La Juve considera ancora Allegri l’allenatore giusto con cui continuare, ma l’anno prossimo le cose potrebbero cambiare: Giuntoli apre a Palladino o a Thiago Motta.
Paolo Bargiggia, noto giornalista sportivo, è intervenuto ai microfoni di TVPlay per illustrare quale, dal suo punto di vista potrebbe essere l’erede di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus.
![Palladino o Thiago Motta per il dopo Allegri](https://www.ilveggente.it/wp-content/uploads/2023/12/PALLADINO-MOTTA-20231206-ilveggente.it-1.jpg)
Secondo il giornalista il fatto che la Juventus non stia partecipando alle coppe europee non incide più di tanto sulla corsa Scudetto. “Oggi le squadre hanno rose profonde e uno staff in grado di gestire più impegni. Mi sorprenderei sei un top club non riuscisse a organizzare una stagione con più competizioni“.
“Secondo me è quasi un luogo comune dire che la Juve può essere favorita perché non ha le coppe. Nel 2023 una cosa del genere incide lo 0%“, ha continuato Bargiggia. “E poi quest’anno, a livello di focus e concentrazione, l’Inter cerca di più la seconda stella che di arrivare in fondo in Champions. L’obiettivo è vincere lo Scudetto, non rifare il percorso europeo dell’anno scorso e quindi non c’è il pericolo di questo intralcio”.
Il giornalista ha anche spiegato che alla Juve presto arriverà il rinnovo di Rugani. “La Juve stima tanto Daniele e ha intenzione di rinnovare. Ovviamente propone il contratto a cifre più basse di quello attuale a un quasi trentenne che comunque non ha sbagliato una partita“.
Thiago Motta più di Conte e Palladino: “Ma Allegri rimane al 60%“
“La questione“, ha continuato l’intervistato, sempre a proposito del rinnovo di Rugani, “è che la Juve è impegnata a ringiovanire la rosa e a ridurre il monte-ingaggi. Secondo me starà poi a Daniele e il suo agente decidere se va bene lo stesso o andare a guadagnare di più in altro tipo di campionato”.
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“A oggi la Juve considera Allegri l’allenatore giusto per le caratteristiche contingenti della squadra. La Juve ha infatti una rosa poca tecnica e più fisica. Un costruttore di gioco come Spalletti avrebbe giocato un pochino meglio però magari avresti meno punti in classifica. Al di là del contratto, sono convinti a lavorare con Allegri… Ma se a fine stagione dovesse andar via, il favorito per sostituirlo non sarebbe Antonio Conte“.
E qui Bargiggia ha sparato i nomi dei sostituti possibili di Allegri: “La prima scelta sarebbe Thiago Motta che Giuntoli stima molto come Palladino, ritenuto però un po’ meno pronto. In realtà la questione della panchina è una partita ancora tutta aperta. Potremmo dire che, a oggi, Massimiliano Allegri resta al 60%”.