Oltre alla Bundesliga, la cui ripresa sembra ormai imminente, anche un altro importante torneo calcistico europeo dovrebbe ripartire presto: la Primeira Liga. Il massimo campionato portoghese, che ricomincerà probabilmente alla fine del mese di maggio. Le squadre stanno iniziando la preparazione atletica e attendono soltanto l’ok definitivo da parte del Ministero della Salute.
Dopo ventiquattro giornate, la classifica è guidata dal Porto, che si trova a quota sessanta punti e ha una lunghezza di vantaggio nei confronti del Benfica. La capolista è allenata da Sergio Conceiçao, vecchia conoscenza del calcio italiano: l’ex esterno offensivo ha giocato in tanti celebri club del panorama internazionale, tra cui Lazio, Parma e Inter.
La Primeira Liga è stata interrotta lo scorso 8 marzo. Ci sono ancora dieci turni in programma, che verranno ovviamente disputati a porte chiuse. Non tutti gli stadi possono garantire gli standard di sicurezza imposti dal protocollo medico, perciò bisognerà selezionare accuratamente gli impianti: c’è l’idea di utilizzare quelli impiegati in occasione degli Europei del 2004, vinti in modo sorprendente dalla Grecia, ma una decisione definitiva non è ancora arrivata.
Sarà certamente impossibile giocare a Madeira e nelle Azzorre. Coloro che giungono in quelle zone, infatti, sono obbligati a osservare una quarantena di quattordici giorni: i calciatori non potrebbero attendere così tanto tempo, prima di poter scendere in campo.
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Primeira Liga: a breve l’ok definitivo
Ogni club avrà due autobus e preparerà per ogni calciatore una differente divisa per ciascun tempo di gioco. Saranno necessari anche due spogliatoi per squadra: in alternativa, ne servirà uno molto grande. Prima di ogni match, inoltre, gli atleti dovranno sottoporsi a un test che consenta rapidamente di accertare la loro eventuale positività al coronavirus. I giornalisti ammessi sugli spalti saranno pochissimi.
L’utilizzo delle mascherine sarà obbligatorio per tutte le operazioni che precederanno e seguiranno la disputa delle partite. Sarà garantita anche la distribuzione di speciali braccialetti, attraverso i quali si potranno aprire in modo automatico le porte e gli ascensori, in modo da evitare il più possibile i contatti tra mani e superfici.
Dopo ogni partita, i calciatori avranno la possibilità di tornare a casa. Fino al termine del campionato, però, dovranno limitare uscite e spostamenti.