Sinner, il lavoro chiama ma al cuor non si comanda: un dolcissimo appuntamento nella lunga estate dell’altoatesino.
Avevano lavorato insieme per una settimana appena. Tanto è bastato, però, perché fra loro si creasse un gran bel feeling e per capire che si “piacevano”. È nata così, in maniera del tutto spontanea e forse inaspettata, la collaborazione tra Jannik Sinner e il suo nuovo fisioterapista, Giacomo Naldi.
Lui stava benissimo lì dov’era da ormai sei anni, negli spogliatoi della Virtus, ma quando l’astro nascente del tennis azzurro lo ha contattato, proponendogli di entrare a far parte del team, tutte le sue certezze hanno vacillato. La sfida che gli era stata prospettata era così avvincente, così affascinante e così diversa dalle parentesi lavorative che costituivano il suo curriculum, che proprio non se l’era sentita di rifiutare. Ed eccolo qui, adesso, sempre al fianco del giovane talento altoatesino, di quel campione che ormai un amico. Trascorrono così tanto tempo insieme, d’altra parte, che è del tutto normale che il loro rapporto vada al di là di quello che comunemente s’instaura tra tennista e fisioterapista.
Peccato solo che Jannik dovrà fare a meno di lui in uno dei momenti più importanti della stagione. Sì, perché Naldi non potrà seguirlo, suo malgrado, in ogni suo spostamento. Lo ha accompagnato per tutta la durata della trasferta americana, mentre non siederà sugli spalti quando scoccherà l’ora del grande tennis londinese.
Sinner, niente Wimbledon per Naldi: ecco perché
Giacomo Naldi ha rivelato al Corriere di Bologna che a Wimbledon non ci sarà. E non perché non lo voglia – è pur sempre uno degli appuntamenti sportivi più attesi dell’anno – ma per cause di forza maggiore.
A luglio, quando avrà inizio lo storico evento all’All England Lawn Tennis and Croquet Club di Londra, lui sarà in Italia per un altro appuntamento molto speciale. Sposerà la sua Laura, la fidanzata con la quale è costantemente in contatto, tra telefonate e videochiamate, quando si trova all’altro capo del mondo in compagnia di Jannik. Sinner dovrà dunque fare a meno di lui in quel periodo, ma quanto meno è per una buona, buonissima, ragione.
Farà rientro nel team giusto in tempo per lo Us Open, il torneo al quale, così ha ammesso, “non vedo l’ora di partecipare”. L’altoatesino sarà lì ad aspettarlo e chissà che la trasferta newyorkese, stavolta, non possa riservarci l’epilogo che tutti sogniamo e che sarebbe la giusta ricompensa per l’ottimo e certosino lavoro svolto dal tennista e dai membri della sua squadra.
