Le cose da sapere prima del Gran Premio del Bahrain di Formula 1

Che la partenza del GP è alle 17:00 (ora italiana). Che è una gara in notturna. Che la Ferrari ha buone chance di giocarsela per la vittoria. Che Raikkonen è un mito assoluto. Ah, e pure dove accidenti si trova il Bahrein, già che ci siamo. E i pronostici, naturalmente.

La griglia di partenza, intanto
1. Hamilton (Mercedes) – 2. Vettel (Ferrari)
3. Rosberg (Mercedes) – 4. Raikkonen (Ferrari)
5. Bottas (Williams) – 6. Massa (Williams)
7. Ricciardo (Red Bull) – 8. Hulkenberg (Force India)
9. Sainz (Toro Rosso) – 10. Grosjean (Lotus)
11. Perez (Force India) – 12. Nasr (Sauber)
13. Ericsson (Sauber) – 14. Alonso (McLaren)
15. Verstappen (Toro Rosso) – 16. Maldonado (Lotus)
17. Kvyat (Red Bull) – 18. Stevens (Manor Marussia)
19. Merhi (Manor Marussia) – 20. Button (McLaren)

Dove e a che ora si corre il Gran Premio
Il Gran Premio si corre al “Bahrain International Circuit”, nel deserto di Sakhir, nella parte centrale del Bahrain. In Italia saranno le 17:00; lì saranno le 18:00, pochi minuti prima del tramonto. La pista è lunga 5,412 km e il GP prevede 57 giri, per un totale di 308,484 chilometri di gara. È l’undicesima edizione: 4 delle 10 edizioni precedenti sono state vinte dal pilota che partiva in pole position, e 3 da quello che partiva secondo.

Ok, e dove accidenti sta il Bahrain
“È quella specie di isola artificiale dalla forma a palma nel Golfo Persico?”. No, quella è Palm Jumeirah a Dubai (Emirati Arabi Uniti). Il Bahrain è sempre nel Golfo Persico ma dall’altra parte, a ovest, tra il Qatar e la costa orientale dell’Arabia Saudita. È una zona del pianeta nota per la sua abbondanza di petrolio e di soldi e di gente smisuratamente ricca. Prima era un emirato, poi nel 2002 è diventato un regno, cioè la stessa cosa di prima ma con in più una costituzione.

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Ce l’hanno anche in Bahrain, la cosa delle isole artificiali dalla forma strana, ma si trova a sud del paese (si chiama “Durrat Al Bahrain”) ed è meno nota e filmata rispetto al gruppo di isole “a palma” di Dubai.

Quale sarà la strategia prevalente
Quasi certamente due soste per tutti, salvo usura eccessiva e imprevista delle gomme posteriori, che non dovrebbe comunque verificarsi, date le temperature molto più basse rispetto alla Malesia (in Bahrain si corre pure di notte, per giunta). Si stima che le gomme morbide possano tenere per una ventina di giri, quelle medie qualcosa in più ma con prestazioni sul giro notevolmente peggiori.

Vanno più forte le Mercedes o le Ferrari?
Guardando i tempi delle prove libere del venerdì – quelli fatti prevalentemente con le macchine in configurazione da gara – si nota che nel cosiddetto “passo gara”, e cioè nelle serie di più giri consecutivi, la Ferrari ha sulla Mercedes un vantaggio persino superiore a quello mostrato in Malesia (quando vinse Vettel). Naturalmente si tratta di stime fatte in base a quelle condizioni della pista – temperatura dell’asfalto, vento, umidità – che non si verificheranno esattamente allo stesso modo anche domenica.

Nei long run di venerdì Hamilton ha usato prevalentemente le medie, girando per 11 giri a una velocità mediamente più lenta di mezzo secondo (1.40.991) rispetto al suo compagno di squadra Rosberg (1.40.445), che montava le gomme morbide. È un margine molto ridotto, merito soprattutto di Hamilton, capace di limitare a solo mezzo secondo al giro una differenza che sul giro secco, a macchina scarica di carburante, è invece di quasi due secondi tra gomma morbida e gomma media.

Il confronto Mercedes-Ferrari per quanto riguarda le gomme morbide è piuttosto sulla base dei tempi di Vettel e Rosberg, che venerdì hanno girato con le morbide entrambi: il “passo” di Vettel era mediamente migliore di quasi un secondo (anche se Vettel ha girato meno a lungo di Rosberg, quindi no, un vantaggio di un secondo al giro la Ferrari certo che non ce l’ha).

E quindi chi vince?
Con una gara perfetta, la Ferrari. Ok, non sarà facile: in Bahrain ci sono sì consumi maggiori che in Cina (dove la Mercedes ha vinto senza difficoltà) ma minori che in Malesia (dove la Mercedes ha avuto difficoltà e la Ferrari ha vinto). Il fatto che si corra di sera è uno svantaggio per la Ferrari, che quest’anno va forte con il caldo (perché con il caldo vanno tendenzialmente meno bene le altre squadre): la temperatura dovrebbe essere di circa 35 °C, ma sarebbe stata di circa 55 °C, più o meno come in Malesia, se la corsa fosse stata in ore diurne.

La Ferrari ha provato moltissime partenze, venerdì. C’è la consapevolezza che superare una Mercedes in partenza metterebbe la squadra nelle condizioni di poter decidere la strategia e “marcare” l’avversario. Ma sia Vettel che Raikkonen, secondo e quarto, partono dal lato della pista più sporco e meno gommato, e quindi non sarà facile per niente non far slittare la macchina e rimettersi subito nella traiettoria giusta. I tempi di Vettel venerdì sono stati, in ogni caso, piuttosto sorprendenti e consentono di ipotizzare anche una vittoria non necessariamente costruita in partenza.

SQUADRA VINCENTE: FERRARI (3.50, William Hill)
TESTA A TESTA
• ERICSSON (Sauber, parte 13°) – NASR (Sauber, parte 12°) : 2
• GROSEJAN (Lotus, parte 10°) – RICCIARDO (Red Bull, parte 7°) : 2
• BOTTAS (Williams, parte 5°) – MASSA (Williams, parte 6°) : 1
• HAMILTON (Mercedes, parte 1°) – ROSBERG (Mercedes, parte 3°) : 1
QUOTA TOTALE: 4.21, Eurobet

Anche meno, Kimi
Durante un incontro davanti alle centinaia di tifosi presenti in Bahrain, i due piloti della Mercedes, i due della Ferrari e Daniel Ricciardo sono stati intervistati insieme su un palco. Questi figliuoli “per bene”, sostiene qualcuno, se la cavano tutti piuttosto male quando è l’ora delle interviste: una piattezza che solo i calciatori fanno peggio (“la squadra ha giocato una grandissima partita”).

Poi vabbè, c’è un mito assoluto. Uno che risponde per monosillabi. Uno che parla soltanto per dovere contrattuale e non fa niente per nasconderlo. E che se gli chiedono «ehi, Kimi, poi alla fine dell’intervista magari puoi distribuire qualche cappellino, che ne pensi?», lui li distribuisce così. Stima eterna.

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