riuscito, il Villarreal, a segnarne almeno uno, nonostante le azioni di attacco prodotte: Soldado e Bakambu continuano a sbagliare fin troppi gol per una squadra che occupa il quarto posto nel campionato spagnolo. E si rafforza ogni giorno di più la convinzione generale che – fermo restando il valore e l’importanza del capitano e leader Bruno Soriano – il vero “fenomeno” di questa squadra, il giocatore senza il quale il Villarreal non si troverebbe dove si trova, sia soltanto Denis Suárez. E gli attaccanti insomma.

Negli ottavi di finale di Europa League – raggiunti eliminando il Napoli, anche con un po’ di fortuna – il Villarreal affronterà il Bayer Leverkusen, al momento in ottava posizione nella Bundesliga e qualificato agli ottavi di EL (dopo la fallimentare fase a gironi di Champions League) per aver eliminato nei sedicesimi lo Sporting Clube de Portugal, battuto 1-0 in Portogallo e 3-1 in Germania. Il Leverkusen – anche a causa di numerosi infortuni tra i giocatori titolari – non vince una partita in campionato da oltre un mese: alla vittoria in casa del Darmstadt per 2-1 sono seguite tre sconfitte consecutive contro Borussia Dortmund, Mainz e Werder Brema, e un pareggio sfiancante per 3-3, sabato scorso (perdeva 3-0 al 60°, e l’ha rimessa in piedi).

Anche nel Villarreal, in cui già mancano da tempo Jonathan Dos Santos a centrocampo e Samu Garcia, ci sono due assenze rilevanti, in difesa: il terzino Jaume Costa (caviglia sinistra) e il capitano Musacchio (retto femorale destro), peraltro rientrato da poche settimane dopo il grave infortunio della passata stagione. Gli scarsi risultati ottenuti ultimamente da Bakambu rendono verosimile, ma comunque improbabile, che Marcelino possa decidere di mettere Baptistato insieme a Soldado in attacco (ma neppure Baptistao, nelle occasioni avute finora, è stato propriamente strepitoso).

C’è un precedente relativamente recente, tra queste due squadre in questo stesso torneo: nell’edizione 2010-2011 il Villarreal eliminò il Bayer Leverkusen proprio agli ottavi, battendolo 3-2 all’andata e 2-1 al ritorno. Oggi si tratta di due squadre per certi versi simili, molto inclini al pressing, anche se il Bayer Leverkusen, a differenza del Villarreal, tende più spesso ad alternare fasi di pressing molto alto a fasi in cui rilancia il pallone nella metà campo avversaria – spazzare, brutalmente – per far salire rapidamente la squadra. Potrebbe finire per essere una partita molto “tecnica”: l’allenatore del Leverkusen Roger Schmidt – tanto per capirci sul tipo di lavoro meticoloso – sta scontando una squalifica in campionato, e sabato scorso, piuttosto che seguire il Bayer Leverkusen dalla tribuna, è andato a vedere il Villarreal contro il Las Palmas in Spagna.

L’impressione prevalente è che – potendo anche sfruttare il momento di forma non eccellente della squadra avversaria – il Villarreal possa comunque trovare nell’arco dei novanta minuti il modo di sfruttare il vantaggio di giocare in casa segnando almeno un gol.

Le probabili formazioni:
VILLARREAL: Areola; Mario Gaspar, Bonera, V. Ruiz, Bailly; Soriano, Pina; D. Suárez, Castillejo; Soldado, Bakambu (o Baptistao).
BAYER LEVERKUSEN: Leno; Jedvaj, Tah, Toprak, Wendell; Kramer, Calhanoglu; Bellarabi, Brandt; “Chicharito” Hernández, Kiessling.

PROBABILE RISULTATO: 1-0
1X + UNDER 3,5 (1.65, Eurobet)
UNDER (1.68, Eurobet)

 

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