Tocca a Barcellona e Bayern Monaco

Al Camp Nou si gioca stasera Barcellona-Bayern Monaco, partita di andata della semifinale di Champions League che in molti ritengono e definiscono una “finale anticipata”: ora come ora, sono le due più forti squadre d’Europa, anche se alcune assenze nella formazione del Bayern Monaco rendono l’incontro un po’ “incompleto”.

Le probabili formazioni di stasera:
BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Alves, Piqué, Mascherano, Alba; Busquets, Rakitić, Iniesta; Messi, Suárez, Neymar.
BAYERN MONACO (4-3-3): Neuer; Rafinha, Boateng, Benatia, Bernat; Lahm, Alonso, Thiago Alcántara; Müller, Lewandowski, Götze.

BARCELLONA – BAYERN MONACO | ore 20:45

Barcellona-Bayern Monaco è la più bella semifinale di Champions League che ci si potesse aspettare dal sorteggio. Innanzitutto perché il Bayern Monaco è allenato da Guardiola, allenatore del Barcellona dal 2008 al 2012, cioè uno dei periodi più vincenti della storia del club spagnolo. Ma anche perché Barcellona e Bayern Monaco sintetizzano oggi due modelli di gioco profondamente diversi, per quanto esistano delle analogie. Grazie alle indicazioni tattiche di Guardiola, il Bayern Monaco ha un estenuante possesso palla tra le sue nuove “armi” a disposizione. Grazie a Luis Enrique – e soprattutto grazie a Luis Suarez in attacco – il Barcellona ha invece recentemente cominciato a praticare un tipo di gioco fondamentalmente sconosciuto durante l’era Guardiola.

Purtroppo, a guastare un poco la semifinale, c’è che il Bayern Monaco la giocherà senza alcuni calciatori fondamentali, alcuni dei quali molto noti a livello mondiale, con le rispettive nazionali.

Le assenze nel Bayern Monaco

Il Barcellona ha il vantaggio di affrontare un Bayern Monaco la cui formazione è priva di alcuni importanti giocatori, tutti o quasi tutti titolari in circostanze normali. Sono infortunati, in ordine sparso: Robben (strappo muscolare al polpaccio sinistro), Badstuber (strappo muscolare al quadricipite sinistro), Alaba (rottura del legamento del ginocchio sinistro), Lewandowski (frattura naso e mascella) e Ribery (contusione alla caviglia). Tra questi, Lewandowski è l’unico con qualche speranza di recuperare in tempo per giocare questa partita di andata della semifinale. Ribery dovrebbe invece farcela a recuperare per la partita di ritorno, tra una settimana. Gli altri non ce la faranno a giocare in ogni caso, né all’andata né al ritorno.

Il 28 aprile scorso, durante la semifinale di Coppa di Germania persa ai rigori contro il Borussia Dortmund, Lewandowski ha subìto una frattura del naso e della mascella e una commozione cerebrale in seguito a uno scontro tremendo con il portiere del Borussia, Mitchell Langerak.

Alcuni media tedeschi riferiscono che Lewandowski sarà comunque in campo, ma forse resta comunque da tenere in considerazione che la botta è stata terribile. Se giocherà, indosserà in ogni caso una mascherina protettiva: due giorni fa ha pubblicato una sua fotografia incoraggiante. La maschera protettiva non è delle più comode, e se anche dovesse giocare, Lewandowski non sarà al 100%. Un punto in più in favore del Barcellona.

Una foto pubblicata da Robert Lewandowski (@_rl9) in data:

Come sta giocando ultimamente il Bayern Monaco

Il 2015 finora è stato un anno sfortunato per il Bayern Monaco, non in linea con quanto si era visto alla fine del 2014. Ok, come al solito ha vinto la Bundesliga con mille giornate d’anticipo, ma la maggior parte delle squadre del campionato tedesco sono di basso livello, e contro quelle un po’ più forti in questo 2015 il Bayern ha avuto parecchi problemi. La causa di tutti questi problemi – e qui lo ripetiamo da tempo – sono le assenze di tre calciatori in particolare: Alaba, Robben e Ribéry. Sono assenze problematiche perché questi tre calciatori sono quelli che spesso riescono a cambiare ritmo al lungo possesso palla tipico della squadra allenata da Guardiola. Senza la velocità di Alaba e l’abilità nel dribbling e nel fraseggio di Ribery e Robben la fase offensiva del Bayern Monaco è inevitabilmente più prevedibile.

