Italia, tutto dipende da Cassano e Balotelli

Il caso Criscito e poi quello Bonucci, le critiche al ct Prandelli e l’infortunio di Barzagli. Comunanze col mondale 2006, dicono gli ottimisti. In realtà quando c’è la nazionale italiana di mezzo, scandali e soprattutto critiche sono all’ordine del giorno. Quello che conta, però, alla fine è sempre il campo.

GIRONE C – ITALIA

Più ci si avvicina all’Europeo, e più si capisce che Prandelli ancora non ha le idee chiare sul modulo tattico da adottare per la sua Italia. E questo è un male, perché se davvero si è convinti di un assetto, una serata sfortunata come quella con la Russia non può annullare un lavoro di due anni. Non che puntare sul modulo Juventus con gli stessi interpreti bianconeri sia sbagliato, ma se destino fatale si infortuna proprio uno di loro, Barzagli, e si è costretti a forzare De Rossi al suo posto, allora forse è meglio lasciare perdere. Nessuno mette in discussione la forza degli azzurri nel girone, che pur nascondendo delle insidie dovrebbe essere superato. Per arrivare fino in fondo però Buffon dovrà fare il Buffon, Pirlo mantenersi ai livelli del campionato con la Juventus (ci riuscirà dopo un’intera stagione al top in cui ha saltato pochissime gare?) e Cassano esplodere insieme a Balotelli, senza fare né cassanate il primo, né “balotellate” il secondo. Riusciranno i nostri eroi?

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I RISULTATI STAGIONALI
Nel girone di qualificazione superato brillantemente e, non va dimenticato, con la migliore difesa in assoluto (la costante nel calcio è che vince chi subisce meno, non chi segna tanto) l’Italia ha mostrato il suo volto migliore. Quasi un miracolo se si considera come si era usciti dal mondiale del 2010. Nelle ultime amichevoli però sono arrivate tre sconfitte consecutive con Uruguay, Usa e Russia che hanno abbassato il morale. E per di più in queste tre partite l’attacco è sempre rimasto a secco.

LA STELLA
Quando si fa la conta si parte da uno, quando si parla d’Italia, intesa come nazionale azzurra di calcio, si parte dal numero uno. In tutti i sensi. E’ Gigi Buffon che dovrà prendere in mano la squadra. O, meglio ancora, i risultati degli azzurri ad Euro 2012 saranno nelle sue mani. Perché il portierone è leader anche carismatico di questa squadra che in attacco ha tante teste calde, che proprio Gigi dovrà tenere a bada. La sua assenza negli scorsi mondiali si fece sentire. Infortunatosi al termine del primo tempo della gara d’esordio contro il Paraguay, saltò le successive due sfide. Meglio per lui, visto come sono andate. Della fallimentare spedizione in Sudafrica di sicuro Buffon non fa parte dell’elenco dei “colpevoli”. Finalmente lasciato in pace dagli infortuni (non dalle polimiche, però), è tornato ad essere uno dei portieri più forti al mondo e la splendida stagione disputata con la maglia della Juventus lo ha dimostrato. Dopo aver passato le pene dell’inferno della Serie B in bianconero, ha avuto la soddisfazione di tornare a vincere lo scudetto e arriverà ancora più carico a questo appuntamento. Chi ricorda soltanto l’errore contro il Lecce, lasciandosi guidare solo dal fresco ricordo della partita, tra le ultime del campionato, è in malafede. Pensate che quello segnato da Bertolacci in seguito ad un errato controllo di piede di Gigi è uno dei due soli gol incassati da Buffon nelle ultime undici gare di campionato disputate con la Juventus, migliore difesa del torneo anche grazie a lui. A mettere ancora più a suo agio tra i pali Buffon ci sarà la linea difensiva, formata da Bonucci e Chiellini con cui ha condiviso la gioia di questa annata.

