Liga: c’è Real Madrid-Barcellona, oggi alle 18:15

Oggi si gioca Real Madrid-Barcellona, per la prima volta in questa stagione: Messi torna in campo dopo un lungo infortunio, entrambe le formazioni sono al completo. Cerchiamo di capire cosa aspettarci, senza usare quella maledetta parola (“Clásico”), ché ogni volta il folletto a forma di Italo Calvino che è in noi muore un po’.

Aggiornamento venerdì, ore 21:30
Convocati Real Madrid: Keylor Navas, Kiko Casilla, Yáñez, Carvajal, Danilo, Varane, Pepe, Sergio Ramos, Marcelo, Casemiro, Kroos, Modric, Kovacic, Isco, James, Lucas Vázquez, Jesé, Cristiano Ronaldo, Benzema.
Convocati Barcellona: Bravo, Ter Stegen, Piqué, Dani Alves, Jordi Alba, Adriano, Vermaelen, Mathieu, Mascherano, Rakitic, Sergi Roberto, Sergio Busquets, Andrés Iniesta, Luis Suárez, Messi, Neymar, Munir, Sandro.

Le probabili formazioni:

REAL MADRID: Navas; Danilo, Ramos, Varane, Marcelo; Kroos, Modric; Rodriguez, Bale, Ronaldo; Benzema.
BARCELLONA: Bravo; Alves, Mascherano, Piqué, Alba; Busquets, Iniesta, Rakitic; Messi, Suarez, Neymar.

REAL MADRID – BARCELLONA | sabato ore 18:15

Dopo i risultati in parte inattesi del turno di campionato precedente le due settimane di pausa per le nazionali, il Barcellona si gioca in trasferta al “Bernabeu” la possibilità di portare, grazie a un’eventuale vittoria, addirittura a sei punti il vantaggio in classifica sul Real Madrid. Il Barcellona ha battuto 3-0 il Villarreal ma il Real Madrid al “Ramón Sánchez Pizjuán” ha clamorosamente perso 3-2 contro il Siviglia, forse la nuova squadra pazza – nel senso di imprevedibile – di questa stagione. Come è già accaduto più volte negli ultimi anni, questa partita arriva in un momento in cui una vittoria del Real Madrid riequilibrerebbe perfettamente la situazione mentre una vittoria del Barcellona implicherebbe una svolta già più significativa, quantomeno per il girone di andata.

La prima e più importante informazione riportata da tutti i media sportivi è il ritorno di Lionel Messi, dopo una lunga assenza – nove partite: quasi due mesi – dovuta alla rottura del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro il 26 settembre scorso. Al momento (giovedì sera) non è ancora chiaro se Messi sarà in campo dall’inizio della partita ma un’ipotesi piuttosto accreditata in giro è che cominci dalla panchina. È tornato ad allenarsi regolarmente soltanto lunedì scorso, in fondo, ma la nostra sensazione è che questo lasso di tempo sia comunque sufficiente per fargli raggiungere una forma decente e indurre Luis Enrique a utilizzarlo (e secondo noi dall’inizio, tanto più in una partita così importante: già solo vederlo in campo ha su tutti – compagni e avversari – un impatto psicologico non trascurabile). Al limite, se le sue condizioni non dovessero essere perfette, probabilmente Luis Enrique rischierà ugualmente per poi lasciarlo a riposo martedì contro la Roma.

Come se l’è cavata il Barcellona senza Messi? Molto bene: i giocatori che dovevano assumersi maggiore responsabilità – Neymar e Suarez – lo hanno più o meno fatto; e altri – come Rakitic – si sono arrangiati in ruoli diversi quando c’era da stringere i denti e fare a meno anche di Iniesta a centrocampo. Detto ciò, è talmente superfluo discutere di quanto sia importante Messi per il Barcellona (come lo sarebbe per qualsiasi squadra) che tanto vale parlare d’altro. Piuttosto ci siamo chiesti come siano andate le partite al Barcellona quando Messi rientrava da un lungo infortunio, e in questo senso il precedente relativamente più recente e significativo (sempre fino a un certo punto) è la prima partita giocata dal Barcellona nella stagione 2013-2014 dopo la sosta per le vacanze di natale (in casa contro il Getafe). Messi, assente da novembre, rientrò dopo aver saltato 10 partite consecutive a causa di uno strappo muscolare: segnò due dei quattro gol con cui il Barcellona vinse la partita 4-0.