Il Bayern Monaco in Bundesliga nel 2015 ha fatto dei partitoni contro squadracce tipo Amburgo (8-0), Paderborn (6-0), Colonia (4-1) e Werder Brema (4-0), ma contro le prime cinque in classifica non è riuscito mai a vincere nel girone di ritorno. Ha perso 4-1 in trasferta contro il Wolfsburg, ha pareggiato 1-1 in casa contro lo Schalke, ha perso 2-0 in casa contro il Borussia Moenchengladbach e ha perso 2-0 in trasferta nell’ultima giornata di campionato contro il Bayer Leverkusen. Nell’ultima partita in ordine di tempo – con il Bayern Monaco già sicuro del titolo – hanno giocato parecchie riserve, vero, ma qualche giorno prima giocando in casa con i titolari il Bayern si era fatta eliminare ai calci di rigore dal deludente Borussia Dortmund di questa stagione, pareggiando 1-1 nei tempi regolamentari.

In Champions League il Bayern ha preso a pallate lo Shakhtar Donetsk (7-0) e il Porto (6-1). Contro lo Shakhtar, Alaba, Robben e Ribery c’erano ancora; in pratica l’unica partita importante contro avversari di valore che il Bayern Monaco abbia giocato alla grande nonostante le assenze è stata quella contro il Porto, favorita dall’atteggiamento troppo prudente degli avversari e dal fatto di avere segnato subito.

In trasferta però il Bayern Monaco non era andato oltre lo 0-0 contro lo Shakhtar Donetsk, e aveva perso 3-1 contro il Porto. Non è certo il modo migliore per presentarsi in uno stadio difficile come il Camp Nou.

Dal punto di vista tattico, il Bayern fa possesso palla e gioca col baricentro molto alto. In fase di attacco i difensori centrali salgono fino alla linea di centrocampo, motivo per cui proprio i difensori centrali devono essere sempre precisi nei passaggi corti e puntuali nelle chiusure, perché al minimo errore gli attaccanti avversari hanno spazi liberi da attaccare. Quelli del Porto hanno dimostrato di saperli sfruttare al massimo sfruttando tutti e tre i “regali” del Bayern Monaco nella partita vinta 3-1 nell’andata dei quarti di finale di Champions League. Messi, Suarez e Neymar potrebbero fare altrettanto.

E come sta giocando il Barcellona

Benissimo, dall’inizio dell’anno. Ormai Messi, Suarez e Neymar giocano come se giocassero insieme da tre anni, e soprattutto giocano senza alcun tipo di egoismo: tutti corrono con l’unico obiettivo di servire il giocatore in condizioni migliori per segnare un gol, ed è così che sono arrivati finora a segnarne 108 in tre, contando tutte le competizioni della stagione in corso. Considerando che Messi ha sempre segnato valanghe di gol anche in passato, il dato statistico più significativo è probabilmente quello relativo a Suarez: finora ha segnato 24 gol in totale, di cui 16 in campionato, ma soprattutto ha fornito 18 assist, un numero notevole se si pensa che al Liverpool era abituato a fare reparto da solo e che la sua adattabilità al campionato spagnolo era una delle perplessità emerse tra gli osservatori in seguito al suo acquisto nella scorsa estate.

Suarez si è anche dimostrato decisivo nelle partite di coppa in trasferta, il genere di partite in cui non conta essere bravi soltanto ma serve pure “sentirle”, diciamo: due gol all’Ethiad Stadium contro il Manchester City e due gol al Parco dei Principi contro il PSG. Pepe Reina, secondo portiere del Bayern (ex Napoli) ed ex compagno di squadra di Suarez nel Liverpool, lo ha definito il tipico giocatore “da strada, sempre al limite, un vincente nato”, uno con la personalità giusta per ottenere successo. Ha inoltre indicato uno degli aspetti tattici più rilevanti nella definizione del talento di Suarez: è uno dei pochi che riesce a fare quello che vuole in spazi di gioco strettissimi, qualità che lo rende un calciatore “giusto” per il Barcellona.

