Jannik Sinner si è concesso un pit-stop a Montecarlo in dolce compagnia: c’era lei al suo fianco dopo la sconfitta subita a Parigi.
Durante la cerimonia di premiazione è riuscito a trattenere le lacrime, che pure dovevano spingere parecchio agli angoli degli occhi. Pare però che, una volta calato il sipario, nello spogliatoio, si sia lasciato andare ad un pianto liberatorio. Più che legittimo, è giusto sottolineare, non fosse altro per smaltire la tensione e lasciare andare la delusione di quel momento.

Jannik Sinner è forte, certo, ma quello che è accaduto domenica sera, sulla terra battuta dello Chatrier, avrebbe messo a dura prova anche la persona più inscalfibile dell’universo. Figurarsi lui, dunque, che si era appena lasciato alle spalle tre mesi di sospensione e che è stato letteralmente ad un passo dal vincere il quarto torneo del Grande Slam. Tre match point sprecati, la fatica di un match andato avanti per 5 ore e 29 minuti e tanta amarezza sono, purtroppo, le sole cose che gli rimarranno di questa battaglia epica.
Le ferite dovranno rimarginarsi in fretta, oltretutto, perché il futuro è adesso e i prossimi impegni sono già dietro l’angolo. Le lancette corrono, tanto che il terzo Slam dell’anno non è poi così lontano. E prima di andare a Wimbledon, dove cercherà, ancora una volta, di vendicarsi e di avere la meglio su Carlos Alcaraz, ci sono delle tappe preparatorie imprescindibili.
Sinner si rinfresca le idee tra i monti prima di Halle
Prima ancora di inaugurare la stagione sull’erba, però, Sinner ha ben pensato di concedersi un pit-stop di fondamentale importanza. Una volta lasciata Parigi, è passato da Montecarlo per sistemare, come scrive la Gazzetta dello Sport, alcune questioni logistiche.

Accanto a lui c’era mamma Siglinde, ormai divenuta una vera e propria icona per il popolo del tennis. Dopo le sue reazioni in mondovisione, è rimasta con Jannik, insieme al quale ha poi fatto ritorno in Alta Pusteria. A Sesto, prima che inizi ufficialmente la lunga estate caldissima del numero 1 del mondo, si sono ricongiunti con papà Hanspeter e con Mark, che hanno saltato il Roland Garros perché impegnati a lavoro.
“Questa è la mia routine – ha detto Sinner, spiegando che dovrebbe rimanere tra i monti fino a venerdì queste sono le cose che mi fanno stare bene e che mi aiutano a non perdermi: tempo per me stesso, la mia famiglia, stare un po’ con loro. E poi andiamo avanti”. Avanti, sì, fino ad Halle, torneo da cui ripartirà dopo la cocente delusione rimediata ai piedi della Tour Eiffel.