Il problema dei match truccati nei tornei di tennis minori

Il venticinquenne francese Mick Lescure, numero 487 del ranking ATP nel 2018, è uno dei tennisti fermati dalla polizia francese nella giornata di mercoledì scorso e poi rilasciati, nell’ambito di un’indagine sul cosiddetto match-fixing (partite truccate) che il quotidiano francese l’Équipe sta seguendo con particolare attenzione. Lescure sarebbe stato interrogato dalle autorità per due giorni e avrebbe parlato dei tentativi di corruzione stabilmente compiuti nei confronti dei tennisti di basso livello nel ranking ATP. Nessuno dei tennisti sentiti dalla polizia è un tennista famoso o di prima fascia. Tra loro, per esempio, c’è il ventunenne Jules Okala, al momento quello di più alto livello nel ranking (500° posto).

Il sospetto è che quei tennisti francesi, insieme ad altri di molte altre nazionalità, abbiano accettato denaro per alterare l’andamento di alcuni match in tornei Challenger e Futures, le categorie più basse del tennis professionistico. Le indagini in corso dal 2015 riconducono a un’organizzazione di corruttori attiva in Belgio, disposti a pagare da 500 a 3.500 euro a tennista, scrive l’Équipe, dopo aver puntato a loro volta grosse somme di denaro sull’esito degli incontri. A giugno del 2018 le indagini delle autorità internazionali avevano già portato all’arresto di alcune persone tra le quali un belga di origini armene, soprannominato “Maestro”, di cui anche Lescure avrebbe parlato alla polizia francese nei giorni scorsi.

“Mi disse che avrei potuto guadagnare tra mille e duemila euro, a seconda del match, perdendo gli incontri con un certo punteggio per set”, ha detto Lescure alla polizia, secondo l’Équipe. “Gli risposi che avrebbero potuto farmi comodo per pagare qualche notte in albergo ma alla fine quella volta non accettai”. Lescure avrebbe aggiunto di non avere mai subìto violenze o pressioni da parte del suo corruttore, sebbene altri tennisti ne fossero un po’ spaventati. I tornei in cui Lescure avrebbe invece accettato denaro dal suo corruttore, scrive l’Équipe, riguardano giri molto ampi di combine anche in altre manifestazioni sportive minori in Bahrain, Grecia, Spagna e Santo Domingo.

Senza fornire alcuna prova specifica Lescure sostiene che il match-fixing sia una pratica largamente conosciuta tra i tennisti che si trovano al di sotto del 50° posto del ranking. Moltissimi tra loro ricevono proposte di questo tipo, dice, e le somme di denaro offerte rappresentano di fatto una forma di “concorrenza” al denaro dei premi finali dei tornei. “Il match-fixing è diventato un problema così grande perché i premi dei tornei di tennis sono mal distribuiti rispetto alle spese”, sostiene Lescure, “e di fronte a un’offerta di denaro a cinque cifre, in pochi rifiuterebbero”.

Come ricorda il giornalista sportivo francese Alban Traquet citando due casi estremi, il torneo delle Futures Series di Bressuire, in Francia, ha un montepremi di 15 mila dollari (circa 13 mila euro, tra i più bassi nel tennis professionistico). A Bressuire – un torneo in cui peraltro sono stati accertati in passato tentativi di corruzione – il vincitore incassa circa 2 mila euro, mentre una sconfitta al primo turno vale 140 euro. Agli Australian Open il montepremi è di circa 36 milioni di euro. Sia il vincitore del torneo maschile che la vincitrice di quello femminile incassano 2,55 milioni di euro. E una sconfitta al primo turno vale circa 46 mila euro.

Traquet riferisce anche di altre spiacevoli conseguenze indirette della corruzione e della diffusione delle scommesse nei tornei professionistici di più basso livello: gli insulti che i tennisti ricevono, specialmente sui social network, da parte di stalker e #tori frustrati. Ne ha parlato il diciottenne tennista francese Hugo Gaston, eliminato martedì scorso al primo turno del singolare maschile di Bressuire. “Sei un perdente di merda! Incompetente! Sei un bidone!!! Non vincerai mai un torneo!!!”, era uno dei messaggi che ha ricevuto dopo la sua eliminazione. “Non mi è mai successo nei tornei Junior, e succede nelle Future Series”, ha detto Gaston.

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