Paola Egonu, ora si spiega tutto: “Devo ascoltare la bambina che ho dentro”

Paola Egonu rivela il segreto del suo successo: ecco come la meditazione ha contribuito a fare di lei la stella più luminosa del volley italiano.

C’era un ospite d’eccezione, tra gli spalti del PalaEur. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non si sarebbe perso quella partita per niente al mondo. E c’aveva visto giusto: è stato un match semplicemente spettacolare. Per la terza stagione consecutiva, l’Imoco Conegliano ha conquistato la Coppa Italia.

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Traghettato, come spesso accade, da una Paola Egonu incontenibile. Per l’ultima volta, forse. Sì, perché anche se manca ancora l’ufficialità, è ormai quasi certo che la pallavolista sia pronta a lasciare l’Italia per volare in Turchia. Ha ceduto al “corteggiamento” del tecnico italiano Giovanni Guidetti e, una volta finita la stagione, approderà al Vakifbank Istanbul.

L’Italia perderà dunque una delle sue campionesse più stimate. Un asso, nel vero senso della parola. Un’atleta che ha regalato emozioni a non finire agli amanti del volley e che ha saputo farsi apprezzare per la sua personalità esplosiva, prima ancora che per la potenza dei suoi colpi e delle sue bordate.

Paola Egonu, la sua arma segreta è la meditazione

Paola Egonu
©️LaPresse

Per la sua squadra c’è sempre stata. L’ha amata e rispettata in tutti i modi possibili e immaginabili. Ma è evidentemente tempo, per lei, di lanciarsi in nuove avventure e di rompere con il passato. Continuando a fare tesoro, però, di quei piccoli “trucchi” che le hanno permesso di diventare una star.

Dietro il successo di una pantera del calibro di Paola Egonu si nascondono sempre un sacco di segreti. E la numero 1 dell’Imoco ha voluto svelarne uno a Vanity Fair, in un’intervista che ha toccato i temi più disparati. Siete curiosi di sapere qual è la cosa che più fa star bene l’opposto veneto?

“Non ho un mental coach – ha detto la Egonu – ma faccio meditazione prima di andare a dormire. Entro in ascolto. Cerco di capire quello che dice la bambina che ho dentro. Mi aiuta molto. L’ho scoperto durante il lockdown, perché stando da sola ho iniziato a conoscermi meglio e lavorare sulle mie insicurezze”. E tutto si può dire fuorché non ci sia riuscita.

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