Spagna, il “tiqui-taca” è un limite senza bomber?

Campione d’Europa e del mondo in carica, la Spagna arriva ad Euro 2012 naturalmente da favorita per un trionfo inedito. Sarebbe infatti la prima nazionale a diventare bi-campione d’Europa mettendo in mezzo alle due conquiste il titolo mondiale.

GIRONE C – SPAGNA

Un “triplete” di questo tipo non l’ha mai messo a segno nessuno nella storia del calcio. E già questo sembra un buon motivo per non crederci. Il veggente, pur consapevole della forza delle furie rosse, e della facilità con cui passeranno il turno, non vede la Spagna campione per la seconda volta di fila. Le defezioni di Puyol, colonna difensiva insostituibile soprattutto per carisma, e di Villa, capocannoniere della scorsa edizioni, non passano inosservate. E “assente” potrebbe essere anche Fernando Torres, seppure in campo. Un fantasma al Chelsea in stagione, non ha brillato nemmeno nelle amichevoli con la maglia della Spagna e in dubbio pare esserci pure il posto da titolare in squadra. Le stelle naturalmente non mancano. Da Xavi ad Iniesta, da Casillas a Fabregas, da David Silva (definito da Del Bosque «il nostro Messi») a Piquè, da Xabi Alonso e Sergio Ramos. Ora è in rampa di lancio il bomber basco dell’Athletic Bilbao Fernando Llorente, e Del Bosque sta anche studiando quale sia il momento giusto per affidarsi definitivamente anche alla classe e creatività di Mata. Altro basco su cui puntare è Javi Martinez, campione del mondo due anni fa da centrocampista di riserva ed ora principale indiziato come sostituto dell’infortunato Puyol, visto che a Bilbao Bielsa lo ha trasformato in difensore centrale di assoluto valore.

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I RISULTATI STAGIONALI
Nelle qualificazioni al torneo polacco-ucraino le Furie rosse hanno confermato sul campo le previsioni ottimistiche ottenendo, con il loro gioco fatto di possesso palla, imbucate in attacco e massima attenzione difensiva, il 100% di vittorie nelle otto partite disputate, con 26 gol segnati. Le amichevoli recenti sono state sulla falsa riga del girone di qualificazione, ma nell’ultima gara contro un’ordinatissima e ben chiusa in difesa Cina, la Spagna ha messo in mostra i suoi limiti offensivi. Quando il possesso palla diventa fine a se stesso, e mancano le accelerazioni di Iniesta o Silva, in assenza di un bomber capace di segnare anche con un tiro dalla distanza come Villa per gli spagnoli segnare può diventare complicato. Se l’Italia saprà difendersi, e non ci sono dubbi che lo farà alla perfezione Trapattoni con l’Irlanda, le furie rosse potrebbero incontrare qualche difficoltà già nel girone eliminatorio.

LA STELLA
Più di tutti la stella di questa Spagna è il giocatore che ha segnato nella finale dell’ultimo mondiale, ovvero Andres Iniesta. Perché questo centrocampista offensivo fa quello che nel Barcellona riesce perfettamente a Messi: nell’infinito possesso palla, dà l’accelerazione al momento giusto alla manovra, bucando le difese avversarie. Questo è il motivo che fa di Iniesta l’unico giocatore davvero indispensabile della Spagna. Arrivato alla Masia, fucina di talenti del Barcellona, quando aveva solo 12 anni ma già tanta classe, Iniesta ha mantenuto le promesse brillando per intensità di gioco nella rete di passaggi del possesso palla blaugrana e nel “tiqui-taca” (stile di gioco caratterizzato da ragnatele di passaggi rasoterra svolti con estrema calma in modo da imporre il proprio possesso di palla per la maggior parte della durata della partita) della nazionale. Fin dai suoi primi passi nel calcio che conta ha dimostrato anche un’altra caratteristica, quella voglia di vincere che non lo abbandona neppure per un momento e lo ha fatto diventare campione di tutto. Gli brucia aver lasciato il titolo della “Liga” al Real Madrid dei 100 punti e la finale di Champions al Chelsea. Ecco perchè l’Europeo in arrivo sembra l’occasione giusta di rifarsi. Poi Iniesta potrà brindare con una delle bottiglie del vino bianco “Corazon Loco” di cui è produttore e che in Spagna ha già ottenuto dei premi.

IL JOLLY
Javi Martinez rappresenta l’ultima scommessa vinta dal “Loco” Marcelo Bielsa, che in questa sua prima stagione alla guida dell’Athletic Bilbao, ne ha cambiato il ruolo in campo, trasformandolo da mediano in centrale difensivo, con risultati più che apprezzabili. Originario di Lizarra, cittadina che si trova nella comunità autonoma della Navarra, il giocatore basco astro emergente della nazionale spagnola è molto prestante dal punto di vista fisico, come dimostrano gli ottantasette chilogrammi di peso ed il metro e novanta centimetri di altezza. Cresciuto nel settore giovanile dell’Osasuna – che lo ha fatto giocare per una stagione nella sua formazione riserve, senza mai farlo debuttare in prima squadra -, è arrivato a Bilbao nel 2006 per una cifra vicina ai sei milioni di euro: un prezzo piuttosto elevato, per un ragazzo che all’epoca doveva ancora compiere diciotto anni. Da quel momento, è diventato un pilastro della formazione biancorossa, con cui ha finora collezionato 240 presenze e 25 reti totali in partite ufficiali. Ha inoltre fatto parte della rosa della Spagna che ha trionfato ai Mondiali sudafricani del 2010 – pur giocando soltanto diciassette minuti, quelli conclusivi della sfida contro il Cile – e ha vinto l’Europeo del 2011 a livello Under 21. Bielsa, come detto, lo ha trasformato tatticamente, venendo ripagato con ottime prestazioni e mettendo in risalto la duttilità di questo ragazzo, che potrebbe risultare molto utile a Del Bosque in mancanza della sua colonna centrale difensiva Puyol. Il candidato numero uno alla sua sostituzione è proprio Javi Martinez. Se confermerà quanto di buono fatto vedere in stagione, non risentendo della pesante eredità del campionato, allora a quel punto davvero la Spagna potrebbe trovare lo strepitoso bis.

LA ROSA DEI CONVOCATI
Portieri:
1 I.Casillas (Real Madrid) 12 V.Valdés (Barcellona) 23 P.Reina (Liverpool)
Difensori:
2 R.Albiol (Real Madrid) 3 G.Piqué (Barcellona) 15 S.Ramos (Real Madrid) 17 A.Arbeloa (Real Madrid) 18 Jordi Alba (Valencia)
Centrocampisti:
4 Javi Martínez (Athletic Bilbao) 5 Juanfran (Atletico Madrid) 6 A.Iniesta (Barcellona) 8 Xavi (Barcellona) 10 C.Fabregas (Barcellona) 14 Xabi Alonso (Real Madrid) 16 S. Busquets (Barcellona) 20 S. Cazorla (Malaga) 21 D.Silva (Manchester City) 22 Jesus Navas (Siviglia)
Attaccanti:
7 Pedro (Barcellona) 9 F. Torres (Chelsea) 11 A. Negredo (Siviglia) 13 J. Mata (Chelsea) 19 F. Llorente (Athletic Bilbao)

La formazione tipo
SPAGNA (4-3-3): Casillas, Sergio Ramos, Piquè, Javi Martinez, Jordi Alba, Xabi Alonso, Xavi, Iniesta, Silva, Fabregas, F. Torres.

PRONOSTICO: SPAGNA PASSA LA FASE A GIRONI • [ 1.13, # ]
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