Dopo la mossa a sorpresa dell’avversario Jannik Sinner, Carlos Alcaraz ha confessato di non essere ancora pronto: per il momento è un no.
Jannik Sinner è un tennista dalle mille risorse ed è più volte riuscito, in passato, a sorprendere il popolo del tennis nei modi più disparati. Vincendo 3 tornei del Grande Slam, per esempio, o tenendo testa ad avversari che, fino a non troppo tempo fa, non sarebbero stati alla sua portata. Ci ha abituati ai colpi di scena, insomma.

Non potevamo però aspettarci, quello proprio no, che un giorno potesse decidere di impegnarsi nientepopodimeno che in un feat musicale. E non con l’ultimo degli arrivati, ecco. Quello ce lo saremmo aspettati da Lorenzo Sonego, magari, le cui velleità artistiche sono già da tempo note, ma non dall’attuale numero 1 del mondo. Neppure nei nostri sogni più reconditi lo avremmo visto “duettare” insieme ad Andrea Bocelli, per cui capirete bene quanto grande sia stata la sorpresa quando, nei giorni scorsi, il cantante e l’atleta hanno annunciato la loro collaborazione.
Adesso che abbiamo sentito Polvere e gloria, questo il nome del brano, sappiamo che, effettivamente, Sinner non ha cantato. La sua voce è servita a Bocelli in alcuni passaggi della canzone, ma ancor di più gli occorreva che a leggere quelle frasi fosse un personaggio che incarnasse un modello positivo. Come, per l’appunto, il campione altoatesino. Jannik non ha strimpellato nulla, dunque, come temevano in tanti. Eppure, nonostante questo, il gemellaggio con il cantante lirico non ha convinto proprio tutti.
Alcaraz storce il naso: Sinner non ha convinto neppure lui
Il feat con Bocelli è stato aspramente criticato da buona parte del popolo dei social – e quando mai? – e ha fatto storcere il naso, a quanto pare, anche a Carlos Alcaraz.

L’iberico non si è permesso, in realtà, di sindacare sulla decisione del suo più acerrimo avversario, ma ha comunque detto la sua nel momento in cui la stampa l’ha interpellato a proposito della mossa a sorpresa del rivale azzurro: Penso di non essere pronto – ha detto lo spagnolo, riferendosi all’eventualità di fare lo stesso – Al massimo posso cantare sotto la doccia”.
“Non ho sentito la canzone completa – ha poi aggiunto il vincitore del Roland Garros – ma ho visto che ha pubblicato qualcosa”. Proprio non ci si vede, insomma, a duettare con un artista come ha fatto Sinner, sebbene alla fine abbia lasciato aperto uno spiraglio, pur senza troppa convinzione: “Vediamo tra un paio d’anni”, ha chiosato Alcaraz, più per chiudere il discorso che per altro.