Sinner, che gaffe a Vienna: tifosi increduli, gongola Sonego

Sinner, quello che è successo a Vienna ha lasciato tutti senza parole. Ecco perché Sonego, invece, ha gongolato.

Il derby azzurro sotto il cielo di Vienna è andato esattamente come previsto dai bookmaker. Il numero 1 d’Italia ha avuto la meglio, in soli due set, sul suo amico e connazionale Lorenzo Sonego, che si è difeso come meglio ha potuto pur consapevole dell’oggettiva superiorità di Jannik Sinner.

Sinner, che gaffe a Vienna: tifosi increduli, gongola Sonego
Sinner (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Una sfida agguerrita ma all’insegna del rispetto, come tutte quelle che hanno avuto come protagonisti i tennisti italiani. Peccato solo che una gaffe destinata a passare alla storia abbia in qualche modo macchiato irrimediabilmente questo idilliaco quadretto. Una gaffe peraltro imperdonabile, se si pensa che la stessa identica cosa era già successa, qualche tempo fa, seppur in un contesto completamente diverso. Ma veniamo ai fatti e cerchiamo di capire cosa sia accaduto all’Erste Banke Open, la cui finale si disputerà domenica nella cornice del Wiener Stadthalle.

Nel bel mezzo dell’accesissimo derby tra Sinner e Sonego, dagli altoparlanti è partita della musica. Gli organizzatori del torneo, pensando forse di fare cosa gradita ai due tennisti in campo, hanno optato per un brano italiano. Hanno scelto per l’occasione un classico senza tempo, ossia Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri. Del tutto ignari, evidentemente, che la versione proposta non fosse esattamente quella originale.

Sinner, se ne sono accorti tutti: che scivolone

Al posto del solito ed intramontabile ritornello, durante un cambio campo si è improvvisamente udita una strofa ben diversa da quella stracantata ai karaoke di tutto il mondo: “Stringimi forte e stammi più vicino, e chi non salta è un gobbo juventino“. Che non sono esattamente le parole scritte dai Ricchi e Poveri, ecco.

La versione del mitico brano diffusa nel palazzetto austriaco era quella, riveduta e corretta da qualche ultrà anti-juventino, che le tifoserie avversarie sono solite intonare quando la loro squadra del cuore gioca contro la compagine bianconera. Una gaffe bella e buona, dunque, ma non unica, come dicevamo prima, nel suo genere.

Lo stesso identico coro era inavvertitamente partito, nello scorso mese di giugno, a Chorzow, in Polonia, durante la premiazione dell’Europeo a squadre di atletica leggera. Austriaci e polacchi non si saranno accorti di nulla, magari, ma gli italiani sì. E qualcosa ci dice che Sonego, piemontese doc, avrà gongolato, nel momento in cui si è reso conto dello scivolone degli organizzatori. Perché il suo cuore, si sa, batte per una squadra sola. Non per la Juventus, ma per il Torino.

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