Fognini si concede un po’ di relax dopo le fatiche del Rio Open. E in sua compagnia c’era una bellissima tennista…
Carlos Alcaraz avrà pur vinto la partita, assicurandosi l’accesso ai quarti di finale del Rio Open, ma Fabio Fognini ha guadagnato qualcosa di ancor più importante: l’applauso e l’ammirazione del pubblico.
Contro il numero 2 del mondo, prima testa di serie del torneo, l’azzurro è stato assolutamente impeccabile. Il solo fatto che sia riuscito a scucire un set intero al suo avversario la dice lunga sulla sua prestazione e sulla grinta con cui ha affrontato un match che poteva andare in modo completamente diverso. Fognini finito? Macché. È stato chiaro, nei giorni scorsi, che il fuoco sacro del tennis arda ancora dentro di lui e che l’età anagrafica non ha alcun peso, quando si ha una tale voglia di giocare e di dimostrare che non è il numero delle candeline a decretare se un giocatore sia finito o meno.
È stato come fare quasi un tuffo nel passato, tanta era la magia che Fabio ha riversato in ogni suo colpo. Una gara all’insegna dei ricordi, dunque, e poco importa se alla fine non sia stato Fognini a vincere. Perché gli ha restituito, appunto, la consapevolezza dei propri mezzi, del proprio talento. E sappiamo bene quanto il tennista di Arma di Taggia ne avesse bisogno, dopo i tanti infortuni che hanno minacciato di compromettere la sua stagione.
Fognini se la spassa con Natalia: teqball che passione
Fatto sta che adesso un po’ di riposo era proprio quel che ci voleva. Tant’è che Fabio Fognini non se l’è fatto ripetere due volte e ha deciso di trattenersi per qualche altro giorno in Brasile, per un po’ di relax in riva al mare.
Flavia Pennetta è a casa, ma l’azzurro non si è certo perso d’animo. Era difatti in spiaggia con un’altra, un’ex tennista brasiliana che oggi si diletta tra calcio freestyle, footvolley e teqball. Parliamo della 35enne Natalia Guitler, con la quale ha giocato in coppia proprio a teqball. I due, come si evince dai video pubblicati sui rispettivi profili, erano affiatati e piuttosto in sintonia. Sportivamente parlando, s’intende. E lo dimostra, se mai ci fosse bisogno di ulteriori prove, il fatto che abbiano sbaragliato la concorrenza e vinto il “titolo” di miglior team in quel contesto.
Riposare sì, insomma, ma fino a un certo punto. Fognini ha dovuto sudare un bel po’ per portare a casa questo match, ma l’essenziale è che si sia divertito e che abbia staccato un po’. Perché tra poco sarà già tempo, per lui, di tornare in campo. E, magari, di ripetere l’ottima prestazione che l’ha portato ad un passo dall’imporsi su Carlos Alcaraz.
