Jannik Sinner, l’inaspettata novità rimescola completamente le carte: nuovo scenario all’orizzonte, nessuno ci aveva mai pensato.
Lui non avrebbe voluto che si sapesse con troppo preavviso. Men che meno in quel modo. Jannik Sinner, però, nel bel mezzo degli Australian Open, si era lasciato sfuggire quella che poi, successivamente, è diventata l’indiscrezione dell’anno. Quella relativa, cioè, all’addio del super coach Darren Cahill al team del numero 1 del mondo.

Sappiamo sin dal mese di gennaio, dunque, che quello ancora in corso sarebbe stato l’ultimo anno dell’australiano a fianco del campione altoatesino. Una notizia che aveva colto tutti di sorpresa e anche “spaventato”, in un certo senso, i tifosi, ben consapevoli del fatto che il nativo di San Candido abbia tanto bisogno della razionalità di Cahill e della sua capacità di mantenere la calma in qualunque circostanza. Perfino quando le cose sembrano mettersi particolarmente male.
A partire da quel giorno, il totonomi è immediatamente entrato nel vivo. Sul successore di “papà Darren”, così come amichevolmente lo chiama il popolo dei social, sono state formulate le ipotesi più disparate. Alcune fin troppo fantasiose, altre più realistiche, ma mai nessuna di esse è stata confermata dai diretti interessati. Con tutta la carne che c’è ancora al fuoco, del resto, sarebbe assolutamente prematuro parlarne in questo momento: è davvero troppo presto.
Sinner, Cahill lascia la porta socchiusa
L’ipotesi che è spuntata nelle scorse ore, tuttavia, appare molto più verosimile di tutte quelle che sono state formulate fino ad oggi. In primo luogo perché a sganciare la bomba è stato un personaggio direttamente coinvolto nella vicenda e in secondo luogo perché le sue parole sono davvero inequivocabili.

Pensate un po’, è stato Cahill in prima persona a rimescolare le carte e a rivelare, al podcast di Andy Roddick, un altro possibile scenario. Del tutto inaspettato, aggiungeremmo, nella misura in cui la sua decisione sembrava essere ormai definitiva. “Il mio ultimo anno? – queste le parole dell’australiano – Vedremo, è un anno lungo. Quest’anno compirò 60 anni. A volte senti dentro, nel profondo, quando arriva il momento giusto. Con Jannik ne abbiamo parlato alla fine dello scorso anno. Al momento non è cambiato nulla, ma l’anno è lungo. Mi sto divertendo davvero tanto a lavorare con lui. Quindi…mai dire mai“.
“Sento che lui ormai conosce bene il tipo di messaggio che gli arriva da me – ha aggiunto subito dopo, come a non voler dare troppe false speranze – Mi ha “spremuto” abbastanza, diciamo così. È sempre stato dell’idea di cercare modi migliori, diversi, per migliorare. Quindi avere una nuova voce, un nuovo sguardo esterno, potrebbe non essere una cosa negativa per lui. Se succederà o meno, si vedrà”. Ha lasciato la porta socchiusa, insomma, mister Darren, che è sempre meglio di niente.