I pronostici sul GP del Giappone di Formula 1 (domenica, ore 07:00)

La Mercedes si è ripresa subito: è di nuovo in pole position, con Rosberg, ed è la squadra favorita per la vittoria del Gran Premio del Giappone a Suzuka (partenza alle 7 ora italiana). A causa di uno spettacolare incidente di Kvyat, senza conseguenze per il pilota, la qualifica si è conclusa in anticipo.

La pista

Il circuito di Suzuka – su cui si svolge per la 27esima volta il Gran Premio del Giappone di Formula 1 (altre quattro edizioni si sono tenute al circuito del Fuji) – è lungo quasi sei chilometri e viene percorso in gara 53 volte per una distanza complessiva di 307,471 chilometri. La partenza del Gran Premio è alle 07:00, ora italiana.

In 13 occasioni, ossia poco meno del 50% delle volte in totale, a Suzuka ha vinto il pilota che partiva dalla pole position (l’anno scorso fu Hamilton). Vettel è il pilota in attività che ha vinto più volte su questa pista: quattro volte.

Come è andata la qualifica

Benissimo per le Mercedes, che sono tornate a dare mezzo secondo a tutti. Tra i due piloti stavolta Rosberg è sembrato quello più in forma, anche nella sessione libere di sabato mattina, e anche nelle condizioni di pista bagnata di venerdì (anche se in quelle condizioni le Mercedes non erano le più veloci in assoluto). Il problema di aderenza delle gomme emerso a Singapore è inspiegabilmente scomparso così come inspiegabilmente era comparso, e quindi in condizioni di pista asciutta non si vedono squadre in grado di contendere alle Mercedes la vittoria di questo Gran Premio.

Una squadra che è andata molto bene su pista asciutta è la Williams, che ha permesso a Bottas e a Massa di piazzarsi al terzo e quinto posto, con la Ferrari di Vettel in mezzo ai due. Le Red Bull sono andate molto bene con Ricciardo su pista asciutta, e benissimo con Kvyat su pista bagnata, venerdì. Kvyat ha avuto un pauroso incidente alla fine della qualifica. È stato un suo errore di guida, piuttosto grosso: è finito con le ruote di sinistra sull’erba mentre stava impostando una curva a destra all’altezza del sottopasso (curva 9).

(L’incidente di Kvyat che ha causato la chiusura anticipata della Q3)L'incidente di Kvyat

La Ferrari è andata così così ma ha una buona macchina e un buon assetto, e senza l’interruzione anticipata della sessione forse il risultato della qualifica sarebbe stato migliore. In qualifica Raikkonen è andato costantemente più veloce del suo compagno di squadra Vettel, fuorché nel primo e unico tentativo buono in Q3, prima che la sessione venisse chiusa anticipatamente a causa dell’incidente di Kvyat, quando tutti i piloti (anche Raikkonen) erano in pista per il loro secondo tentativo. Non è detto che Raikkonen ce l’avrebbe fatta, a fare un tempo migliore rispetto a quello di Vettel; ma è dalla brutta partenza di Monza che sembra molto in forma, forse “alleggerito” dalla responsabilità di dover dimostrare in pista di meritare l’estensione del contratto fino al 2016 (è già stato confermato ufficialmente dalla squadra).

La griglia di partenza

1. N. Rosberg (Mercedes) – 2. L. Hamilton (Mercedes)
3. V. Bottas (Williams) – 4. S. Vettel (Ferrari)
5. F. Massa (Williams) – 6. K. Raikkonen (Ferrari)
7. D. Ricciardo (Red Bull) – 8. R. Grosjean (Lotus)
9. S. Perez (Force India) – 10. C. Sainz (Toro Rosso)
11. P. Maldonado (Lotus) – 12. F. Alonso (McLaren)
13. N. Hulkenberg (Force India) – 14. J. Button (McLaren)
15. M. Ericsson (Sauber) – 16. F. Nasr (Sauber)
17. M. Verstappen (Toro Rosso) – 18. W. Stevens (Marussia)
19. A. Rossi (Marussia) – 20. D. Kvyat (Red Bull)

Domani piove?

No. Al momento la maggior parte dei servizi meteorologici più accreditati portano bel tempo, a parte qualche lieve scroscio nel corso della mattinata. Se anche dovesse arrivare qualche goccia di pioggia, non conviene tenerne conto per farsi un’idea di come andrà la corsa.

I testa a testa

ROSBERG-VETTEL 1 (1.35)
KVYAT-RICCIARDO 2 (1.20)
ALONSO-BUTTON 1 (1.45)
ROSSI-STEVENS 2 (1.45)
BOTTAS-MASSA 1 (1.65)
Quota complessiva 5.62, Eurobet


Un pilota di F1 può battere a sumo un lottatore di sumo?

Pare di no. E manco a spostarlo più di tanto così. Ci hanno provato senza successo i due piloti della Red Bull, Ricciardo e Kvyat, in uno di quegli eventi promozionali organizzati spesso dalle squadre, e ancora più spesso dalla Red Bull (a quando il lancio con il paracadute e gli sci direttamente sulla cima di un monte innevato?).

Vettel e Raikkonen si vogliono bene?

Oddio, “bene”. Vanno d’accordo. Ma è complicato trovare sul pianeta una persona che non vada d’accordo con Raikkonen o con cui Raikkonen non vada d’accordo. (Le reazioni di Raikkonen di fronte ai fenomeni del mondo circostante – come noto a chi segue un po’ di Formula 1 – sono simili a quelle di una pianta: lente e appena percettibili). Comunque c’è stato questo bel momento, alla fine del Gran Premio di Singapore, in cui Vettel, vincitore della corsa, ha chiesto alla squadra di inserire anche il nome e la posizione di Raikkonen (3°) sul cartellone da reggere per la foto di gruppo. E lui, Raikkonen, era lì in mezzo agli altri (non che gliene fregasse moltissimo, a lui, se il suo nome c’era oppure no).

Mi sono perso i festeggiamenti del GP di Singapore

Niente di che, ha vinto l’unico che finora ha vinto dei Gran Premi di questa stagione senza guidare una Mercedes. Però, a chi dormiva pesantemente o faceva ben-altro, segnaliamo due bei momenti a fine corsa:

Vettel che canta Toto Cutugno via radio (eh?!)

e quando il team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene, ha fatto quella cosa che fanno di solito i calciatori che segnano un gol facile e indicano il compagno che ha fatto assist, cioè tutto il lavoro difficile, dicendogli “è tuo!”.

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