Anche l’estate scorsa, nell’amichevole vinta dal Barcellona 3-0 contro la Roma, Messi era rientrato da un giorno dalle brevi vacanze estive, dopo aver giocato tutte le partite della Coppa America con l’Argentina (anche per questo motivo, in effetti, non era del tutto fuori forma). Giocò una gran partita e segnò anche un gol, senza che la Roma riuscisse a contrastare il suo gioco (non era una partita fondamentale, è vero, ma in vista della partita di martedì prossimo potrebbe e dovrebbe fornire qualche indicazione a Garcia).

Nel Real Madrid – che pure ha dovuto affrontare molti infortuni in questa prima parte di stagione – dovrebbero esserci tutti: a centrocampo dovrebbero finalmente vedersi sia Bale che Rodriguez, che insieme quest’anno hanno giocato pochissimo. Qualche dubbio in attacco riguarda soltanto Benzema, che a causa di uno stiramento manca dall’inizio di ottobre. Giovedì ha svolto soltanto la prima parte della sessione di allenamento, poi ha proseguito gli esercizi in palestra: diverse fonti accreditano comunque la sua presenza in campo sabato.

Navas dovrebbe aver recuperato da un infortunio muscolare subìto durante la partita contro il Siviglia. Sergio Ramos giocherà – i tre gol dal Siviglia il Real li ha presi dopo la sua uscita – ma solo grazie a una serie di iniezioni per alleviare il dolore dovuto all’infortunio alla spalla sinistra subìto durante la partita contro il Siviglia (potrebbe essere necessaria un’operazione chirurgica ma lo staff medico ha scelto di posticipare la decisione a dopo la partita contro il Barcellona). In conferenza stampa qualche giornalista ha ipotizzato – forse inopportunamente – che queste non perfette condizioni di Ramos possano aumentare le probabilità di contrasti “furbi” e spallate da parte degli attaccanti avversari, ipotesi smentita da Suarez con un certo fastidio (“Certo che no: sarebbe come se qualcuno cercasse intenzionalmente di colpire la gamba di Messi”, ha detto).

Nel Barcellona, a parte Messi, c’è qualche dubbio sulla presenza di Rakitic, in fase conclusiva di recupero da uno stiramento al polpaccio subìto durante la partita vinta dal Barcellona 3-0 contro il BATE tre settimane fa. Circola comunque un certo ottimismo riguardo l’ipotesi che possa farcela a giocare dal primo minuto. Una sintesi intelligente delle partite tra Barcellona e Real Madrid l’ha data in un’intervista proprio Rakitic, che questa partita in fondo la gioca soltanto da una stagione ma si vede che è un tipo sveglio – molto sopra la media, per capirci – oltre che un fortissimo calciatore. Ha detto che in questa partita di solito ci sono talmente tanti giocatori forti in campo che errori se ne vedono molto pochi, e la tensione è data sostanzialmente “dall’attesa del passaggio sbagliato o qualcos’altro”: qualcuno prima o poi l’errore lo fa, e c’è da stare concentrati tutta la partita sia per evitare di essere il giocatore che lo commette sia per cercare di essere quello che sfrutta l’errore dell’avversario.

Salvo imprevisti dell’ultimo momento, la probabile e attesissima presenza di tutti i giocatori titolari finalmente in campo, per entrambe le formazioni, potrebbe aumentare le possibilità di vedere una bella partita, giocata a viso aperto, in una fase della stagione in cui una vittoria o una sconfitta, come dicevamo, avrebbe sì un “peso” rilevante sul morale e sulla classifica, ma certamente non deciderebbe le sorti del campionato.

Statistiche rilevanti:

• Il Real Madrid ha vinto 19 delle ultime 22 partite di campionato giocate al Bernabeu (e pareggiato le altre tre).
• E ci sono stati almeno tre gol a partita in 27 delle ultime 33 partite di campionato giocate dal Real Madrid in casa, contando anche quelle della passata stagione.
• Ci sono stati almeno tre gol a partita nelle ultime 7 partite tra Real e Barcellona.
• Ci sono stati almeno tre gol a partita in 8 delle ultime 9 partite di campionato giocate dal Barcellona.

Le probabili formazioni:
REAL MADRID: Navas; Danilo, Ramos, Varane, Marcelo; Kroos, Modric; Rodriguez, Bale, Ronaldo; Benzema.
BARCELLONA: Bravo; Alves, Mascherano, Piqué, Alba; Busquets, Iniesta, Rakitic; Messi, Suarez, Neymar.

PROBABILE RISULTATO: 2-2
MULTI GOL 2-4 (1.57, SNAI)
GOL + OVER (1.70, Gazzabet e SNAI)
RIGORE SÌ (3.10, Paddy Power)

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