Calciomercato Juventus, Allegri e Vlahovic: “Ne resta solo uno”

Il futuro di Allegri alla Juventus continua a essere un rebus, e dal destino dell’allenatore dipenderà probabilmente anche quello di Dusan Vlahovic.

Se Allegri dovesse essere confermato, teoricamente, il serbo potrebbe anche sentirsi autorizzato a chiedere alla nuova dirigenza la cessione. Dario Pellegrini, giornalista, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY, per fare il quadro sui possibili addii imminenti alla Juve: l’allenatore è in partenza, ma se non si muove, Vlahovic potrebbe forzare la sua cessione.

Vlahovic via se resta Allegri - www.ilveggente.it
Vlahovic (LaPresse)

Se la Juve cambia allenatore, Vlahovic ha alte probabilità di restare“, ha spiegato il giornalista. “Con Allegri la sua permanenza è impossibile. Non sono fatti per stare nella stessa squadra. Chi non si dovrebbe muovere è Chiesa. Ho chiesto in giro e per la Juventus Chiesa è considerato incedibile. Il suo “poi vediamo” riguarda più il clima di incertezza. Sono state fraintese le sue parole di ieri, l’incertezza è tanta ed è palese”.

Chi è vicino a Vlahovic è convinto che abbia ancora una dimensione internazionale. Le certezze sono che il giocatore ha un contratto ricco e remunerativo, oltre che lungo, con la Juventus. La Juventus può chiedere tanto proprio in virtù del contratto lungo: vorrà far valere il peso del giocatore a bilancio“, ha detto ancora Pellegrini. “Non è un investimento ammortizzato, è una situazione complicata“.

Vlahovic via se l’allenatore resta, e possibile cessione di Chiesa…

L’intervistato ha poi spiegato che la Juve potrebbe valutare la cessione di altri profili, per esempio anche Chiesa, ma solo se messa alle strette. “E questo perché il giocatore ha un costo al bilancio inferiore. Sarebbe più vendibile perché la Juventus ha quasi completamente ammortizzato il suo investimento”.

Allegri, dubbi sulla conferma - www.ilveggente.it
Allegri (LaPresse)

Per quello che risulta a me, la Juventus sta mantenendo i contatti con alternative low cost“, ha continuato l’intervistato. “Non potrà spendere più di 2,5 milioni a stagione in media per un calciatore. Ma è la proprietà che deve fare questa scelta, non la società. La società è debole o non preparata a gestire l’area sportiva. Ed è normale, perché la gran parte dei dirigenti è solo prestata al mondo dello sport. L’esempio di Giuntoli è esemplificativo: sta trattando Elkann in prima persona, sarà fondamentale sempre Elkann per Allegri”.

Ho visto due interviste diverse di Allegri: in una sembrava annunciare il suo addio, mentre a DAZN ha fatto capire che intende rispettare il suo contratto. Credo sia un po’ irritato dai mesi trascorsi come referente sportivo della società ad essere ora messo in discussione. Lui ha intenzione di rispettare il contratto, non riconosce tantissimo la figura di Calvo dopo quanto accaduto”.

Il Bayern vuole una punta di talento, ma tra Vlahovic e Kolo Mouani c’è una differenza di investimento importante sia per l’ingaggio che per il cartellino. Sono due strategie di investimento differenti. Se vuole chiudere in fretta per l’attaccante, oggi non so quanto Vlahovic possa essere una trattativa ben avviata. La Juve oggi non ha una direzione sportiva e non si capisce chi deciderà. Il Bayern ora si interfaccia con dei mediatori, non con la Juventus. Dovrà arrivare il momento, ma quando? Quando arriverà Giuntoli? Ad oggi non è dato saperlo”.

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