Euro 2016: Portogallo-Francia (domenica)

Domenica alle 21:00 si gioca la finale di Euro 2016, con il Portogallo di Cristiano Ronaldo che sfiderà la Francia padrona di casa: le cose da sapere, le probabili formazioni e i pronostici.

PORTOGALLO – FRANCIA | giovedì ore 21:00

Portogallo e Francia giocheranno la finalissima di Euro 2016 allo “Stade de France” di Saint-Denis, domenica sera alle 21:00 (la partita sarà trasmessa da Sky e anche dalla Rai). Il Portogallo nelle semifinali ha eliminato il Galles, la Francia ha fatto fuori la Germania: tutte e due hanno vinto col risultato di 2-0.

Com’è andato finora il Portogallo

Il Portogallo – dopo essere stata la prima squadra in assoluto a essersi qualificata alle semifinali degli Europei senza avere mai vinto una singola partita nei novanta minuti di gioco – è riuscito finalmente a vincere senza bisogno dei tempi supplementari contro il Galles. La partita è stata tutt’altro che entusiasmante, il primo tempo è filato via senza occasioni da gol tanto che sembrava altamente probabile l’ennesimo pareggio. Ci ha pensato un imperioso stacco di testa di Cristiano Ronaldo a rompere l’equilibrio, e finalmente il calciatore più forte di questa nazionale è stato decisivo dopo una lunga serie di prestazioni deludenti. Segnato il gol del vantaggio, il Portogallo è stato abile a sfruttare lo sbandamento del Galles e a punirlo subito dopo segnando il definitivo 2-0.

Il Portogallo si ritrova in finale senza avere mai giocato bene, ma non è scritto da nessuna parte che per vincere partite e trofei si debba necessariamente fare possesso palla e tanti passaggi, un esempio classico in tal senso riguarda proprio un campionato Europeo vinto nel 2004 dalla Grecia in finale contro il Portogallo che in quella occasione era padrone di casa. Cristiano Ronaldo – che era già in campo in quell’occasione – sogna come tutta la sua nazionale e i tifosi di riservare un servizio simile alla Francia.

L’Europeo non era iniziato nel migliore dei modi per il Portogallo, che anzi ha addirittura rischiato una clamorosa eliminazione già nella fase a gironi. Il Portogallo faceva parte del gruppo sulla carta più semplice di Euro 2016 (le avversarie erano Islanda, Ungheria e Austria), ma è riuscito a superare il turno solo piazzandosi come una delle migliori terze, per mezzo di tre pareggi: 1-1 con l’Islanda, 0-0 con l’Austria e 3-3 con l’Ungheria. Il Portogallo finora ha giocato male, soprattutto nel corso della fase a gironi, mostrando parecchi limiti nello sviluppo della manovra. La delusione più grande prima della semifinale contro il Galles è stata Cristiano Ronaldo, che ha fatto due gol bellissimi contro l’Ungheria ma che per il resto ha sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare, commettendo errori banali sotto porta e facendo anche dei lisci clamorosi.

Negli ottavi di finale contro la Croazia, il Portogallo ha passato il turno senza particolari meriti, tenendo basso il ritmo della partita, difendendo con ordine e riuscendo però a essere incredibilmente cinico, facendo gol in contropiede nei minuti finali dei tempi supplementari pochi secondo dopo che la Croazia aveva colpito un palo.

Nei quarti di finale contro la Polonia il Portogallo è stato bravo a non perdere compattezza dopo il gol segnato in avvio da Lewandowski, e una volta ottenuto il pareggio con un gran gol di Renato Sanches – giovane centrocampista che ha migliorato con la sua presenza la fase di possesso palla dei suoi – nel secondo tempo ha complessivamente giocato meglio della Polonia, pur senza strafare. La sfida l’ha vinta ai calci di rigore, ma con un Cristiano Ronaldo “normale” probabilmente l’avrebbe risolta già nei novanta minuti.

La fortuna finora è sempre stata dalla parte del Portogallo: ha passato il girone con appena tre pareggi e ha evitato il Belgio in semifinale dove ha giocato contro il Galles che era privo di due titolari come Ben Davies e soprattutto, Ramsey squalificati. I calciatori arrivano a questa finale con grande convinzione ed entusiasmo, lo spogliatoio è unito e il commissario tecnico Santos – uno molto abile tatticamente e bravo a gestire i rapporti personali coi giocatori – ha il giusto mix di esperienza (Pepe, Adrien Silva, Nani, Quaresma) e di giovani di grande qualità (Raphäel Guerreiro, William Carvalho, Andrè Gomes, Renato Sanches, Joao Mario) più Cristiano Ronaldo che finalmente in semifinale ha fatto capire perché ha vinto il Pallone d’Oro: trionfare col Portogallo all’Europeo vorrebbe dire ipotecarne un altro.

