Berrettini, bastano 200 millisecondi: niente sarà più come prima

Berrettini, la battaglia è appena all’inizio, ma questa è davvero una splendida notizia: l’annuncio ufficiale arriva dalla Francia.

Il martello romano è quello che se n’è lamentato di più. Per ovvie ragioni, aggiungeremmo, visto e considerato che il suo profilo social si è trasformato in un covo di haters sempre pronti a gettargli addosso tutto il fango possibile e immaginabile. Ma non è certo il solo atleta, Matteo Berrettini, a dover fare tutti i giorni i conti con il cyberbullismo.

Berrettini, bastano 200 millisecondi: niente sarà più come prima
Instagram

Il fenomeno, tristemente noto, è oramai dilagante. Ogni sportivo ne è vittima e nessuno, purtroppo, può farci niente. Da che mondo è mondo i campioni hanno una schiera di sostenitori e una di detrattori, motivo per il quale non è certo questo a sorprenderci. Il problema è che Instagram, Facebook, TikTok e Twitter sono il palcoscenico ideale per gli odiatori di professione, per quei leoni da tastiera che amano criticare chi è sotto i riflettori perché ha successo e si circonda, come nel caso del tennista capitolino, di belle donne. E nelle ultime settimane, fortunatamente, se n’è discusso talmente tanto che qualcuno ha ben pensato di adoperarsi per individuare una possibile soluzione.

I francesi hanno messo a punto un sistema che renderà l’edizione 2023 unica nel suo genere. Per la prima volta in assoluto, infatti, si provvederà a mettere a disposizione dei giocatori in campo l’intelligenza artificiale. Il tutto per tutelarli nei limiti del possibile e per preservare, come da essi ammesso, la salute mentale degli atleti che si batteranno all’ombra della Tour Eiffel.

Berrettini, il primo game della battaglia contro il cyberbullismo è suo

Mettere un freno ad un fenomeno che ha ormai preso piede non sarà certo facile, ma la Federazione francese di tennis farà tutto ciò che è in suo potere per ristabilire l’ordine sui social network.

Berrettini, bastano 200 millisecondi: niente sarà più come prima
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Secondo quanto riferito al The Guardian, i messaggi all’insegna dell’odio e delle polemiche violente saranno banditi durante lo svolgimento del secondo Slam della stagione. “La salute mentale dei giocatori è una priorità assoluta per il torneo Open di Francia – ha dichiarato Caroline Flaissier, direttrice della Federazione – Non accetteremo alcun tipo di violenza durante il nostro torneo. Siamo molto orgogliosi di essere il primo torneo del Grande Slam a offrire ai giocatori una soluzione che li protegga efficacemente dal bullismo online”.

Il sistema messo a punto agirà in automatico e analizzerà ogni singolo messaggio postato sui social nel giro di 200 millisecondi. Rimuoverà pertanto in tempi record i post ritenuti violenti e saboterà, di fatto, gli haters. Sarà un test, per cui potrebbe esserci un margine d’errore. Ma l’iniziativa è certamente encomiabile e chissà che questo passo non possa in qualche modo alimentare altre future misure anti-odio.

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