Se bevi acqua a temperatura ambiente darai ragione a Wawrinka: è una furia – VIDEO

Roland Garros, Wawrinka show al primo turno sul rosso del campo Suzanne-Lenglen. Ecco perché lo svizzero ha dato di matto.

Col caldo che già imperversa a tutte le latitudini, è assai probabile che anche gli animi si surriscaldino. E lo sanno bene i tennisti in gara al Roland Garros, costretti a fare i conti non solo con la colonnina del mercurio, ma anche con una comprensibilissima e difficilmente gestibile ansia da Slam.

Roland Garros
©️LaPresse

Il “siparietto” di cui si è reso protagonista Stanislas Wawrinka qualche ora fa ne è, d’altra parte, la prova ufficiale. C’è qualcosa che proprio non è andata giù allo svizzero dal rovescio killer, che è stato eliminato ieri al primo turno da Corentin Moutet dopo essersi aggiudicato il primo set.

È del tutto legittimo che la tensione si tagliasse a fette e che Stan fosse particolarmente irascibile, nel momento in cui l’avversario ha iniziato la sua incredibile rimonta. La polemica di cui si è reso protagonista in campo ha tuttavia dell’incredibile, non fosse altro per i modi e per le parole usate.

Wawrinka dà di matto al primo turno del Roland Garros

Wawrinka si è recato dall’arbitro e ha iniziato a dirne di tutti i colori. Non sulla partita, giammai, quanto piuttosto sulla temperatura dell’acqua. Sì, proprio così. Era troppo fredda per i suoi gusti, il che gli ha dato il là per imbastire un bel sermone sulla fenomenologia dell’acqua ghiacciata.

“‘F***ing freezing!” (Fo***to congelamento) ha urlato Stan rivolgendosi al giudice di sedia, domandandogli come fosse possibile che all’Open di Francia i giocatori non venissero messi nelle condizioni di avere dell’acqua a temperatura ambiente.

“È normale? Pensi che sia normale?” ha chiesto ripetutamente il fuoriclasse svizzero all’arbitro, evidentemente in imbarazzo dinanzi a quello che aveva tutta l’aria di essere un pretesto per fare un po’ di baccano. “Non è normale in un Grande Slam” si è poi risposto solo, continuando a lagnarsi dinanzi agli sguardi attoniti del pubblico del Suzanne-Lenglen.

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