Batosta per Sinner, c’è il verdetto: la squalifica è una mazzata

Batosta per Sinner: c’è il verdetto. Nelle scorse ore è uscita la richiesta ufficiale contro Jannik. Una vera e propria mazzata 

Colpo basso, difficile da digerire, per Jannik Sinner. Il tennista azzurro come sappiamo il prossimo mese di aprile conoscerà il suo futuro: il Tas di Losanna si esporrà su quello che è stato il ricorso presentato dalla Wada in merito alla sua assoluzione dopo il caso Clostebol. E adesso arriva anche la conferma della richiesta ufficiale.

Sinner colpisce la palla
Batosta per Sinner, c’è il verdetto: la squalifica è una mazzata (Lapresse) – Ilveggente.it

Sì, ha parlato al quotidiano La Stampa il portavoce dalla Wada James Fitzgerald, che intanto ha detto questo: “Come abbiamo dichiarato a settembre, la Wada ritiene che la conclusione di ‘nessuna colpa o negligenza’ non fosse corretta secondo le norme correnti. La Wada non chiede la cancellazione di alcun risultato salvo quelli già imposti in primo grado. Poiché la questione è ora pendente dinanzi al TAS, la Wada non commenterà ulteriormente”. Poi la mazzata, quella che fa la differenza.

Batosta per Sinner: la richiesta UFFICIALE

“Sospensione compresa tra uno e due anni“. Terribile. Questa la richiesta che è stata presentata al Tas di Losanna da chi ha cercato di gestire nel corso degli ultimi anni tutti i casi di doping che si sono presentati.  “Senza commentare alcun caso particolare – sostiene il portavoce Wada parlando della responsabilità di un atleta su ciò che accade nella sua squadra – direi che il principio della responsabilità oggettiva è di fondamentale importanza per sostenere la correttezza nello sport. Senza di esso non ci sarebbe alcun antidoping e i drogati vincerebberoSe un atleta positivo a una sostanza proibita non dovesse spiegare da dove proviene, o come è entrata nel suo organismo, sarebbe fin troppo facile per chi ha imbrogliato sfuggire a sanzioni significative”.

Sinner colpisce la palla
Batosta per Sinner: la richiesta UFFICIALE (Lapresse) – Ilveggente.it

Insomma, non c’è nessun passo indietro, non c’è nessuna possibilità che la Wada torni sui propri passi nonostante in questo caso Sinner abbia subito capito da dove provenisse quella sostanza dopante che poi dopante per lui nemmeno è stata visto che abbiamo parlato di una quantità infinitesimale che non ha minimamente influito su quelli che poi sono stati i risultati che è riuscito a portare a casa. Eppure così è. E l’ansia per una decisione cresce a dismisura. 

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