Berrettini e quel sogno proibito: ricompensa da leccarsi i baffi

Berrettini, la sua risposta laconica dice tutto: ecco qual è il desiderio del tennista romano e perché in questo momento non potrà avverarsi.

I moschettieri azzurri sono cinque, non quattro. E non si chiamano Athos, Porthos, D’Artagnan e Aramis, ma Matteo, Jannik, Lorenzo, Fabio e Simone. Non duellano alla corte di Luigi XIII, ma a quella d’un certo capitan Volandri. Con racchette d’ultima generazione al posto delle spade affilatissime.

Berrettini
©️LaPresse

Il sipario sull’avventura in Coppa Davis si alzerà oggi stesso ed è tempo, per la Nazionale italiana di tennis, di intraprendere un viaggio faticoso ma molto “panoramico”. Un viaggio che sarà solo virtuale, dal momento che il quartier generale di questa fase sarà la magica Bologna, ma altrettanto appagante.

Prima “vedranno” la Croazia, poi, se tutto andrà come deve andare, l’Argentina e infine la Svezia. Un tour lungo che ci regalerà tantissime emozioni e, si spera, anche un successo che farebbe molto bene a tutti loro. In particolar modo a Berrettini e Sinner, reduci da uno Us Open che ha lasciato un po’ l’amaro in bocca.

Berrettini buona forchetta: deve solo pazientare un po’

Berrettini
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La città bolognese, dal canto suo, ce la sta mettendo tutta, per supportarli nel migliore dei modi. Si è vestita a festa come non mai e l’atmosfera è quella delle grandi occasioni. Perché di questo, in fondo, si tratta: di una grandissima occasione che sarebbe davvero un peccato sciupare.

E chissà, alla fine della giostra i 5 moschettieri di Volandri potrebbero addirittura concedersi quello che, ora come ora, è un sogno proibito per tutti loro. Soprattutto per Berrettini, che li desidera così tanto da averne parlato in un’intervista concessa nelle ore scorse al Corriere di Bologna.

Quando gli è stato chiesto se avesse già mangiato i tortellini, che sappiamo bene essere sacri per chi vive ai piedi della Torre dell’Asinello, la sua risposta è stata laconica. “Ancora non li ho mangiati, potrebbero appesantirmi, ma appena posso certo che li mangerò”. Dovrà guadagnarseli, questo è poco ma sicuro, ma sai che soddisfazione quando potrà infilzare la forchetta in quel minuscolo scrigno che racchiude al suo interno la più ghiotta delle sorprese?

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