Mondiale 2018: Russia-Croazia (sabato)

Russia-Croazia, sabato alle 20:00, è l’ultima partita dei quarti di finale del Mondiale di Russia 2018: il pronostico, le probabili formazioni e le cose da sapere.

RUSSIA – CROAZIA | sabato ore 20:00

Russia-Croazia è con Svezia-Inghilterra il quarto di finale più sorprendente di questo Mondiale 2018 diventato dopo eliminazioni di Uruguay e Brasile sempre più Europeo. La nazione ospitante è arrivata contro oltre ogni previsione iniziale fino a questo punto, e dopo avere eliminato la Spagna può continuare a sognare: la Croazia è più forte, ma non è un’avversaria insormontabile.

L’impresa della Russia

Già il traguardo degli ottavi di finale aveva fatto gridare al miracolo. La Russia ha iniziato questo Mondiale nello scetticismo generale, anche da parte dei tifosi che riponevano poche speranze in questa squadra. I risultati degli ultimi due anni di amichevoli erano stati negativi, e l’infortunio di uno dei calciatori più forte a disposizione, Aleksandr Kokorin, aveva fatto aumentare lo sconforto.

La fortuna della Russia è stata quella di pescare un girone molto facile, e di affrontare nelle prime due partite due delle squadre più scarse del Mondiale. Nella prima partita la Russia ha preso a pallate l’Arabia Saudita col risultato di 5-0. Gli avversari hanno giocato male, ma la Russia ha giovato dell’ottimo stato di forma di Aleksandr Golovin e di Denis Cheryshev, tra i migliori in campo anche nella successiva partita vinta 3-1 contro l’Egitto. Come già accaduto in passato nella storia dei Mondiali, finora nella Russia due dei principali protagonisti sono stati dei calciatori inizialmente panchinari. Cheryshev è infatti entrato in campo nella prima partita contro l’Arabia Saudita solo per via dell’infortunio già nel primo tempo di Alan Dzagoev, e ha segnato tre gol. Stesso discorso per Artem Dzyuba: nella prima partita ha segnato entrando nel secondo tempo al posto di Fyodor Smolov, a cui ha soffiato il posto contro l’Egitto segnando un gol molto bello. E poi è stato ancora una volta decisivo segnando il calcio di rigore valso il pareggio per uno a uno negli ottavi di finale contro la Spagna.

L’altro eroe dell’ultima partita è stato il portiere Igor Akinfeev. Akinfeev detiene il non invidiato record di avere giocato 43 partite consecutive di Champions League con il CSKA Mosca senza mai mantenere la porta inviolata. Il suo rendimento non è mai stato costante, e questo ha condizionato progressivamente e inesorabilmente il suo valore di mercato. Agli inizi della sua carriera, era uno dei portieri più promettenti a livello internazionale, ma non è stato capace di confermarsi. Nel suo ruolo, la discontinuità non è ammessa. Quando però becca la partita giusta, è in grado di fare parate da fenomeno, e i rigori contro la Spagna lo hanno confermato.

La forza della Croazia

Se la Russia è in gran forma, con alcuni calciatori in stato di grazia, un intero popolo dalla sua parte e la fortuna di giocare in casa questa partita, la Croazia è semplicemente più forte. In tutti i reparti. In particolare tra centrocampo e attacco, dove la qualità tecnica dei vari Rakitic, Brozovic, Modric e Perisic potrebbe bastare per avere ragione degli avversari, visto che finora ha superato in modo brillante quasi tutti gli avversari, soffrendo solo con la Danimarca.

La Croazia ha dimostrato di sapere superare una squadra fisica e veloce come la Nigeria grazie alla maggiore tecnica e organizzazione. Contro l’Argentina, che era data favorita, ha saputo aspettare il momento giusto per colpirla e affondarla 3-0 in contropiede. Poi seppure già qualificata ha vinto anche l’ultima partita contro l’Islanda, schierando le riserve che hanno così dimostrato tutto il loro valore. Contro la Danimarca sono stati necessari i calci di rigore, anche se la Croazia ha attaccato di più e ha sbagliato un rigore nel secondo tempo supplementare.

