Emma Raducanu, la vendetta è servita: scacco matto alla Francia

Emma Raducanu, una rivincita da guinness: così la tennista britannica di origini rumene ha messo a tacere i francesi.

Non dev’essere stato piacevole scoprire che i francesi l’avessero etichettata come una delle più grandi delusioni sportive del 2022. Anzi, probabilmente le avrà anche fatto male, benché non si sia soffermata troppo a lungo su questa storia.

Emma Raducanu, la vendetta è servita: scacco matto alla Francia
©️LaPresse

Emma Raducanu poco si cura, in effetti, delle critiche. Ne riceve talmente tante che badare a ciascuna di esse le porterebbe via tanto tempo. Tempo che preferisce invece dedicare alla sua crescita personale, agli allenamenti, alla pratica in campo e alla coltivazione dei suoi sogni. Sarà però di certo stata felice, nelle ore scorse, quando la vendetta le è stata servita inaspettatamente su un piatto d’argento. Già, perché la rivincita contro l’Equipe, che ha bocciato lei e Jannik Sinner senza appello, è già arrivata. Non ha dovuto neanche aspettare a lungo.

La tennista britannica ha infatti ricevuto di recente un prestigiosissimo riconoscimento che le avrà sicuramente fatto dimenticare in tempi record la delusione derivante dall’articolo apparso sulla stampa francese. E adesso sì che ha un motivo in più per mettersi sotto, affilare le armi e fare in modo che nessuno più possa criticarla.

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Dopo il triste primato conferitole dai cugini d’Oltralpe, per Emma Raducanu è arrivata la più grande delle gioie. Una notizia che ha fatto felice lei tanto quanto i suoi numerosi fan.

Emma Raducanu, la vendetta è servita: scacco matto alla Francia
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È sua la copertina della sezione sport del Guinness book of world record, edizione 2023 – quando andò in stampa quella del 2022, la giovane tennista non aveva ancora vinto al Flushing Meadows – pubblicato nei giorni scorsi. Un’impresa non da poco per un’atleta così giovane, che la dice lunga su come la sua avventura agli Us Open dello scorso anno abbia cambiato la sua vita per sempre. Destinandola a brillare di luce propria per l’eternità, anche nel caso in cui – speriamo non sia così, naturalmente – i risultati che tutti si aspettavano da lei non dovessero eventualmente arrivare.

La giocatrice di origine rumene, lo ricordiamo, vinse lo Slam newyorkese partendo dalle qualificazioni. Ha sbaragliato dieci avversarie, una dopo l’altra e vincendo venti set su venti, senza lasciare loro neanche le briciole. Diventando, in breve tempo, una star internazionale. È dunque ovvio, alla luce di ciò, che la sua storia continui a far rumore e che anche il libro del Guinness dei primati sportivi ne parli tutt’oggi.

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