Com’è andata finora la Francia

La Francia finora ha vinto tutte le partite tranne l’ultima del girone contro la Svizzera (inutile in quanto era già sicura della qualificazione), ma ha migliorato il suo gioco soltanto a partire dai quarti di finale, quando ha preso a pallate 5-2 l’Islanda, superando poi la Germania in semifinale col risultato di 2-0. L’Europeo della Francia fino agli ottavi di finale non era stato granché sul piano del gioco, la nazionale allenata da Deschamps non aveva mai convinto in pieno e ha sempre mostrato incertezze a livello difensivo, pur senza mai giocare contro avversarie di alto livello. La Francia era inserita in uno dei gruppi più facili, e infatti ha vinto contro Romania e Albania – in tutti e due i casi non senza difficoltà, segnando i gol decisivi solo nei minuti finali – e pareggiando contro la Svizzera. Anche l’avversaria degli ottavi di finale non era insormontabile, eppure l’Irlanda ha finito il primo tempo in vantaggio giocando meglio della Francia, e facendosi rimontare solo nella ripresa con una doppietta di Griezmann.

La svolta positiva è arrivata proprio nel momento giusto e questo lascia ben sperare anche in vista della finale. I cambiamenti principali sono stati due: il primo è che tutti i calciatori e in particolare quelli più forti sono entrati in forma da un punto di vista fisico proprio nella fase finale e decisiva del torneo. Pogba contro l’Islanda ha fatto il primo gol a Euro 2016 e ha finalmente giocato un partitone ripetendosi contro la Germania, dando vita al secondo gol con una incredibile azione personale; Griezmann è salito grazie a due doppiette consecutive a quota sei gol nel torneo ripagando tra l’altro la nostra scelta di proporlo come capocannoniere a quota 11.00 a inizio torneo. Il secondo fattore decisivo è stato a livello tattico: per via delle esclusioni forzate per squalifica di Rami e Kanté nella partita contro l’Islanda, il commissario tecnico Deschamps è passato dal 4-3-3 a un più performante 4-2-3-1 in cui Umtiti ha dato grande sicurezza alla difesa e Moussa Sissoko sostanza, corsa e qualità al centrocampo, permettendo a Pogba di fare la differenza in un ruolo per lui inedito davanti la difesa.

Il modulo e i giocatori del Portogallo

La novità principale di formazione nel Portogallo rispetto alla squadra che ha battuto 2-0 il Galles sarà il rientro tra i titolari di Pepe, che aveva saltato la semifinale per via di un infortunio. Il difensore del Real Madrid è tornato ad allenarsi in gruppo e tornerà al centro della difesa del Portogallo, un rientro non di poco conto visto che finora è stato uno dei migliori della sua nazionale e anche del torneo, bravo sia nelle chiusure che in fase di impostazione, visto che è nelle prime posizioni nella classifica dei passaggi portati a termine in media da tutti i calciatori di Euro 2016. La difesa del Portogallo è stata solidissima nella fase a eliminazione diretta, oltre alle ottime prestazioni di Pepe è stato azzeccato anche la sostituzione fatta da Santos, con Fonte che ha preso stabilmente il posto di Carvalho che era apparso fuori forma nella fase a gironi. Nelle partite contro Croazia, Polonia e Galles, il Portogallo ha subito un solo gol e appena nove tiri nello specchio della porta, quattro dei quali contro il Galles in cui Bale è riuscito a centrarla da posizione però lontanissima. Nonostante l’assenza di Pepe, il Portogallo non ha concesso chiare occasioni da gol al Galles facendo capire che la solidità della difesa non dipende solo dai singoli ma dalla disposizione tattica della squadra.

La tattica di gioco che ha dato ottimi risultati nella fase a eliminazione diretta sarà naturalmente confermata, Santos non cambierà di una virgola il suo 4-4-2 a rombo. A parte la difesa in linea a quattro con i terzini leggermente avanzati, il centrocampo del Portogallo si dispone con William Carvalho (che, scontata la squalifica, dovrebbe tornare titolare al posto di Danilo) vertice basso e Joao Mario, Adrien Silva e il giovane Renato Sanches – diventato a torneo in corso titolare intoccabile – a dividersi i compiti difensivi e offensivi. Adrien Silva potrebbe andare in pressing costante sulla principale fonte di gioco della Francia (Pogba), mentre Renato Sanchez avrà il compito di fare girare il pallone, con Joao Mario come jolly a cercare spazi da attaccare a seconda della disposizione della difesa avversaria.

Per quanto riguarda i terzini, a sinistra sarà confermato il forte Raphäel Guerreiro – che ha superato alla grande il problema fisico che gli aveva impedito di giocare i quarti di finale, in cui fu sostituito da Eliseu, mentre a destra Cedric Soares ha ormai definitivamente spodestato Vieirinha. La coppia d’attacco sarà formata da Nani e Cristiano Ronaldo, entrambi a quota tre gol. Quaresma – che ha segnato il gol decisivo contro la Croazia e l’ultimo calcio di rigore contro la Polonia – inizierà la partita nuovamente seduto in panchina, pronto a entrare nel secondo tempo o eventualmente nei supplementari, se ci saranno.