Dal punto di vista tattico, la novità più rilevante rispetto all’era Guardiola è che il Barcellona ha aggiunto al suo collaudato tiki-taka un modo di giocare completamente nuovo: i contrattacchi rapidi e il gioco in verticale. Si tratta di un’evoluzione di gioco favorita, allo stesso tempo, dall’inserimento di Suarez e Rakitic e dal progressivo “ritiro” di Xavi, che finora ha giocato molto poco (e a fine stagione quasi certamente si ritirerà o andrà in un’altra squadra per affrontare l’ultima parte della sua carriera).

In più di un’occasione – per esempio contro il Valencia due settimane fa – il Barcellona ha fatto il genere di partita che potrebbe tentare di fare anche contro il Bayern Monaco: sfruttare i contrattacchi per segnare un gol subito, e poi “congelare” la partita con il possesso palla e la difesa sempre piazzata, per ridurre i rischi di subire gol, e magari tentare di segnare un secondo gol in una fase successiva della partita. Il primo gol segnato da Suarez contro il Valencia è il migliore esempio di questo nuovo modello di gioco praticato dal Barcellona nel 2015.

Che partita può uscirne

Rispetto al Barcellona, il Bayern Monaco nel corso di questa stagione non ha mai saputo cambiare tattica di gioco rispetto al tradizionale “tiki taka”. La maggiore flessibilità del Barcellona sarà un vantaggio, così come lo sarà la migliore condizione fisica generale e l’assenza di calciatori infortunati nella formazione titolare. Il Barcellona ha dimostrato nel corso di questa stagione anche un’ottima fase difensiva: segnare contro di loro è difficile, e spesso per riuscirci è necessario essere abili nelle ripartenze e sapere verticalizzare bene, abilità di cui questo Bayern Monaco non sembra attualmente in possesso.

La coreografia del Barcellona

Il Barcellona ha preparato una coreografia speciale in occasione di questa partita: circa 94 mila cartellini rossi, gialli e blu saranno mostrati dal pubblico presente al Camp Nou per comporre una gigantesca scritta con gli anni delle vittorie della Champions League da parte del Barcellona – 1992, 2006, 2009 e 2011 – e il messaggio “siamo pronti”. Un’agghiacciante animazione con omini 2D, pubblicata sul sito ufficiale della società, rende più o meno l’idea.

Il trolling su Twitter

Come sempre più spesso capita tra i social media editor delle società di calcio prima delle grandi partite, nelle scorse ore Barcellona e Bayern Monaco sono state protagoniste di un fitto scambio di provocazioni scherzose su Twitter del tipo “siamo più forti noi”, “no, noi di più”, “e noi molto di più”, “vi asfaltiamo”, “sì, sì, proprio”, e cose del genere piene di faccine ine ine, un poco pietose. Un poco. Ha cominciato il Bayern indirizzando all’account dell’avversario un filmato con una serie di giochetti di Thiago Alcántara, ex Barcellona.
I giochetti con il pallone. Al Barcellona. Cioè, ma lascia perdere.

E tac, il Barcellona ha risposto dieci minuti dopo facendo notare che anche i suoi, in fondo, se la cavano.

Ma il Bayern ha continuato a cercarsele pubblicando quest’altra: “vabbè, ma le partite non le vinci solo con i giochetti” + bacheca dei trofei vinti + occhiolini ini ini.

“Ma manco te le fanno perdere, le partite”, ha replicato il Barcellona + trofei vinti + occhiolini ini ini.

E ancora il Bayern: “ok, ok, ma di sicuro noi siamo i campioni quando si tratta di festeggiare” + video dei festeggiamenti per le vittorie più recenti.

Il Barcellona ha risposto ancora: “anche a noi piace festeggiare”, e poi il Bayern l’ha chiusa lì, finalmente, rispondendo a sua volta “vedremo, in bocca al lupo”. Tutto questo scambio ci ha lasciato addosso un senso di vuoto e di sfinimento. Forse per la totale assenza di umorismo: sembrava lo svolgimento del compitino “Provocatevi”.

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Probabili formazioni:
BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Alves, Piqué, Mascherano, Alba; Busquets, Rakitić, Iniesta; Messi, Suárez, Neymar.
BAYERN MONACO (4-3-3): Neuer; Rafinha, Boateng, Benatia, Bernat; Lahm, Alonso, Thiago Alcántara; Müller, Lewandowski, Götze.

PROBABILE RISULTATO: 2-0
1 (1.73, #)
NO GOL (2.10, #)
OVER 1.5 SQUADRA IN CASA (1.70, Eurobet)

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