Nel tennis, come in tanti altri settori della vita umana, la tecnologia sta diventando sempre più importante. Già da alcuni anni, in numerosi tornei, i giocatori possono fare appello ad una sorta di moviola – il cosiddetto “occhio di falco” – per verificare la bontà delle decisioni di giudici di sedia e di linea. Ora, un nuovo aiuto sta arrivando: una racchetta particolare, che consente di registrare aspetti relativi al proprio gioco, per poi studiarli al computer ed eventualmente correggerli. Julia Goerges ha accolto con particolare entusiasmo questa innovazione: la tedesca – che ha chiuso le ultime sei stagioni tra le prime cento del mondo – parte favorita ad Auckland contro Anna Tatishvili, reduce da un 2014 ricco di sconfitte.
Da buon sudamericano, Carlos Berlocq è un tipico tennista da terra battuta: in queste prime settimane della stagione, dedicate esclusivamente a tornei che si disputano su superfici veloci, rischia di andare in difficoltà. A Brisbane, dove si gioca sul cemento all’aperto, l’argentino esordisce affrontando un avversario difficile come Alexander Dolgopolov: l’ucraino ha superato i problemi fisici che lo avevano condizionato nella scorsa stagione e ha lavorato molto negli ultimi due mesi, soprattutto sul piano muscolare. I frutti dei duri allenamenti potrebbero essere visibili già in questo primo match dell’anno.
Nel 2014, Caroline Wozniacki si è decisamente rilanciata e ha sfiorato la conquista del suo primo Slam: è accaduto a Flushing Meadows, dove la danese è arrivata in finale e si è dovuta arrendere di fronte a Serena Williams, sua grande amica, che successivamente le ha anche sbarrato la strada verso l’atto conclusivo del Masters di Singapore, al termine di una semifinale ricca di colpi di scena. Libera dalle pressioni che aveva qualche anno fa, quando era la numero uno della classifica WTA e doveva sempre dimostrare qualcosa ai critici, Wozniacki ha iniziato a giocare meglio: ad Auckland, Julia Glushko – che è ampiamente fuori dalle prime cento del mondo – non dovrebbe crearle problemi.
Lleyton Hewitt torna a Brisbane, dove l’anno scorso conquistò il titolo. Nella passata edizione di questo torneo, il tennista australiano fu protagonista di uno strepitoso percorso: batté in rapida successione Thanasi Kokkinakis, Feliciano Lopez, Marius Copil, Kei Nishikori e infine Roger Federer, sconfitto a sorpresa nell’atto conclusivo. A quasi trentaquattro anni, Hewitt non ha intenzione di fermarsi: l’ex numero uno del mondo continua a giocare e a lottare, dopo aver superato numerosi infortuni. Nel derby contro Sam Groth, sembra pronto a far valere classe ed esperienza, elementi di cui dispone in quantità decisamente maggiori rispetto al proprio avversario.
