Sinner e Berrettini, basta nascondersi: comunicato ufficiale dell’Atp

Sinner e Berrettini, dopo Wimbledon niente sarà più come prima: ecco cosa cambierà nel circuito a partire dall’11 luglio.

C’è una regola del tennis che non ha mai messo d’accordo né i tifosi e né i tennisti stessi. Il divieto, cioè, di interfacciarsi con i coach durante le partite. Cosa che sappiamo bene essere consentita nel calcio ma proibita, invece, nello sport praticato da Jannik Sinner e Matteo Berrettini.

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L’Atp sembra aver finalmente compreso, però, che è ora di invertire la rotta e di rivedere questa parte del regolamento. E infatti si appresta a tornare sui suoi passi e ad approvare una modifica che potrebbe intervenire proprio in questa direzione, consentendo agli allenatori e ai propri pupilli di confrontarsi anche in campo.

Ad annunciarlo è stata l’associazione stessa, che nelle scorse ore ha diramato un comunicato stampa che spiega in maniera dettagliata come funzionerà il coaching fuori dal campo. Le novità andranno in porto subito dopo Wimbledon, presumibilmente a partire dal prossimo 11 luglio.

Sinner e Berrettini, dopo Wimbledon cambia tutto

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Nella seconda metà della stagione ci si limiterà a “testarlo“. L’Atp ha ritenuto che fosse il caso di fare una prova, prima di mettere mano al regolamento, per capire se così com’è stato pensato possa funzionare o meno. L’idea è comunque sì quella di consentire il coaching fuori dal campo, ma solo parzialmente.

Sarà permesso solo ad alcune condizioni: gli allenatori dovranno sedere nei posti a loro destinati e fare in modo che il dialogo col tennista non intralci l’andamento del match. Potranno brevemente colloquiare con i propri pupilli solo quando gli stessi si troveranno dalla parte del campo in cui i rispettivi coach sono seduti, mentre le forme non verbali di coaching saranno permesse in ogni momento.

Resta il divieto di parlare coi giocatori, invece, quando gli stessi lasciano il campo per il toilet break o per un qualunque altro motivo. Nel caso s’infrangesse questo divieto, si applicheranno sanzioni e multe. Gioiscono, quindi, i campioni dell’Atp. Uno in particolare, Stefanos Tsitsipas, che in questi anni ha collezionato un bel po’ di warning per via delle chiacchiere continue durante i match con papà Apostolos.

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