L’aggressione a Jack Grealish in Birmingham-Aston Villa

Domenica 10 marzo allo stadio St Andrew’s si è giocato in Championship (la Serie B inglese) l’atteso derby di Birmingham tra il Birmingham City e l’Aston Villa. Della partita si è parlato moltissimo sui giornali internazionali per una grave aggressione capitata intorno al decimo minuto del primo tempo. Un uomo è entrato in campo, sfuggendo ai controlli degli steward e degli agenti di polizia, e ha colpito con un pugno al volto il centrocampista dell’Aston Villa Jack Grealish, ventitreenne originario di Birmingham, cogliendolo alle spalle.

L’aggressore è stato bloccato dagli steward e dai giocatori, ed è stato poi accompagnato fuori dal campo mentre mandava baci in direzione dei tifosi del Birmingham. È stato poi fermato dalla polizia. Grealish non è stato ferito dal colpo e ha potuto proseguire la partita. Nel secondo tempo, al 67° minuto, ha segnato il gol con cui l’Aston Villa ha vinto la partita per 1-0. Grealish è corso verso il settore dei tifosi ospiti per esultare. In mezzo alla confusione, durante l’abbraccio collettivo tra i giocatori dell’Aston Villa e i tifosi, uno steward sembrerebbe aver tirato un calcio a Grealish mentre spingeva i giocatori a rientrare in campo. Quello steward, come mostrato dalle successive immagini televisive, è stato poi trascinato fuori dal campo dagli agenti di polizia.

Alla fine della partita, in un comunicato, il Birmingham ha chiesto pubblicamente scusa a Grealish e all’Aston Villa, a nome di tutto il club. Ha inoltre annunciato di aver squalificato a vita l’aggressore dallo stadio St. Andrew’s, e di voler fornire ogni tipo di collaborazione in sede legale. Lunedì l’aggressore ha ricevuto una condanna a tre mesi e mezzo di prigione e una squalifica di dieci anni da qualsiasi stadio.

L’ex calciatore Alan Shearer, oggi commentatore sportivo, ha fortemente criticato il Birmingham per l’inefficiente gestione dell’ordine. “Credo che debba ricevere la più dura sanzione possibile, e cioè penalizzazione di punti in classifica e un certo numero di partite a porte chiuse, perché se non affrontano questa cosa ora qualcuno finirà per farsi male”, ha detto Shearer.

Impostazioni privacy