McGregor e Khabib Nurmagomedov litigano, di nuovo

Nelle ore scorse diversi siti di news internazionali si sono occupati di uno scambio di insulti sui social avvenuto mercoledì tra l’irlandese Conor McGregor e il russo Khabib Nurmagomedov, i due più noti lottatori di arti marziali miste (MMA) degli ultimi anni. A ottobre scorso, dopo numerosi scontri – non solo verbali – in pubblico, McGregor e Nurmagomedov si erano affrontati a Las Vegas durante UFC 229, il principale evento di MMA della stagione. E Khabib aveva vinto in quattro round diventando il campione dei pesi leggeri. La settimana scorsa McGregor ha annunciato il suo ritiro, che ora, in seguito a questo nuovo litigio con Nurmagomedov, suona ancora meno credibile di quanto poco credibile ad alcuni addetti fosse già apparso nei giorni scorsi.

Domenica scorsa tramite il suo profilo Twitter McGregor ha rilanciato un contenuto di Khabib e, accusandolo di badare ai soldi, lo ha definito “piccolo verme” (“rat”, un nomignolo spregiativo generico nello slang familiare a McGregor). “I soldi vanno e vengono, l’onore che hai perso quella sera non tornerà più, accettalo”, ha risposto Khabib. E ha aggiunto: “Hai chiuso la tua carriera nelle MMA e hai cominciato quella su Twitter?”.

Insistendo su questo punto, in occasione di un suo intervento all’Università Plechanov di Mosca, Khabib ha risposto a una domanda su McGregor. “Non credo che si sia ritirato veramente, è più come una moglie gelosa che dice continuamente ‘me me vado’ ma poi ritorna sempre”, ha detto.

Lo scambio è poi degenerato – ma era già a buon punto, diciamo – nella giornata di mercoledì. McGregor ha pubblicato una foto del matrimonio di Khabib, che è di fede musulmana sunnita, in cui la moglie ha il volto coperto secondo i precetti religiosi da loro rispettati. “Tua moglie è un asciugamano, amico”, ha scritto McGregor. Circa quindici minuti dopo ha cancellato quel tweet (il sito MMA Junkie ne ha conservato uno screenshot). In seguito McGregor ha scritto: “Non avere paura della rivincita, viscido verme sfuggente. Farai quello che ti dicono di fare, come fai sempre”.

Khabib, che in questi ultimi anni di grande notorietà sportiva ha continuato a mantenere molto riserbo sull’identità dei suoi familiari e sulla sua vita privata, ha risposto agli attacchi di McGregor. Ha pubblicato una foto in cui McGregor, di spalle, è con una donna (non la sua fidanzata Dee Devlin, madre dei loro due figli). E ha scritto: “Sei uno stupratore, un ipocrita non responsabile delle proprie azioni. La giustizia ti troverà. Ci vediamo”. Il probabile riferimento di Khabib è alle recenti informazioni diffuse dal New York Times su una presunta indagine in corso in Irlanda contro McGregor per molestia sessuale (nessuna accusa è stata formalizzata, al momento).

Dana White, presidente della Ultimate Fighting Championship (UFC), la più famosa lega di MMA al mondo, ha definito “inaccettabile” lo scambio di insulti tra McGregor e Khabib. Ha anche aggiunto che proverà a mettersi in contatto con entrambi i lottatori cercando di fare da mediatore e invitarli a moderare i toni delle loro conversazioni. Nelle ore scorse McGregor ha pubblicato un ultimo aggiornamento che sembra prima di tutto voler respingere eventuali accuse di intolleranza religiosa. Molti ci hanno anche letto una sua apertura all’ipotesi di tornare a combattere.

Voglio andare avanti, con i miei fan di ogni credo e di ogni estrazione. Tutte le fedi ci pongono la sfida di essere il meglio di noi stessi. Esiste un solo mondo ed è uno per tutti. Ci vediamo nell’ottagono.

L’incontro di ottobre scorso tra McGregor e Khabib a Las Vegas, vinto da Khabib in quattro round, si era concluso con una grande rissa che aveva coinvolto i due lottatori e i membri dei rispettivi team. Khabib, che aveva scavalcato la recinzione del ring avviando di fatto gli scontri, ha ricevuto una squalifica più lunga, che terminerà il prossimo 6 ottobre. Quella inflitta a McGregor terminerà sabato prossimo.

Tra i due c’era una forte rivalità già da prima dell’incontro, risalente a un lontano diverbio tra Khabib e il lottatore russo Artem Lobov, amico di McGregor. La rivalità ha raggiunto il suo culmine ad aprile del 2018. A New York, prima di una serie di combattimenti previsti al Barclays Center a Brooklyn, McGregor aveva lanciato un carrello montacarichi contro l’autobus che trasportava Khabib insieme ad altri lottatori. Per quell’attacco era poi stato arrestato e condannato per aggressioni e atti vandalici, e aveva evitato di finire in carcere prestando servizio civile per un certo periodo di tempo.

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