Scommesse, vincono 100 euro ma scattano le manette: tre arresti a Napoli

Scommesse, vincono 100 euro ma vogliono giocare con i soldi del proprietario. Succede a Napoli e scattano subito le manette. Ecco quello che è successo

Hanno minacciato il dipendente di un’agenzia di scommesse: il loro obiettivo era quello di giocare senza nemmeno puntare un euro. Ed è così che per loro sono scattate le manette: si tratta di tre malviventi, che anche grazie all’aiuto delle telecamere di sorveglianza e dopo diversi mesi di indagini, sono finiti dietro le sbarre. La notizia è raccontata da Agimeg.it.

Scommesse, vincono 100 euro ma scattano le manette: tre arresti a Napoli
Una macchina dei carabinieri – Ilveggente.it

Il tutto è successo a Piano di Sorrento, in provincia di Napoli, e in particolari i criminali avrebbero preteso di effettuare la bellezza di 31 giocate senza pagare l’agenzia. Un piano criminoso, è evidente, fatto con la forza e con le minacce. E tutto questo è stato denunciato. ll reato contestato ai tre uomini, che già erano conosciuti dalle forze dell’ordine, è quello di estorsione aggravata. Uno è finito in carcere, a Poggioreale, gli altri due invece agli arresti domiciliari.

Scommesse, hanno anche vinto 100 euro

I fatti risalgono al primo novembre dello scorso anno quando i tre hanno costretto il dipendere del centro scommesse a giocare 31 schedine senza mai dare un euro. In tutto gli uomini hanno giocato 3.360 euro procurandosi, inoltre, un ingiusto guadagno di 100 euro costituto da quello che era l’importo delle prime 21 giocate e la vincita di alcune di esse. Insomma, hanno vinto ma con le minacce, e allora ecco che l’agenzia ha deciso comunque di denunciare.

Scommesse, vincono 100 euro ma scattano le manette: tre arresti a Napoli
Ilveggente.it

Ed ha fatto bene ovviamente, visto che nessuno si dovrebbe permettere di giocare senza soldi – anche perché è una malattia – e soprattutto nessuno si dovrebbe permettere di minacciare persone che sono in quel momento a lavoro, che sono dipendenti, e che per paura poi concedono anche questo lusso. Insomma, una brutta storia che chissà, magari si vede anche da altre parti con altre persone che poi per paura non denunciano nemmeno e non riescono in nessun modo a fermarsi. Bene ha fatto in questo caso l’imprenditore a prendere di petto la questione anche per aiutare il proprio dipendente che non abbiamo l’idea di come si possa essere sentito in quel momento.

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