Mario Balotelli è tornato in Turchia e ha ricominciato subito a segnare, ma l’attaccante continua a pensare alla Serie A e al suo passato all’Inter e al Milan.
Intervenuto ai microfoni di TvPlay, Mario Balotelli ha confessato di non escludere la possibilità di poter anche tornare un giorno all’Inter. Inoltre ha parlato estesamente di Allegri e del suo amore per il Milan.
“Io ho avuto Allegri, e mi piaceva molto. È un bravo allenatore, non capisco tutto questo odio nei suoi confronti“, ha esordito Super Mario. “Avrà fatto sicuramente degli errori, ma c’è troppo accanimento nei suoi confronti. È nella Juve, ha obiettivi da centrare, ma sicuramente non è scarso. Quando era al Milan, ci difendeva al di fuori davanti alle telecamere, poi dentro… Lo faceva anche Mourinho“.
“Klopp o Allegri? Mi tengo tutti e due. Faccio come Cellino! Allegri, per me, è un top. Se la Juventus comincia a ingranare, sarà da Scudetto. Ma così farà fatica”, ha continuato l’attaccante italiano.
“Io sono sempre stato dal cuore milanista“, ha detto ancora Balotelli. “Alcuni interisti pensavano che li avessi presi in giro quando andai al Milan. Sono andato al Milan solo dopo aver fatto tre anni al Manchester City. Sono stato accolto benissimo dai rossoneri. Mi lasciai male con l’Inter, perché dopo il fatto di Barcellona non fu facile gestire il rapporto. Tornai a Milano e fui osannato dai tifosi del Milan“.
Balotelli e il ritorno all’Inter: “Si creerebbero tensioni“
“Forse ritornerei all’Inter“, ha continuato Balotelli. “Sì, ci potrei anche tornare. Ma ci sarebbe sempre quella parte dei tifosi che non riesce a mandare giù quei momenti spiacevoli. Si creerebbero delle tensioni… e io voglio godermi gli ultimi anni di carriera che mi sono rimasti. Difficile dire no all’Inter. Chi direbbe no all’Inter? Però solo una bandiera milanista. Io ho il Milan nel cuore. Ma dal mio punto di vista non sta scritto da nessuna parte che una bandiera del Milan debba dire no all’Inter…”
“Ho avuto la possibilità di giocare alla Juve. Se avessi oggi le tre opzioni Juventus, Inter e Milan, andrei al Milan per una scelta di cuore”.
“Se domani mi chiama il PSG io non ci vado“, ha continuato l’attaccante. “Ho giocato al Marsiglia, ho giocato al Nizza… non posso andare a Parigi. Se mi offrono dieci milioni? Allora sì, ci vado! Se mi offrono tutti quei soldi vado anche in Eccellenza a giocare con mio fratello”.
“Sognavo di giocare al Barcellona quando ero piccolo“, ha poi confessato l’intervistato. “Prima di andare all’Inter feci sei mesi a Barcellona. Dovevo firmare con il club blaugrana, ma il presidente del Lumezzane chiedeva tanti soldi per la mia cessione e il Barcellona non voleva pagare troppo per un calciatore che non era della Cantera. Mi allenai con Alcantara, Dos Santos… Eravamo tutti insieme. Poi dopo tre mesi, chiamò Moratti e andai all’Inter. Crescendo, ho coltivato il sogno di giocare al Real Madrid. Vedevo i Galacticos… come facevi a non voler andare lì”.
Poi Balotelli ha cominciato a parlare dei giocatori più forti che ha visto giocare. “Io ho giocato contro Totti, e sono innamorato di Francesco, ma ho giocato anche con Gerrard, e non posso mai dire che Totti era più forte di Steven Gerrard perché ha fatto molto di più, al di là del Mondiale. Tutto dipende dalla scelta fatta da Totti di restare a Roma“.
“Io e Cassano la stessa testa? Ma andate a fa… Stacco la live! Antonio Cassano è stato uno dei calciatori più tecnici al mondo”.