Paola Egonu tra ritorni di fiamma e vecchie passioni. Adesso è ufficiale: non vedeva l’ora di tornare da lei.
Non si può certo dire che la sua prima avventura all’estero sia stata un buco nell’acqua. Anzi, tutt’altro. Paola Egonu porterà con sé da Istanbul, al momento di rientrare in Italia, il souvenir più bello che potesse trovare: la Coppa di Turchia, il primo trofeo conquistato al di là dei confini del Bel Paese.
L’opposto del Vakifbank ha messo a segno, durante la partita contro il Fenerbahce Istanbul, la bellezza di 25 punti. Farà dunque ritorno a casa con un nuovo successo in tasca e con tante consapevolezze in più rispetto a quando è partita. Ma le buone notizie non sono ancora finite. Ce n’è un’altra, ufficializzata qualche ora fa, che ha fatto saltare i suoi tifosi dalla sedia e che ha fatto tirare un sospiro di sollievo, come se non bastasse, a tutti gli amanti del volley.
Chi segue la pallavolo ricorderà senz’altro il durissimo sfogo della Egonu dopo i Mondiali dello scorso anno. In quell’occasione, ferita dai commenti razzisti a lei rivolti, comunicò che non avrebbe mai più indossato la maglia della Nazionale azzurra. Si fa presto a dire mai, però. Forse non lo ha neanche pensato per davvero, ma le lacrime che aveva versato in quell’occasione erano state un duro colpo per chi aveva assistito in diretta a quel brutto momento.
Paola Egonu, è ufficiale: ritorno di fiamma
Fortuna che tutto si è risolto per il meglio e che Paola è pronta, adesso, a tornare in campo per traghettare la sua Nazionale del cuore verso la vittoria. Sì, avete capito bene: nonostante quello sfogo, l’opposto di Cittadella tornerà a vestire la maglia azzurra, alla faccia di chi le aveva chiesto, durante i Mondiali, perché fosse italiana.
Il ct Mazzanti, notizia che era nell’aria già da un po’, l’ha inserita nell’elenco delle 30 atlete che desidera avere a sua disposizione nella Nations League 2023. Ne schiererà 14 ad ogni tappa, ma è assai difficile che la Egonu possa giocare in ciascuna di esse, reduce com’è da una stagione abbastanza stressante in Turchia. Stagione che peraltro non è ancora finita, dal momento che il 20 maggio prossimo dovrà disputare la finale di Champions contro l’Eczacibasi.
Ci rassicura, in ogni caso, il fatto che la Nazionale possa contare, almeno in qualche occasione, su di lei e sul suo importantissimo contributo. Così come riempie di gioia che abbia riabbracciato le sue radici e la sua Nazionale alla prima occasione utile, non appena ne ha avuto la possibilità. A riprova che la fiamma non s’era mai spenta e che non vedeva l’ora, checché ne dicesse, di tornare da lei.