I JOLLY
Sì, avete letto bene, non un jolly, ma due, per l’Italia di Prandelli. La Nazionale dell’operazione simpatia, che almeno nelle intenzioni voleva presentarsi al mondo sorridente e con la faccia pulita, prima di alzare la voce per le critiche sul caos scommesse, si affiderà ad una coppia d’attacco formata da “bad boys”, Antonio Cassano e Mario Balotelli. Il ct ama definirli piuttosto dei bravi ragazzi, e sicuramente lo saranno pure, ma nel corso degli anni hanno collezionato episodi poco edificanti in campo e fuori. Nella sua carriera, il talento di Bari vecchia, non è mai stato disciplinato. Tanto da far nascere un neologismo, firmato Fabio Capello, ovvero la “cassanata”. Era il novembre del 2002, quando all’epoca giocava nella Roma. Cassano, imbestialito perché aveva capito che non avrebbe giocato contro il Perugia, non si presentò in ritiro prendendo l’ennesima multa della società. Niente di particolarmente entusiasmante, se paragonato al resto. Storica, ad esempio, la finale di Coppa Italia contro il Milan (31 maggio 2003) quando fece le corna all’arbitro Rosetti che lo aveva appena espulso. Quando Cassano lasciò la Roma, i compagni non si misero a piangere, anzi De Rossi, altro attuale compagno della nazionale, dichiarò: «Adesso qui si respira aria pulita». L’atteggiamento irrispettoso nei confronti di Franco Sensi che causò la frattura con la Roma si è ripetuto poi col presidente della Sampdoria Garrone, che pure gli aveva perdonato tante “cassanate”, su tutte il lancio della maglia nel 2008 all’arbitro Pierpaoli nella gara contro il Torino. La moglie Carolina, la nascita del figlio, il malore accusato nel corso dell’ultima stagione hanno contribuito a renderlo meno bizzoso in campo, e la speranza è che si parlerà di lui solo per le giocare meravigliose di cui è capace un giocatore dal talento unico come lui. Magari aiutato dall’altro personaggio non semplice di questa nazionale, Mario Balotelli. Uno che dal suo arrivo in Inghilterra ha fatto raddoppiare le vendite dei tabloid. Qualche “balotellata”? In un ristorante di Manchester, ha lanciato del cibo alla escort amica di Rooney, Jenny Thompson. Sempre in Inghilterra ha preso una serie di multe per sosta vietate ed eccesso di velocità. La sua abitudine a correre con la macchina gli è costata, a Milano, dieci punti in meno sulla patente. Ha lanciato delle freccette ai ragazzi delle giovanili del Manchester City. Ha sparato con una pistola scaccia cani in pieno centro a Milano. Ha fatto scoppiare un incendio dentro la sua casa lanciando petardi dal bagno. E in campo in questa stagione ha collezionato quattro cartellini rossi. Questo ragazzo, però, è capace di segnare da un momento all’altro, senza bisogno dell’aiuto dei compagni. Ha una facilità di calcio incredibile, e una potenza fuori dal comune. In stagione tra mille problemi ha pur sempre segnato in totale 18 gol, in media uno ogni 121 minuti. Niente male davvero. In definitiva, la coppia d’attacco Balotelli-Cassano è potenzialmente esplosiva, ma in quale senso del termine lo sarà? Il talento è immenso, se Prandelli riuscirà nel miracolo di farli rendere al massimo tenendoli allo stesso tempo a bada, l’Italia potrà davvero sorpredere.

LA ROSA DEI CONVOCATI
Portieri:
1 G.Buffon (Juventus) 12 S.Sirigu (Psg) 14 M.De Sanctis (Napoli)
Difensori:
2 C.Maggio (Napoli) 3 G.Chiellini (Juventus) 4 A.Ogbonna (Torino) 6 F.Balzaretti (Palermo) 7 I.Abate (Milan) 15 A.Barzagli (Juventus) 19 L.Bonucci (Juventus)
Centrocampisti:
5 Thiago Motta (Psg) 8 C.Marchisio (Juventus) 13 E.Giaccherini (Juventus) 16 D.De Rossi (Roma) 18 R.Montolivo (Fiorentina) 21 A.Pirlo (Juventus) 22 A.Diamanti (Bologna) 23 A.Nocerino (Milan)
Attaccanti:
9 M.Balotelli (Manchester City) 10 A.Cassano (Milan) 11 A.Di Natale (Udinese) 17 F.Borini (Roma) 20 S.Giovinco (Parma)

La formazione tipo
ITALIA (3-5-2): Buffon, Maggio, Bonucci, Chiellini, Giaccherini (Balzaretti), De Rossi, Pirlo, Marchisio, Montolivo (Thiago Motta), Cassano, Balotelli.

PRONOSTICO: ITALIA PASSA LA FASE A GIRONI • [ 1.60, # ]
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