I pronostici sul GP della Russia di Formula 1 (domenica, ore 13:00)

Nel Gran Premio della Russia di Formula 1 Rosberg ha ottenuto la sua terza pole stagionale, dimostrandosi più veloce in un fine settimana in cui le macchine hanno girato pochissimo, in prova (venerdì a causa della pioggia, sabato a causa di un brutto incidente di Sainz). Ecco i pronostici e le previsioni per la gara.

La griglia di partenza

1. N. Rosberg (Mercedes) – 2. L. Hamilton (Mercedes)
3. V. Bottas (Williams) – 4. S. Vettel (Ferrari)
5. K. Raikkonen (Ferrari) – 6. N. Hulkenberg (Force India)
7. S. Perez (Force India) – 8. R. Grosjean (Lotus)
9. M. Verstappen (Toro Rosso) – 10. D. Ricciardo (Red Bull)
11. D. Kvyat (Red Bull) – 12. F. Nasr (Sauber)
13. J. Button (McLaren) – 14. P. Maldonado (Lotus)
15. F. Massa (Williams) – 16. M. Ericsson (Sauber)
17. W. Stevens (Manor Marussia) – 18. Roberto Merhi (Manor Marussia)
19. F. Alonso (McLaren) – 20. C. Sainz (Toro Rosso)

Che tipo di pista è

Il Gran Premio della Russia si disputa per il secondo anno consecutivo al circuito di Sochi (“Sochi Autodrom”): è una pista lunga 5,848 chilometri (la terza più lunga del calendario, dopo Spa-Francorchamps e Silverstone), e in gara sarà percorsa 53 volte per un totale di 309,745 chilometri. La velocità media di percorrenza è relativamente elevata (poco più di 200 km/h), e quindi il Gran Premio dovrebbe durare non più di un’ora e mezzo. L’anno scorso vinse Hamilton, che partiva dalla pole position: in partenza fu superato solo provvisoriamente dal compagno di squadra Rosberg, che però arrivò troppo “lungo” in frenata.

È una pista il cui disegno ricorda solo vagamente Montecarlo e Singapore, ma in verità è una pista molto più veloce: oltre che un parta molto lenta e “guidata” (settore 3), nel primo settore ha un curvone a sinistra (curva 2) che sembra non finire mai e che è la parte più difficile e interessante di tutto il giro. Si credeva che questa pista potesse adattarsi bene alle caratteristiche del telaio della Ferrari, considerando anche il fatto che la Pirelli ha consegnato alle squadre un range di “mescole” medio-morbide con cui la Ferrari quest’anno è andata quasi sempre molto forte; in verità le caratteristiche “miste” del circuito hanno lasciato emergere ancora una volta la superiorità tecnica delle Mercedes.

Chi è andato forte finora

Le Mercedes e le squadre clienti che montano la stessa power unit Mercedes, in una versione non sviluppata (Williams, Force India e Lotus, che tra l’altro hanno cambiato la loro quarta PU stagionale proprio prima di questo fine settimana). È andato fortissimo Bottas, ma molto male Massa, che è rimasto fuori dalla Q3 per problemi di traffico e di assetto. È andato benone Verstappen, che tra i piloti del quartetto Red Bull/Toro Rosso è quello che si è piazzato meglio di tutti, davanti a Ricciardo e Kvyat. Verstappen è ormai considerato un “predestinato” da tutti gli osservatori, e la sua curva d’apprendimento nel corso della stagione, in effetti, è stata stupefacente (oltre che andare sempre più forte, sta sbagliando sempre meno).

Detto ciò, le prove libere di questo fine settimana sono state fortemente condizionate e interrotte da agenti esterni, e quindi le squadre hanno affrontato le qualifiche un po’ “alla cieca”, senza aver trovato il migliore assetto da gara e da qualifica. Venerdì è piovuto per tutta la seconda sessione, e piloti come Raikkonen non hanno girato affatto, considerando che in gara non pioverà e che quindi sarebbe stato inutile cercare un buon assetto in quelle condizioni. Poi, sabato mattina, la sessione di prove libere è stata interrotta e conclusa dopo una mezz’ora a causa di uno spaventoso incidente alla Toro Rosso di Sainz: ha perso il controllo, è finito contro le barriere ad altissima velocità e ci è rimasto sotto per un bel pezzo, prima che i soccorritori riuscissero a tirarlo fuori da lì. È stata ricoverato in ospedale per precauzione: fortunatamente non ha niente di rotto e neppure particolari traumi o contusioni, tanto che ha ricevuto dai direttori di gara l’autorizzazione a partecipare alla gara di domenica (partirà dal fondo, dato che non ha girato in qualifica).

Chi ha un po’ deluso

La Ferrari, tra tutte, è la squadra che maggiormente ha dato l’impressione di non aver saputo trarre tutto il potenziale dalle proprie macchine, probabilmente a causa di assetti non del tutto appropriati, ma un po’ anche a causa delle condizioni della pista. Le temperature relativamente basse dell’asfalto, e il tipo di asfalto stesso (molto poco abrasivo), ha reso molto più complicato – soprattutto per la Ferrari, appunto – riuscire a portare le gomme alla giusta temperatura con un solo giro di lancio: a quasi tutti i piloti ne sono serviti almeno due, e alcuni (Raikkonen) in Q2 hanno fatto il loro miglior tempo addirittura al quarto giro consecutivo.

I testa a testa

KVYAT – VETTEL 2 (1.15)
HULKENBERG – PEREZ 1 (1.80)
GROSJEAN – MALDONADO 1 (1.35)
BOTTAS – RAIKKONEN 1 (1.57)
Quota complessiva 4.39, Bwin


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