Sinner, non c’è più tempo: il passato e quel rimpianto

Sinner ha aperto il suo cuore e confessato alla stampa di avere un grande rimpianto: ecco perché gli spiace così tanto.

Si è rifugiato tra i monti, quando ha capito che non era il caso di sforzarsi troppo e di gareggiare al Masters 1000 di Madrid. Perché non c’è niente di meglio per lui, quando gli impegni sportivi glielo permettono ovviamente, dell’aria di casa. Dei paesaggi incontaminati del Trentino Alto Adige.

Sinner, non c'è più tempo: il passato e quel rimpianto
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Il luogo migliore in cui potesse ricaricarsi ora che ha bisogno più che mai di ricaricare le pile. Già, perché il prossimo appuntamento sarà importante, importantissimo. Jannik Sinner farà tappa al Foro Italico, in occasione degli Internazionali di Roma, e il presidente della Federazione italiana, Angelo Binaghi, è stato chiarissimo: “Deve vincere un italiano”. Ovvio, quindi, che il principale “indiziato” sia lui, che ora è il numero 1 del Bel Paese e che tanto ha dimostrato in questi ultimi mesi. Ha sfiorato titoli e macinato talmente tanti di quei punti che trionfare nella Capitale sarebbe, in effetti, la giusta ricompensa per il suo encomiabile impegno.

Ancora è troppo presto per avanzare ipotesi, mentre è il momento giusto per ammettere che è stato saggio, da parte sua, preservare il fisico e saltare il torneo iberico per poter dare il meglio di sé nel Masters 1000 italiano. D’altra parte aveva proprio bisogno, dopo così tante finali e semifinali, di prendersi una pausa da tutto e da tutti. Anche se lui, in un modo o nell’altro, al tennis non smette mai di pensarci.

Sinner, la confessione in un’intervista

Lo dimostra il fatto che ne parli a raffica, concentrato com’è sulla sua carriera e sugli obiettivi che spera di perseguire quanto prima. E non ha potuto fare a meno di tirare in ballo il suo sport del cuore anche nell’intervista che ha rilasciato al magazine Interview, nel corso della quale ha confessato di avere un grande rimpianto.

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Il giornalista Christopher Bollen gli ha chiesto, ad un certo punto, se avesse mai avuto la fortuna di giocare contro Roger Federer, che ha appeso la racchetta al chiodo lo scorso anno giocando per l’ultima volta alla Laver Cup. “No – ha ammesso il giovane altoatesino, che fa parte della Next Generation – E non ci sono molti giocatori che mi mancano. Ho giocato con Rafa (Nadal, ndr), Novak (Djokovic, ndr), Andy (Murray, ndr). Ci sono alcuni giocatori ormai in pensione contro cui mi sarebbe piaciuto giocare”. Come Del Potro, per esempio, ma anche Kei Nishikori, che “spero torni perché non ho mai avuto modo di giocare contro di lui”.

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