Perché si parla tanto di Palermo-Empoli

Domenica sera, nell’ultima giornata di Serie A, si giocherà una partita molto particolare tra una squadra che si sta giocando la salvezza, l’Empoli, e una squadra già retrocessa, il Palermo, che potrebbe avere – sotto forma di indennizzo (il cosiddetto “paracadute finanziario”) – un maggiore interesse economico a favorire la permanenza in Serie A dell’Empoli anziché quella del Crotone.

È un paradosso spiacevole e un po’ cervellotico, e cerchiamo di chiarire subito un punto: non legittima le indignazioni di massa e i diffusi pistolotti moraleggianti degli ultimi giorni – né alimenta dubbi sulla sportività delle squadre di Serie A (fino a prova contraria) – ma evidenzia comunque una falla piuttosto evidente nel sistema degli indennizzi per le squadre che retrocedono.

Nella classifica di Serie A il Palermo e il Pescara, rispettivamente con 23 punti e 17 punti, sono ormai da alcune settimane matematicamente escluse dalla possibilità di restare in Serie A anche nella prossima stagione. Resta da decidere quale sarà la terza e ultima squadra a retrocedere tra il Crotone, terzultimo con 31 punti, e l’Empoli, quartultimo con 32 punti. Nell’ultima giornata di Serie A, che si giocherà in larga parte alle 20:45 di domenica prossima, 28 maggio, il Crotone giocherà in casa contro la Lazio e l’Empoli giocherà in trasferta contro il Palermo. (In caso di parità nel punteggio finale, tra Crotone ed Empoli sarebbe in vantaggio il Crotone per maggior numero di gol segnati negli scontri diretti: ha perso 2-1 a Empoli e poi vinto 4-1 a Crotone).

La Lazio ha disputato un eccellente campionato e si trova in quarta posizione dietro Juventus, Roma e Napoli, e con un punto di vantaggio sull’Atalanta, quinta, unica squadra ancora in grado di raggiungere la quarta posizione. Nell’ultima di campionato non ci saranno però particolari stimoli di classifica per queste due squadre, dal momento che sul piano degli obiettivi non cambia moltissimo tra arrivare in quarta o in quinta posizione: sia la Lazio che l’Atalanta hanno già ottenuto la qualificazione di diritto alla prossima edizione dell’Europa League, direttamente dalla fase a gironi.

Nemmeno il Palermo avrebbe particolari stimoli di classifica a vincere l’ultima di campionato, dal momento che è già aritmeticamente retrocesso in Serie B. Diversi media sportivi hanno tuttavia evidenziato un possibile interesse del Palermo a non vincerla affatto, l’ultima partita di campionato contro l’Empoli, dal momento che una retrocessione del Crotone anziché dell’Empoli potrebbe aumentare gli introiti futuri del Palermo sotto forma di indennizzo destinato alle squadre retrocesse che non dovessero risalire subito in Serie A al termine della prossima stagione.

Partiamo dall’inizio: già da qualche stagione la Lega italiana di Serie A stanzia ogni anno un indennizzo (il cosiddetto parachute payment, in ambito anglosassone) attualmente del valore di 60 milioni di euro da ripartire su base meritocratica – per “anzianità”, a dirla meglio – tra le squadre che retrocedono in Serie B. È una sorta di risarcimento teoricamente escogitato per limitare le ingenti perdite economiche determinate da una retrocessione e dal conseguente taglio dei ricavi relativi ai diritti televisivi.

• 25 milioni di euro sono destinati alle squadre retrocesse in Serie B dopo almeno tre stagioni in Serie A;
• 15 milioni alle squadre retrocesse dopo due stagioni in Serie A;
• e 10 milioni per le squadre retrocesse dopo una sola stagione.

Sono previste delle eventuali decurtazioni proporzionali, dal momento che le risorse totali non sono sufficienti a coprire tutti i casi possibili.

Quest’anno il Pescara, in qualità di squadra neopromossa e quindi in Serie A da una sola stagione, avrà diritto a 10 milioni di indennizzo. Il Palermo ne prenderà 25, poiché era in Serie A da tre anni (dalla stagione 2013-2014). L’attuale situazione di classifica pone però un possibile caso di eccedenza di risorse. E il regolamento prevede che i soldi “residui” – ossia la differenza tra i 60 milioni complessivi e gli indennizzi ripartiti secondo i criteri prestabiliti – siano destinati alla squadra o alle squadre retrocesse in Serie B che erano in Serie A da almeno tre stagioni (a patto però che queste squadre non ottengano un’immediata promozione in Serie A dopo una sola stagione passata in Serie B).

In altre parole, a seconda di quale sarà la terza squadra retrocessa, il Palermo potrebbe beneficiare di un indennizzo “residuo” (che percepirebbe soltanto al termine della prossima stagione in caso di mancata promozione in Serie A). La retrocessione dell’Empoli esaurirebbe le risorse a disposizione per gli indennizzi: è in Serie A dalla stagione 2013-2014, come il Palermo, e prenderebbe 25 milioni (che aggiunti ai 25 per il Palermo e ai 10 per il Pescara fa 60 milioni di euro). Il Crotone invece è una squadra neopromossa e quindi, in caso di retrocessione, riceverebbe solo un indennizzo da 10 milioni, lasciando un “residuo” di 15 milioni di euro che sarebbe il Palermo a ricevere al termine della prossima stagione in Serie B in caso di mancata promozioni in Serie A.

Per questa ragione la partita di questa ultima giornata di Serie A tra il Palermo e l’Empoli è ritenuta da diversi commentatori una partita paradossale: sul piano puramente economico al Palermo converrebbe perdere per rendere sicura la permanenza dell’Empoli in Serie A e la retrocessione del Crotone, che ha un punto in meno dell’Empoli. Sul piano sportivo il discorso è molto più complesso, dal momento che al Palermo è probabilmente richiesto un impegno quantomeno sufficiente a fugare ogni sospetto di antisportività. Inoltre, sotto certi aspetti, quello dell’indennizzo “residuo” è un argomento ipotetico e relativamente debole: il Palermo riuscirebbe a ottenere quella somma soltanto in caso di mancata promozione in Serie A, ma in termini economici una immediata promozione in Serie A – con annessi nuovi introiti per i diritti televisivi e possibili entrate ben superiori a 15 milioni – sarebbe decisamente più auspicabile.

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