Il modulo e i giocatori della Francia

La tattica di gioco della Francia è cambiata più volte nel corso dell’Europeo, ma nelle ultime due partite contro Islanda e Germania, Deschamps sembra avere finalmente trovato la quadratura del cerchio con il 4-2-3-1 con Umtiti e Moussa Sissoko titolari. Da un punto di vista tattico è stato prezioso soprattutto l’inserimento del centrocampista che ha dato equilibrio e solidità alla fase difensiva e anche maggiore velocità a quella offensiva.

Il commissario tecnico Deschamps ha iniziato il torneo con il 4-3-3 che prevedeva Kantè nel ruolo di mediano di centrocampo, Pogba e Matuidi interni, Griezmann e Payet esterni d’attacco e Giroud punta di riferimento. Nonostante la vittoria ottenuta sulla Romania, Deschamps nella successiva partita ha deciso di optare per il 4-2-3-1 tenendo inizialmente fuori Pogba e Griezmann e inserendo Martial e Coman. Per battere l’Albania è servito però un gol di Griezmann (oltre a quello in pieno recupero di Payet) – entrato nel secondo tempo – e così dopo quella partita il commissario tecnico della Francia ha abbandonato il 4-2-3-1 tornando al 4-3-3. Nei quarti di finale per via dell’assenza di Kantè, Deschamps è tornato al 4-2-3-1 con ottimi risultati: Pogba ha giocato benissimo da centrocampista centrale, e anche Umtiti ha ben figurato in difesa dando maggiori sicurezze rispetto a Rami (i due gol fatti dall’Islanda sono arrivati a risultato già acquisito).

Deschamps contro la Germania ha deciso di confermare il 4-2-3-1 con Umtiti e Moussa Sissoko in campo e i risultati gli hanno dato ragione: difficile pensare che cambi di nuovo, proprio in vista della finale.

Che partita può uscirne

A livello di gioco e spettacolo questi Europei finora sono stati decisamente brutti, e c’è da aspettarsi una finale in linea con questa tendenza. Le uniche due squadre che hanno provato a giocare un calcio offensivo basato sul possesso palla – Spagna e Germania – sono state buttate fuori rispettivamente da Italia e Francia, che hanno puntato su difesa e contropiede. La regola non scritta di questo torneo finora finora è stata che a passare il turno sono state quasi sempre le squadre che hanno impostato una partita difensiva, e l’impressione è che in questa finale tra Portogallo e Francia entrambe le nazionali staranno bene attente a non sbilanciarsi troppo, giocando col baricentro basso.

Il Portogallo ha ceduto il possesso palla sia alla Polonia che al Galles, nazionali che non le sono superiori sul piano tecnico. Si tratta di una scelta precisa dell’allenatore, di puntare sulla difesa, di giocare col baricentro basso, cercare di fare scoprire l’avversario e colpirlo in contropiede con la velocità e la bravura nell’attaccare la profondità di Cristiano Ronaldo e Nani.

La Francia da parte sua contro la Germania grazie all’inserimento di Umtiti ha dimostrato di potere reggere un’intera partita in fase difensiva, e così l’impressione è che contro il Portogallo eviterà di fare una partita d’attacco, non rinunciando mai all’equilibrio.

A decidere la partita saranno anche alcuni confronti diretti tra i calciatori delle due squadre. Finora Giroud è stato abile più che da fromboliere soprattutto a fare da sponda con Griezmann. In questa partita avrà un cliente difficile come Pepe, con cui farà a sportellate: sono i due calciatori che hanno vinto più contrasti aerei in questo Europeo, sarà una bella sfida. Per contenere Griezmann e i suoi inserimenti, è probabile che Santos chieda una sorta di marcatura a uomo al suo mediano William Carvalho, mentre il primo a fare pressing a centrocampo sarà Renato Sanches che avrà il compito di limitare la principale fonte di gioco avversaria, Pogba.

Il Portogallo con Fernando Santos come allenatore ha giocato 13 partite ufficiali senza mai perdere, vincendo in nove occasioni e sempre con un solo gol di scarto. Per la Francia – che parte favorita – vincere nei novanta minuti sarà complicato, in una partita che non dovrebbe lasciare spazio a tanti gol e che dovrebbe essere molto equilibrata e lottata. Se la Francia riuscirà a battere il Portogallo nei 90′, probabilmente ci riuscirà segnando nella ripresa: escludendo la sfida con l’Islanda, la squadra allenata da Deschamps ha segnato 7 gol su 8 nei secondi tempi.

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Probabili formazioni
PORTOGALLO: Rui Patrício, Cédric, Pepe, Fonte, Guerreiro, William Carvalho, João Mário, Adrien Silva, Sanches, Nani, Ronaldo.
FRANCIA: Lloris, Sagna, Umtiti, Koscielny, Evra, Pogba, Matuidi, Sissoko, Griezmann, Payet, Giroud.

PROBABILE RISULTATO: 0-1
0-0 RISULTATO ESATTO PRIMO TEMPO (2.30, Eurobet)
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X2 + UNDER 2.5 (1.75, Eurobet)
FRANCIA MAGGIORE POSSESSO PALLA (1.35, Unibet)




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