Uruguay senza Forlan&Suarez: bis dell’Italia?

Nuovo test per l’Italia di Prandelli priva di Rossi e Cassano, sicuramente più probante di quello in Polonia. All’Olimpico arriva l’Uruguay che ha vinto l’ultima Coppa America. Ma senza Forlan, Suarez ed Hernandez il potenziale offensivo della “Celeste” diminuisce sensibilmente.

ITALIA – URUGUAY

Tabarez deve rinunciare al tridente con cui manda in campo solitamente l’Uruguay. Quando la “Celeste” è al gran completo nel consueto 4-3-3 in attacco giocano Cavani e Forlan larghi sulla fascia e Suarez al centro per sfruttare al massimo il loro potenziale. Non appena manca uno dei tre, Tabarez opta per un più solido 4-4-2 (nel riquadro, cliccalo per ingrandire). A questo giro però oltre a Forlan mancherà anche Suarez, autore di una stepitosa quadripletta nell’ultimo match di qualificazione ai mondiali disputato contro il Cile.

Formazione Uruguay
Il 4-4-2 dell'Uruguay
Sono due assenze pesantissime alle quali si aggiunge anche quella del palermitano Hernandez. La formazione titolare dell’Uruguay è fortissima, i mondiali (quarto posto) e la Coppa America (vinta) lo hanno confermato in pieno, ma le seconde linee non sono all’altezza. A questo giro in attacco ci sarà il 26enne del Malaga Sebastian Fernandez, non certo un fenomeno, a fare coppia con Cavani. La difesa a quattro schierata a zona è di quelle toste, a centrocampo due cursori sulle fasce come Maxi Pereira e il laziale Rodriguez più due mastini al centro, Perez del Bologna e Arevalo Rios. Anche qui assenza non di poco conto: Gargano è l’unico regista di spessore, ma è infortunato.

Formazione Italia
Il centrocampo a rombo degli azzurri
Prandelli ha già annunciato la formazione titolare che scenderà in campo contro l’Uruguay. Per stessa ammissione del ct contro la Polonia il 4-3-3 visto nella ripresa ha funzionato più del 4-4-2 del primo tempo, ma l’intenzione di Prandelli è capire se si è trattato di un caso, dovuto magari alla flessione nel pressing dei polacchi, o se il problema dipende direttamente dallo schieramento degli azzurri. Spina dorsale confermata, le novità saranno i terzini (Maggio per Abate, Balzaretti per Criscito) e il partner di Balotelli: Osvaldo al posto di Pazzini. Nella ripresa sicuro l’inserimento di Pepe e il nuovo esperimento col 4-3-3.


Per l’Uruguay segnare sarà davvero difficile. La difesa azzurra nel girone di qualificazione agli Europei ha subito solo due reti e anche contro la Polonia è rimasta imbattuta. Cavani ultimamente ha perso il feeling con il gol, e nell’Uruguay i veri bomber sono Forlan (specialista dei calci piazzati) e Suarez, finalizzatore degli schemi offensivi della squadra. Ma come già scritto, entrambi non saranno della gara. E l’assenza di un regista puro renderà la manovra frammentata. Si punterà soprattutto sulle sgroppate dei vari Maxi Pereira, Rodriguez e dello stesso Cavani. Anche per l’Italia però sarà difficile affondare contro una difesa attenta come quella della “Celeste”. Molto dipenderà da Balotelli, capace di inventarsi un gol anche da solo, ma tatticamente il giocatore più importante sarà Montolivo nel ruolo di trequartista. Il giocatore della Fiorentina non è però sembrato a suo agio in questa posizione e spesso sbaglia il tempo degli inserimenti. Potrebbe andare meglio nella ripresa con Pepe che estendendo sulle fasce il raggio d’azione potrebbe allargare le maglie della difesa avversaria.

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