Novità in vista per Jannik Sinner e Matteo Berrettini: la notizia è praticamente ufficiale. Niente, a partire da quel momento, sarà più come prima.
Roger Federer non lo credeva assolutamente possibile. E non avrebbe mai scommesso un solo centesimo sul fatto che qualcuno potesse riuscire, prima o poi, a dare concretezza ad un progetto che non sembrava in alcun modo destinato a vedere la luce. Si sbagliava, il campionissimo svizzero. Qualcuno ce l’ha fatta eccome.

Non aveva tutti i torti, però, il pluricampione Slam. Un Masters 1000 nuovo di zecca non si organizza e non si mette a punto dall’oggi al domani, ma l’antagonista di Rafael Nadal non aveva messo in conto, probabilmente, che quando i sauditi si mettono in testa una cosa non si danno pace fino a che non la realizzano. Così è stato in passato e così è stato ancora una volta, come si evince chiaramente dalle notizie che sono circolate nelle scorse ore.
Il Masters 1000 saudita non è più un’idea irrealizzabile, ma una realtà. O quasi. Il torneo tarderà un po’ rispetto alle previsioni iniziali, per cui dovrebbe avere inizio nel febbraio 2028 e non, come si pensava all’inizio, a febbraio 2027. La cosa importante, però, è che, a meno di stravolgimenti dell’ultimo minuto, si farà. E questo sebbene Federer, qualche tempo fa, avesse detto che era “di fatto impossibile organizzare un nuovo Masters 1000, mentre per un 500 c’è da mettersi in coda”.
La location c’è, la data pure: si allarga la famiglia dei Masters 1000
Il nuovo evento dovrebbe giocarsi in una città non troppo distante da Riyadh, che gli darà anche il nome: si chiamerà Qiddiya Masters e si giocherà, per l’appunto, nella location che sembra destinata a diventare la capitale dell’entertainment.

Qui, come riferisce Calcio saudita, si sta provvedendo a costruire le montagne russe più alte del mondo, nonché un circuito di Formula 1 che si è detto sarà “fantascientifico”. Un torneo di tennis ci starà benissimo, dunque, soprattutto se, come pensiamo, attirerà campioni provenienti da ogni angolo del globo. Primo fra tutti Jannik Sinner, che dai sauditi si è già fatto ingolosire quando ha partecipato al torneo di esibizione 6 Kings Slam. E che difficilmente rifiuterà la pioggia di milioni che i padroni di casa certamente metteranno sul piatto per attirare i più forti del circuito.
Potrebbe non resistere al richiamo di questo nuovo appuntamento, benché incastrarlo in un calendario così fitto possa risultare difficile, neanche Matteo Berrettini. Il romano è stato scelto dal PIF (il fondo sovrano dell’Arabia Saudita, ndr) come ambasciatore e ha sposato in pieno, dunque, il progetto saudita di promuovere il tennis tra le nuove generazioni.