Le ultime notizie sulle formazioni

Il commissario tecnico della Russia Cherchesov dovrebbe schierare una formazione difensiva, con tre centrali (Kutepov, Ignashevich, Kudryashov) e due mediani di contenimento (Zobnin, Kuzyaev). Sulle fasce dovrebbero giocare Fernandes a destra e Semyonov a sinistra, con Cheryshev e Golovin che dovranno aiutare l’attaccante centrale Dzyuba nelle ripartenze.

La Croazia è decisa a imporre il suo gioco e così il commissario tecnico Dalic non modificherà l’assetto offensivo della sua squadra. La tattica di partenza sarà il 4-2-3-1 che a seconda delle situazioni di gioco si trasformerà in 4-3-3. Davanti all’eroe della partita con la Danimarca Subasic ci saranno i difensori Vrsaljko, Lovren, Vida e Strinic. Solo quest’ultimo è in dubbio per un problema fisico accusato contro la Danimarca e potrebbe lasciare il posto a Pivaric. A centrocampo confermata la coppia Rakitic-Brozovic con Kovacic pronto a sostituire l’interista nel secondo tempo. Modric giocherà in una posizione probabilmente più avanzata, da trequartista, con Rebic e Perisic esterni. Mandzukic sarà l’attaccante centrale.

Il possibile sviluppo della partita

La Russia farà una partita difensiva come contro la Spagna, ben consapevole dei suoi limiti tecnici. E allo stesso tempo decisa ad approfittare delle debolezze della difesa avversaria che teoricamente è meno competitiva di quella spagnola. Dalic però probabilmente proporrà una tattica meno sbilanciata rispetto a Hierro, la linea di difesa sarà schierata meno alta e questo potrebbe lasciare meno spazi alla Russia.

Rispetto alla Spagna, la Croazia ha più calciatori decisi ad affrontare l’uno contro uno e rischiare il dribbling, e per la Russia sarà più difficile difendere rispetto al “tiki taka” che quasi sempre si sviluppava su vie orizzontali lasciando alla difesa tutto il tempo di piazzarsi.

Per queste caratteristiche la Croazia avrà più possibilità di passare il turno, ma dovrà essere consapevole del fatto che più la partita resta in equilibrio e bloccata, più la Russia sarà favorita. Tempi supplementari e rigori sono da evitare per la Croazia, perché a quel punto più che la tecnica i fattori determinanti potrebbero diventare la spinta dei tifosi russi e la determinazione dei calciatori di regalargli il sogno semifinale.

I calciatori da tenere d’occhio

La Russia schiererà tre difensori e due mediani, e così Golovin oltre a essere uno dei primi ad andare in pressing sul possesso palla avversario, avrà pure maggiore libertà di attaccare e provare il tiro dalla distanza. La Croazia sulla mediana ha due calciatori come Rakitic e Brozovic bravissimi nei passaggi ma non sempre attenti ad assicurare la giusta copertura alla difesa.

Per la Croazia sarà difficile trovare spazi per vie centrali, e così dovrà essere bravo soprattutto Perisic a sfruttare il lato della difesa avversaria che dovrebbe scoprirsi più volte, e cioè quello destro dove gioca Mario Fernandes.

Le probabili formazioni di Russia-Croazia

RUSSIA (3-5-2): Akinfeev; Kutepov, Ignashevich, Kudryashov; Fernandes, Zobnin, Kuzyaev, Semyonov, Cheryshev; Golovin; Dzyuba.
CROAZIA (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic; Rakitic, Brozovic; Rebic, Modric, Perisic; Mandzukic.

PROBABILE RISULTATO: 1-2

 

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