Berrettini vuota il sacco: ecco come stanno davvero le cose. La verità non coincide affatto con quello che si è sempre pensato.
Sono stati sprecati fiumi d’inchiostro, per quello che per un po’ di tempo è stato un tema molto caldo e affine al mondo del tennis. Nessuno ci aveva visto giusto, però. Tutte le osservazioni, tutte le teorie “complottiste” formulate a sostegno di questa tesi sono irrimediabilmente, l’una dopo l’altra, cadute. Crollate.
![Berrettini, tutto falso: la smentita arriva dal Marocco](https://www.ilveggente.it/wp-content/uploads/2024/04/matteo-berrettini-03-04-2024-ilveggente.jpg)
Sbagliava chi credeva che ci fosse maretta tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini. Abbiamo scoperto, anzi, che i due si sono molto avvicinati, nell’ultimo periodo. A riprova del fatto che non necessariamente devono esserci invidia o risentimento quando uno vince e l’altro perde, o magari, è questo il caso, non può giocare per via di un fisico fragile e spesso ingestibile. È stato bello, quindi, sentire il romano ammettere quanto l’altoatesino gli sia stato vicino, in questo momento così buio della sua carriera. “Sta facendo cose pazzesche – aveva detto all’indomani della vittoria di Jannik agli Australian Open – siamo in contatto, ci sentiamo spesso, mi sta aiutando molto, anche la Coppa Davis ha fatto effetto molla. Nel tennis ci stimoliamo a vicenda, vedere un italiano che si allena con me e che gioca con me e che sta lassù, fa venire voglia anche a me di stare lassù”.
Sono trascorse diverse settimane da quella confessione e il martello romano, finalmente, è tornato in campo a fare ciò che gli riesce meglio: prendere a pallate gli avversari. Lo sta facendo anche discretamente bene, se si considera il lungo tempo che ha trascorso lontano dal circuito. Si è regalato la finale al Challenger di Phoenix e un’ottima performance, al netto della sconfitta, al primo turno di Miami. E anche l’esordio sulla terra rossa ha convinto, segno che sta andando nella direzione giusta.
Berrettini vuota il sacco: che molla Sinner
Proprio in Marocco, dove si è recato per partecipare al primo 250 della stagione sulla terra battuta, è tornato a parlare del suo amico Sinner. Subito dopo la vittoria contro Alexander Shevchenko, ha regalato alla stampa una nuova dichiarazione che non si può leggere che in un modo.
![Berrettini, tutto falso: la smentita arriva dal Marocco](https://www.ilveggente.it/wp-content/uploads/2024/04/berrettini-sinner-03-04-2024-ilveggente.jpg)
“Sono contento di essere rientrato, sette mesi sono stati lunghi ma adesso mi diverto tanto a giocare. Quando ho giocato a Phoenix non pensavo di poter mettere insieme così tante partite: qui a Marrakech l’esordio è stato molto positivo per me, mi sento carico e pieno di energie. Le vittorie di Jannik, che merita tutto quello che sta ottenendo, spingono tutti noi a dare il meglio“.
Una smentita in piena regola, dunque, direttamente dal Marocco. Un punto, si spera definitivo, su una storia trita e ritrita che ha poggiato sempre e solo su basi inesistenti. Jannik e Matteo nemici? Macché.