Cile-Messico, all’1:30, è la migliore del girone A

E conviene vederla. Il Cile ha vinto contro l’Ecuador nella prima giornata del girone A, ma senza fare un partitone. Contro il Messico – anche questo Messico senza diversi calciatori forti (non convocati in vista della Gold Cup) – servirà maggiore attenzione, ma un’altra vittoria ci sta tutta.

CILE – MESSICO | martedì ore 01:30

Prima di parlare della partita, riprendiamo un paio di cose molto utili che fanno capire perché conviene puntare sul Cile vincente in questa partita contro il Messico.

Il Cile sta giocando in casa questa Coppa America, un trofeo mai vinto in 99 anni di storia (cosa che invece è riuscita a nazionali attualmente molto più scarse come Paraguay, Perù e Bolivia). E questo è un motivo in più per credere che questa nazionale potrà andare lontano in questa competizione. Nella prima partita giocata all’Estadio Nacional de Chile il momento dell’inno nazionale è stato toccante, si è capito ancora di più quanta sia la voglia da parte di calciatori e tifosi di vincere finalmente questa coppa.

Il Messico che sta giocando questa Coppa America invece non è il “vero” Messico, nel senso che il commissario tecnico della nazionale Miguel Herrera ha deciso di non convocare per questo torneo alcuni dei calciatori più forti come Ochoa, Guardado, Chicharito Hernandez, Giovani Dos Santos, Diego Reyes, Peralta e Vela, per farli riposare in vista della CONCACAF Gold Cup di luglio (l’equivalente della Copa America, ma giocata ogni due anni dalle nazionali di Nord e Centro America).

Perché quando gioca il Cile conviene puntare sull’over
Il Cile allenato dal commissario tecnico Sampaoli gioca un calcio parecchio offensivo. La tattica di gioco non è fissa, Sampaoli fa parecchi cambi anche a partita in corso, ma l’atteggiamento della squadra – benché alcuni giocatori non siano al meglio delle condizioni fisiche – è sempre offensivo. Tutti i calciatori fanno pressing continuo, le linee di difesa e centrocampo sono sempre molto alte, e si prova sempre a verticalizzare il gioco, evitando di fare un possesso palla sterile con innocui passaggi in orizzontale. Nella partita contro l’Ecuador il Cile ha giocato inizialmente col 3-4-3, ma le cose migliori si sono viste nel secondo tempo con il passaggio al 4-3-3 dovuto al cambio di Beausejour con Edu Vargas. Edu Vargas sta diventando una specie di Bendtner cileno: rendimento scarso con i club, di gran lunga migliore in nazionale (ha fatto il secondo gol della partita vinta contro l’Ecuador).

Quando il Cile ha il possesso del pallone gioca sempre palla a terra – e ci mancherebbe, vista la statura media – con Medel che si libera subito del pallone (saggia scelta) passandola a Diaz. Diaz di solito affida il pallone a uno dei due esterni, e in quel momento gli interni di centrocampo subito si lanciano in avanti aumentando le linee di passaggio a disposizione dei compagni di squadra. I calciatori offensivi più bravi in queste situazioni di gioco sono Vidal e Alexis Sánchez, mentre il migliore nell’ultimo passaggio è il fantasista Valdivia, calciatore d’altri tempi (ha una grande tecnica individuale, me è un po’ troppo lento).

Il Messico non gioca con la difesa a zona: la tattica di gioco è il 3-5-2, molto simile a quello della Juventus ai tempi di Conte. In difesa in questa partita mancherà un calciatore fondamentale come Márquez, molto abile nella lettura delle offensive avversarie e a gestire la difesa con la sua esperienza. Giocare col baricentro troppo basso contro il Cile potrebbe essere un errore, perché per i tre centrali controllare con successo per tutti e 90 i minuti di gioco i continui inserimenti di centrocampisti e attaccanti avversari sarà parecchio difficile, e la sensazione è che per provare a limitare il Cile sia meglio giocare come ha fatto l’Ecuador, cioè con la difesa a quattro sempre in linea schierata davanti l’area di rigore.

Rispetto alla partita contro la Bolivia però il Messico potrà quanto meno sfruttare la sua abilità nelle ripartenze, apprezzate nel corso dello scorso Mondiale in Brasile. Il Cile contro l’Ecuador è stato spesso approssimativo nella gestione della fase difensiva, e un gol subìto stavolta è da mettere in conto.

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Come probabile marcatore puntiamo di nuovo su Alexis Sánchez, che nella prima partita pur non segnando ha fallito almeno un paio di chiare occasioni da gol. Nel tridente d’attacco del Cile, il calciatore dell’Arsenal è di gran lunga quello con la migliore media gol. In particolare a inizio stagione – quando nell’Arsenal non c’era la prima punta Giroud, fermo per infortunio – Sánchez ha fatto 8 gol su 12 partite di campionato e 3 su 5 partite di Champions League. Questo schema senza prima punta favorisce le caratteristiche di fromboliere© di Alexis Sanchez, che infatti contro l’Ecuador è stato il calciatore che ha fatto più tiri verso la porta avversaria.

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Probabili formazioni
CILE: Claudio Bravo; Mauricio Isla, Gary Medel, Gonzalo Jara, Eugenio Mena; Marcelo Díaz, Charles Aránguiz, Arturo Vidal; Alexis Sánchez, Jorge Valdivia, Eduardo Vargas.
MESSICO: Jesús Corona, Hugo Ayala, Carlos Salcedo, Julio Domínguez, Adrián Aldrete; Jesús Manuel Corona, Gerardo Flores, Javier Güemez, Juan Carlos Medina; Matías Vuoso, Eduardo Herrera.

PROBABILE RISULTATO: 2-1
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ALEXIS SANCHEZ MARCATORE (2.00, #)

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