Zhang preso per il collo: “Se non paga, perde l’Inter”

Steven Zhang sa di non poter più rimandare la propria decisione sul futuro del club: se non paga il debito con Oaktree, rischia di perdere l’Inter.

L’unica alternativa per uscirne a testa alta (e con qualcosa in tasca) sarebbe quella di riuscire a vendere il club nerazzurro prima di maggio 2024, il mese in cui scandono i termini per il pagamento del prestito contratto con il fondo americano. Secondo Alessandro Giudice, giornalista ed esperto di economia, Zhang ha però poco margine di manovra. Intervenuto ai microfoni di TvPlay, il giornalista ha parlato appunto della situazione dell’Inter, di diritti tv e della posizione di De Laurentiis.

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Steven Zhang (LaPresse)

L’ipotesi del canale di Lega non esiste, e lo sa benissimo anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis“, ha spiegato Giudice. “Non credo minimamente alle sue intemerate… Alla luce di tutto ciò che è stato, possiamo dire che ci sono tre grandi sconfitti nella vicenda dei diritti tv. Il primo è il calcio italiano. Poi hanno perso i consumatori e il sistema in generale“.

Secondo Giudice il calcio italiano ha chiuso un accordo assai insoddisfacente, molto, ma molto meno ricco rispetto a quello chiuso per esempio in Spagna. Ma non si poteva fare altrimenti, visto che ci si è mossi male e con eccessivo ritardo. “Il canale della Lega era ed è impossibile“.

Zhang in crisi: “O paga a maggio o perde per sempre l’Inter

La Lega“, ha continuato l’intervistato, “non gestisce neanche anticipi e posticipi, non ha idee di che tipo di investimento servirebbe. Paragona mele con pere. Ok i ricavi, ma gli investimenti? Chi se ne assume la responsabilità? De Laurentiis? Parliamo di cose serie… Tre anni fa fu proposta la videocompany. Si poteva fare una società specializzata in materia di diritti tv, lasciando il 90% dei diritti alla Lega. Avevano offerto un miliardo per il 10%. De Laurentiis fu molto critico come altri“.

Zhang spalle al muro - www.ilveggente.it
Zhang (LaPresse)

La motivazione di De Laurentiis, al tempo, fu che si stava svendendo il calcio italiano“, ha ricordato Giudice. “Quindi, ora mi spieghi perché 1,1 miliardi sono una svendita e i 900 milioni attuali no”.

Infine, Giudice si è concentrato sulla questione societaria dell’Inter: “Zhang dice di non voler vendere. A maggio c’è un signore che ha un impegno sulle azioni della società e che si aspetta di ricevere un assegno da 400 milioni. Se non arriva questo bonifico, si prende l’Inter e poi può vendere la società per circa 1 miliardo e 100 milioni. E chi compra puà ripartire con una società pulita“.

Zhang rispetto a Oaktree avrebbe più difficoltà a vendere: chiunque proverà a prenderlo per il collo. I cinesi hanno uno stile di negoziazione molto particolare, spesso si impuntano su certe situazioni che per noi occidentali, con la mente più squadrata, sembrano assurde”.

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