Sinner e quella reazione a fine gara | Nessuno se l’aspettava

Sinner la spunta nel primo atto della Coppa Davis: ecco come ha reagito il tennista altoatesino a questo trionfo in terra straniera.

A volte i numeri non significano nulla. Sono solo, appunto, numeri. E il fatto che tra Jannik Sinner e Norbert Gombos vi fossero non dieci, ma ben cento posizioni di distanza a livello di ranking, non voleva dire assolutamente nulla. Tant’è che la partita, a dispetto d’ogni previsione, non è stata affatto facile.

Sinner
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L’avversario slovacco ha fatto sudare all’altoatesino ben più di una t-shirt, nel primo pomeriggio delle qualificazioni per la fase finale della Coppa Davis. Al primo set l’italiano l’ha spuntata, ma nel secondo non c’è stato niente da fare. Al terzo parziale, finalmente, quello scatto d’orgoglio che serviva per agguantare il primo, preziosissimo, punto.

Questa battaglia c’ha insegnato, insomma, che nulla è scontato. Men che meno nelle competizioni a squadre. Capitan Sinner ha comunque fatto egregiamente il suo lavoro, in questo atto iniziale dello storico torneo, portando a casa il risultato che tutti si aspettavano portasse.

Sinner, la danza della vittoria diventa virale

Il pubblico è in estasi e, per la verità, lo è anche lui. Non accade spesso che il giovane Jannik si lasci andare a manifestazioni eccessive, ma stavolta la tentazione è stata troppo forte. E il video che sta circolando da qualche ora sui social network è proprio un toccasana per chi lo segue da quando era poco più che un ragazzetto.

Nel filmato in questione, girato al termine del match a Bratislava contro Gombos, il ragazzo di San Candido si lancia in una vera e propria danza della vittoria che ha divertito tanto gli spettatori presenti nell’arena quanto, inevitabilmente, il popolo dei social.

Sembra quasi, a vederlo, che Sinner abbia ritrovato un po’ di quella spensieratezza che forse gli mancava. Che sia merito del nuovo coach Simone Vagnozzi? Probabile. Certo è che vederlo così, per una volta, abituati come siamo ad un Jannik sempre iperconcentrato e freddo come il ghiaccio, è stata una bella boccata d’aria fresca.

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