Fantacalcio: cosa aspettarsi da Pau López

Pau López, catalano originario di Girona e proveniente dal Betis Siviglia, sarà il nuovo portiere della Roma nella stagione 2019-2020. Da tempo ritenuto uno dei portieri di maggior talento del campionato spagnolo, è nel giro della nazionale da tre anni, considerando anche le partite in Under 21, ma è spesso stato limitato dalla presenza di due straordinari portieri come David De Gea e Kepa Arrizabalaga. Quello di Pau López è uno dei primi e più importanti acquisti effettuati dal nuovo direttore sportivo della Roma Gianluca Petrachi.

L’impressione è che l’investimento sia stato fatto in considerazione della teorica compatibilità di Pau López con le richieste tattiche del nuovo allenatore Paulo Fonseca. A prescindere da questo è comunque un investimento sensato seppure relativamente oneroso. Si parla di 20 milioni al Betis più la restituzione del pieno diritto sui ricavi derivanti dalla futura rivendita di Antonio Sanabria. A Pau López dovrebbe spettare uno stipendio di 2 milioni di euro a stagione, scrivono i giornali sportivi.

Che portiere è Pau López

Rispetto al suo coetaneo e connazionale collega Kepa Arrizabalaga, oggi titolare nel Chelsea, Pau López ha “bruciato” le tappe un po’ meno rapidamente. Ha qualità differenti: ha forse meno talento puro tra i pali ma ha mostrato maggiori qualità di leadership nelle difese e in fase di prima impostazione. Giudicarlo individualmente, sottraendolo al giudizio complessivo delle difese che ha guidato, non è semplicissimo. Dopo un precoce passaggio nelle giovanili del Girona, è cresciuto professionalmente nell’Espanyol, società per cui ha giocato ininterrottamente per dieci anni (eccetto che nella stagione 2016-2017, in prestito al Tottenham). E sia prima nell’Espanyol di Quique Sánchez Flores che poi nel Betis di Quique Setién, Pau López ha più o meno stabilmente giocato in squadre che curavano la fase difensiva (anche il Betis, sì).

In questo genere di contesto tattico ha più volte dimostrato eccellenti qualità di dialogo con i difensori, sia in fase di impostazione e ripartenza sia nel coordinamento in fase di non possesso. Nella stagione 2017-18 all’Espanyol in ventinove presenze da titolare non ha preso nemmeno un gol per nove volte. Al Betis l’anno scorso è andata ancora meglio: ha mantenuto la porta inviolata dieci volte in trentatré presenze. È abituato a giocare con centrali “rudi”, come Javi Lopez e Oscar Duarte nell’Espanyol, ma anche con centrali molto tecnici, come Marc Bartra l’anno scorso. A queste attitudini unisce un talento che emerge talvolta in modo evidente in occasione di parate miracolose.

Ha anche qualche obiettivo punto debole, Pau López. Ma potrà di sicuro lavorarci sopra sfruttando le note qualità dell’allenatore dei portieri della Roma Marco Savorani. Intanto non è infallibile. E poi in qualche circostanza in passato ha mostrato alcuni limiti di temperamento e autocontrollo. Gli capitò per esempio di perdere un po’ la testa in un paio di derby catalani molto accesi tra l’Espanyol e il Barcellona.

Vale la pena prenderlo al Fantacalcio?

Tendenzialmente no. A meno che non si tratti di un acquisto ragionato, fatto in funzione delle alternanze nel calendario, scegliere quest’anno il portiere della Roma come primo portiere della propria squadra al Fantacalcio comporterebbe inevitabilmente qualche rischio.

L’obiettivo di Fonseca è infatti quello di fare giocare la Roma con il baricentro alto. La Roma cercherà di mantenere sempre una mentalità offensiva, puntando sul possesso palla, e di restare “corta”, con poca distanza tra l’ultimo difensore e l’attaccante più vicino alla porta avversaria. È un progetto tattico ambizioso ma che richiede tempo. E soprattutto inizialmente potrebbe costare parecchi gol subiti.

Impostazioni privacy