Serie A in stand-by, fortuna che c’è il FAI: un weekend tutto italiano

Serie A, tutto fermo per gli impegni della Nazionale: è il weekend giusto per dedicarsi al FAI e alle meraviglie del Bel Paese.

Un weekend senza Serie A e Serie B potrebbe sembrare, agli occhi dei calciofili più appassionati, insopportabile. Ma è una vera fortuna che la pausa del campionato, dettata dagli impegni della Nazionale, coincida con uno degli appuntamenti più attesi della bella stagione.

Serie A in stand-by, fortuna che c'è il FAI: un weekend tutto italiano
Pixabay

Sabato 25 e domenica 26 marzo tornano le Giornate FAI di primavera, il famoso evento di piazza interamente dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del Bel Paese. La manifestazione è giunta alla 31esima edizione e garantirà, in assenza dello svago offerto settimanalmente dalla Serie A e dalla cadetteria, un weekend meravigliosamente italiano. Chi deciderà di aderirvi e sarà quindi in piazza a far festa, avrà la straordinaria occasione di fare un viaggio unico alla scoperta dei tesori, artistici e naturali, che lo Stivale ha da offrire ai suoi abitanti e ai turisti.

Il programma dell’evento è molto fitto e si snoderà in 400 diversi comuni italiani. Sono previste visite, guidate dai volontari della Fondazione, a 750 dei più bei luoghi della nostra terra, molti dei quali poco conosciuti e, in alcuni casi, difficilmente accessibili. Luoghi che i partecipanti alle Giornate FAI di primavera avranno il privilegio di scoprire in cambio di un contributo libero, a partire da 3 euro da devolvere al Fondo per l’ambiente italiano. L’elenco completo dei tesori che sarà possibile scoprire è consultabile a questo link.

La Serie A non c’è ma i tesori da scoprire sono tutti lì

I tesori protagonisti di questo weekend tutto italiano sono i più disparati. Si spazia da luoghi storici a meraviglie artistiche, da paesaggi mozzafiato ad angoli in cui la natura la fa da padrona.

Non solo monumenti, dunque, ma anche scorci sconosciuti ai più che hanno però una grande importanza in termini di cultura, tradizioni e storia. Si tratta di ville, palazzi storici, chiese, castelli, aree archeologiche, musei, biblioteche, laboratori artigiani, edifici militari e civili. E ancora, collezioni d’arte e luoghi di lavoro storici, oltre che aree naturalistiche, orti botanici e giardini storici.

Avrà l’imbarazzo della scelta, insomma, chi vorrà “partire” con il FAI alla volta di queste meraviglie, talvolta nascoste, che meritano di essere visitate e scoperte. Tanto più che il contributo è davvero irrisorio e che servirà a sostenere le missioni di una Fondazione che dà un grande contributo al Paese. E alla quale va il merito di aver riportato alla luce luoghi che gli italiani non possono non conoscere.

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